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Halaesa Nebrodi 11/05/2025 0

Workshop sulle aree interne a Nicosia

La città di Nicosia ha accolto la seconda tappa siciliana del Gran tour di Territori e Italianità (e undicesima nazionale), dopo quella svoltasi a Mistretta il 26 gennaio del 2024, attraverso un workshop dedicato alla Cultura dell'ospitalità nelle aree interne.
L'evento, organizzato da Andrea Succi (
Territori e Italianità), Salvo Burrafato (Nicosia di Sicilia),  Samuel Granata e Valentina Bircher (Grandip Group )  e da Riccardo Zingone (GMT™ Halaesa Nebrodi) ha ricevuto il patrocinio del Comune di Nicosia, dell'Assessorato al Turismo e dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Sicilia, del GAL ISC Madonie, di ANCISIMTUR.

Partner della tappa a Nicosia Royal Guest, Aura Mundi, Espereal Techonologies e Maggioli Cultura media partner

Dopo i saluti istituzionali portati dal Sindaco di Nicosia Luigi Bonelli, coerentemente con lo spirito dell'iniziativa, si è entrati subito nel vivo dei lavori attraverso gli interventi di Salvo Burrafato, Andrea Succi, Riccardo Zingone, Pina La Giusa e Samuel Granata. 
Il team organizzativo, utilizzando in maniera ragionata il termine workshop,  ha inteso dare all'incontro un taglio decisamente pragmatico e quindi operativo  presentando i primi risultati del Modello GMT® applicato nel vicino territorio dell'Halaesa Nebrodi,raccogliendo l'esigenza che nasce da amministratori, operatori, cittadini consapevoli del fatto che, per costruire delle prospettive rigenerative delle aree interne, sono indispensabili modelli e competenze dedicate che sappiano dare risposte reali a fenomeni devastanti quali lo spopolamento e la perdita d'identità.
Andrea Succi ha descritto l'impostazione metodologica applicata per la rigenerazione delle aree interne, partendo dalla necessità di dotarsi di una Visione, alla base di Territori e Italianità attraverso il format dei "Cinque passi".
Sono emersi i temi dell'approccio partecipativo da adottare per generare la comunicazione interna, in forma strutturata, 
tra operatori, cittadini e Amministratori, la consapevole conoscenza dei propri elementi identitari, (genius loci) e il trasferimento di  competenze, per una rinnovata cultura del lavoro, condizione imprescindibile per affrontare lo spopolamento.
Sul solco di questi concetti bisogna, quindi,  generare buone pratiche alimentate da sindaci consapevoli del proprio ruolo, operatori motivati e adeguatamente formati, cittadini consapevoli e partecipativi in un lavoro di prospettiva nel quale il Temporary manager di destinazione e il Coordinatore turistico territoriale ™  svolgono un ruolo cruciale, il primo per organizzare in maniera efficace la destinazione turistica ed il secondo per rendere sostenibile nel tempo il lavoro avviato.
Salvo Burrafato che ha sapientemente coordinato i lavori ha tra le altre cose descritto ai presenti il primo percorso turistico esperienziale proposto da Nicosia di Sicilia, con soggiorni variabili da tre a sette notti, in un'esperienza decisamente immersiva nel mondo della ruralità, delle tradizioni eno-gastronomiche e della cultura. Questo pacchetto turistico è stato anche inserito in uno dei prodotti turistici contenuti nel catalogo di Halaesa Nebrodi denominato La via del grano , ampliandolo e arricchendolo con ulteriori significative esperienze. 


Attraverso le parole di Riccardo Zingone è stato quindi presentato alla comunità il GMT™ Halaesa Nebrodi come esempio concreto di lavoro e organizzazione turistica del territorio.
Il progetto, avviato nel 2024, partendo da una meticolosa attività  di scouting degli operatori, è stato segnato da alcune tappe importanti quali la messa in rete del sito www.halaesanebrodi.it  alla quale è seguita la costruzione di un primo Catalogo di prodotti turistici creando, così, le condizioni per entrare a pieno titolo nel mercato turistico nazionale e internazionale, candidando di fatto questo territorio ad autentica Destinazione turistica. 
Nel concetto di "modello" vi è un implicito riferimento alla replicabilità dello stesso pertanto è stato auspicato che il modello di lavoro applicato dal GMT ™ Halaesa Nebrodi, il primo in Sicilia, possa essere adottato anche da altre aree interne e da altre comunità che necessitano di strumenti utili a contrastare la deriva sociale ed economica alla quale da diversi decenni sembrano avviate.

Molto significativo anche l'intervento di Mario Cicero, sindaco di Castelbuono e Presidente del GAL ISC Madonie che ha trasferito alla platea la sua ventennale esperienza di Amministratore del borgo madonita accogliendo anche favorevolmente la prospettiva aperta a Territori e Italianità per portare avanti delle progettualità di sviluppo turistico del territorio, in sinergia col GAL ISC Madonie. Altrettanto valida e significativa la testimonianza di Samuel Granata, un giovane nicosiano che ha deciso di restare nel proprio territorio investendo investendo le sue energie con coraggio, nell'ambito turistico, così come quella di 
Pina La Giusa, imprenditrice e Presidente dell'Ecomuseo Petra D'Asgotto, che ha focalizzato il proprio intervento sui progetti portati avanti dall'Ecomuseo fra i quali il progetto di scavi archeologici sul Monte Altesina, stipulando una seconda convenzione con l'Università di Parigi e gli Enti locali interessati che, nel mese di marzo hanno portato a nuove e interessanti scoperte.

Allo stimolante e formativo dibattito che è scaturito hanno preso parte Giacomo Consentino titolare del Birrificio artigianale 24 Baroni, Maria Scavuzzo del Caseificio Albereto, Francesco Dipasquale di Espereal techonologies, Antonino Noto Presidente della Pro Loco di Motta d'Affermo, Fabio Bruno Presidente del Movimento per la difesa dei Territori, Giuseppe Lo Furno della Federazione agricoltori italiani, Anna Maria Gemellaro vice sindaco di Nicosia e Giacomo Giaimi geologo e guida ambientale escursionistica.  In particolare Anna Maria Gemellaro vice sindaco di Nicosia ha proposto l'inserimento del Modello GMT e della figura innovativa del Coordinatore Turistico Territoriale® come parti del bando sul turismo esperienziale al quale il proprio Comune intende partecipare.

L'evento si è concluso con una piacevole degustazione consapevole di vini accompagnati da prodotti del territorio a cura di ONAV.



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Halaesa Nebrodi 07/05/2025 0

Il Turismo rigenerativo di Territori e italianità a Nicosia

Sabato 10 maggio, dalle ore 17.30, presso la Sala Consiliare del Comune di Nicosia, si terrà un interessante workshop sul tema della rigenerazione delle aree interne.

La tappa di Nicosia rientra nel Grand Tour avviato dal 2023 da Territori e Italianità, un ecosistema di professionisti, docenti, ricercatori, figure con un’esperienza da Amministratori locali, che si propongono di condividere conoscenza, metodologie e riflessioni propositive al fine di tracciare una linea possibile di sviluppo per la “Grande Italia” dei Piccoli Comuni delle aree interne.

Nel corso del workshop sarà presentato il modello GMT® Halaesa Nebrodi, con il Coordinatore Turistico Territoriale® Riccardo Zingone, come metodologia applicata per la rigenerazione delle aree interne siciliane. “Applicando il modello proposto da Territori e Italianità™ ho creato un Gruppo di Marketing Territoriale GMT® Halaesa Nebrodi, per organizzare un’offerta di turismo trasformativo e rigenerativo, rivolto a una grande fascia di turisti interessati a vivere esperienze nel nostro territorio in ogni stagione dell’anno” – dichiara Riccardo Zingone.

Nel corso del workshop saranno illustrati i concetti-chiave della Cultura dell’Ospitalità. “Fare cultura dell’ospitalità significa investire energie e risorse in azioni di comunicazione interna fra i cittadini, fra gli Amministratori e gli uni con gli altri – afferma Andrea Succi – Coordinatore Nazionale di Territori e Italianità. Per queste ragioni la Cultura dell’Ospitalità non coincide con il turismo ma ne rappresenta il presupposto”.

L’evento è frutto di un rapporto di partnership di Zingone e Succi con il progetto Nicosia di Sicilia che sarà presentato da Salvo Burrafato: “Sono molto felice di essere fra i promotori di questo importante evento – dichiara Burrafato – perché assieme a Samuel Granata e Valentina Bercher abbiamo trovato nel GMT Halaesa Nebrodi la concretizzazione della nostra idea di turismo, come leva per la rigenerazione dei nostri territori interni con un Piano d’Azione che realizzeremo in collaborazione con gli Amminsitratori locali e gli enti territoriali”.

La scelta di Nicosia intende dare avvio ad una progettazione di sviluppo territoriale intercomunale. “Abbiamo accolto l’opportunità di essere tappa del Grand Tour di Territori e Italianità perché riconosciamo l’importanza d’integrare un’offerta turistica coinvolgendo i Comuni vicini e potenziarne la capacità attrattiva a beneficio delle nostre comunità” – dichiara Luigi Bonelli, Sindaco di Nicosia.

Interverrano all'incontro il GAL ISC Madonie e l'Ecomuseo Petra d'Asgotto.

L’evento, patrocinato da Regione Sicilia – Assessorati del Turismo e Agricoltura, Comune di Nicosia, Anci Nazionale e Simtur, si concluderà con una “degustazione consapevole” di vini, a cura di Onav.

Per informazioni: Salvo Burrafato – Whatsapp: 349 539 3302

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Halaesa Nebrodi 12/04/2025 0

Pnrr-Attrattività borghi a Pettineo

A seguito dello scorrimento della graduatoria dei beneficiari dell'incentivo "Imprese Borghi", presso l'Aula del Consiglio Comunale di Pettineo si è tenuta un importante e partecipato incontro tra Amministratori comunali e Imprese. Naturalmente erano presenti il Sindaco di Pettineo Mimmo Ruffino insieme ad alcuni componenti della Giunta e del Consiglio Comunale che hanno ospitato i lavori, il sindaco Di Castel di Lucio Giuseppe Giordano e una nutrita rappresentanza delle imprese beneficiarie dei sostegni economici e di operatori tecnici responsabili di alcune delle progettualità.
Ricordiamo brevemente che la linea d'intervento del PNRR-Misura M1C3-Investimento 2.2 "Attrattività borghi" nella sua linea B prevedeva l'attribuzione di cospicue somme "ai piccoli comuni singoli o aggregati con popolazione residente fino a 5000 abitanti nei quali sia presente un borgo storico chiaramente identificabile e riconoscibile."
Nella fattispecie, i Comuni di Castel di Lucio (capofila), Pettineo e Motta d'Affermo hanno presentato nel 2021 un progetto in forma aggregata grazie alla spinta propositiva e lungimirante dei Sindaci dell'epoca Nobile, Ruffino e Adamo il cui titolo è “COSTA E VALLI ALESINE: UN ITINERARIO ALLA RISCOPERTA DEI BORGHI DI CASTEL DI LUCIO, MOTTA D’AFFERMO E PETTINEO” finanziato nella misura di 2.6  mil. di euro.

Gli interventi previsti e programmati, in estrema sintesi, prendono spunto dalla storia scritta nei secoli da questo importante territorio che può trovare una pregnante espressione di aggregazione nella Via del Grano, antico percorso che in epoca romana consentiva il trasporto delle granaglie provenienti dall'entroterra siculo, condotte fino al porto di Halaesa arconidea per raggiungere, infine, l'Urbe.
Commento a margine che questo straordinario percorso storico ha ispirato uno dei nostri pacchetti turistici che è possibile visualizare cliccando qui.

Dal punto di vista meramente progettuale sono state individuate e programmate alcune importanti linee d'intervento sul solco del Patto verde europeo, meglio noto come Green deal
Ne riassumiamo le più significative.

-Risalendo la storia. "L’intervento prevede la realizzazione di un itinerario culturale e naturalistico “Risalendo la Storia” dalla Fiumara d’Arte all’antichità, lungo l’antica “Via del Grano”  itinerario diversificato in tracking e in mobilità sostenibile di ciclo-via - minibus elettrici, risalendo la Vallata dell’Halaeso dalla sua foce, traversando i borghi di Motta d’Affermo e Pettineo, il ponte e il castello di Migaido per giungere al borgo medievale di Castel di Lucio con ambientazioni in realtà virtuale e aumentata, anche in live game, e rievocazioni storiche in performance teatrale."
-Casa dei Giurati di Castel di Lucio. "Lavori di manutenzione delle coperture, abbattimento delle barriere architettoniche, adeguamenti impiantistici e con le dotazioni necessarie
per l’installazione di postazioni di coworking e l’utilizzazione dell’immobile come centro studi per la permanenza dei locali della biblioteca civica e attrezzatura di supporto logistico allo svolgimento di “Medioevalia”, ciclo di rievocazioni in ambientazione storica nei borghi."
-Il Filo d'Arianna.  "Laboratorio delle arti del ricamo e della tessitura che prevede: correlato a “Medioevalia” ciclo di rievocazioni teatrali in ambientazione storica nei borghi, con lavori finalizzati al riuso adattivo del Collegio delle suore Francescane in comodato d’uso al Comune di Castel di Lucio con abbattimento delle barriere architettoniche, adeguamenti impiantistici per la realizzazione di residenze d’artista e spazi laboratoriali."
-Residenza d'artista- "Lavori finalizzati al riuso adattivo di una casa nel borgo del Comune di Pettineo prevede: adeguamenti strutturali e impiantistici in supporto logistico alla realizzazione della kermesse “1Kilometro di Tela” e correlati arredi e postazioni multimediali in rete col vicino laboratorio per la elaborazione di opere di digital art - pittura e scultura virtuale, dotato a sua volta di spazi destinati allo smart e al coworking."
-1 Km di tela. "Oltre alla riedizione della Kermesse la realizzazione di un laboratorio per la elaborazione di opere in digital art - pittura e scultura virtuale e con spazi destinati allo smart e al coworking da installare con lavori di riuso adattivo di alcuni locali del Comune di Pettineo, con piccoli adeguamenti impiantistici e opere di finitura al fine d’istituirvi il museo delle tele prodotte con la kermesse di pittura contemporanea, come continuazione della formidabile esperienza di pittura collettiva e contemporanea, da praticare con simposi creativi da svolgere anche su piattaforma multimediale con supporti di grande formato in touch screen e rinvio dinamico alla sezione espositiva del portale e dei network in rete appositamente creati e dedicati."
-Short Movie Fest. " Festival del cortometraggio amatoriale prevede, con riuso adattivo del centro servizi del Comune di Pettineo attraverso l’adeguamento dell’impianto termo-condizionante, l’installazione di un impianto fotovoltaico e spazi laboratoriali utili alla elaborazione dei filmati, tramite forniture di arredi, dotazioni hardware e software dedicati, riqualificando la sala auditorium come sala proiezioni e sala per lo svolgimento di eventi collettivi, trattandosi dell’ambiente al chiuso più capiente a disposizione della coalizione, nel quadro delle complessive iniziative del progetto e con possibilità d’introdurre, in esito ai workshop e al festival, i videoclip e i cortometraggi in apposite sezioni tematiche della piattaforma multimediale, con rinvio dinamico alla sezione espositiva del portale e dei network in rete appositamente creati e dedicati. Intervento correlato alla produzione di docufilm sulla kermesse “1Kilometro di Tela”, sul festival internazionale di musica, teatro, danza e poesia “Piramide – 38°Parallelo” e con “Medioevalia” ciclo di rievocazioni teatrali in ambientazione storica nei borghi."

L'elaborato consegnato e quindi approvato dal Ministero della Cultura e gestito, nella sua parte economica e di monitoraggio, da INVITALIA, traccia un ambizioso quanto necessario percorso di Rigenerazione culturale del territorio inteso come mezzo per la rinascita culturale e sociale dei borghi attraverso accurate e mirate attività progettuali avviate in sinergia tra pubblico e privato. Una formidabile e, a detta di alcuni, irripetibile occasione per lo sviluppo delle Aree interne, ciò in forza delle notevoli risorse finanziare messe a disposizione dal governo nazionale attraverso i fondi erogati dal NextGenerationEU per dare risposte concrete dopo le devastazioni economiche e sociali generate dal Coronavirus.

Il Comune di Tusa, invece, ha preferito concorrere da solo portando comunque a casa un ottimo risultato grazie ai 1.3 mil. di euro assegnatogli col progetto "TUSA: IL BORGO DELLA CULTURA" di cui parleremo prossimamente.
A conti fatti rimane il rimpianto per un'opportunità non colta dagli altri comuni del comprensorio (Mistretta, Reitano e Santo Stefano di Camastra) che, per motivi diversi, non hanno partecipato al Bando borghi, rinunciando-di fatto- ad una grande possibilità di Rigenerazione del territorio con un effetto domino sulla filiera di imprese produttive che avrebbero voluto e potuto investire avviando nuove strutture ricettive/ristorative/servizi e/o ampliato le stesse.

Tornando all'incontro di ieri, tramite agli interventi degli amministratori, dei tecnici progettisti e delle imprese beneficiarie si è aperto un interessante dibattito da cui sono emerse alcune importanti riflessioni.
La prima riguarda la sostenibilità del progetto ovvero, si è chiesto cosa fare una volta terminati i lavori da parte delle imprese private (ma aggiungo anche da parte dei comuni) e quali strategie bisognerà mettere in atto affinche gli investimenti fatti si traducano, nel tempo, in concreto e duraturo benessere economico e sociale. In tal senso non bisogna dimenticare che uno degli obiettivi individuati dal Progetto riguarda la lotta allo spopolameno delle Aree interne, tema che attanaglia tantissime comunità e ne condiziona fortemente lo sviluppo. 
L'altro tema che è emerso riguarda la coesione tra i comuni, tra comuni e operatori e tra operatori e operatori: la sinergia dunque non va intesa solamente come puro elemento rafforzativo ma in quanto cuore del Progetto stesso.
E ancora, si è rimarcata l'importanza della conoscenza reciproca tra gli operatori come elemento fondamentale di confronto e crescita. Insieme
Grazie a questa buona pratica siamo passati ad uno dei momenti più interessanti della giornata: la presentazione degli operatori presenti (peccato ne mancassero tanti...).
Abbiamo così avuto la possibilità di conoscere il progetto di Totò da Motta d'Affermo che-legittimamente-vuole trovare  ulteriori opportunità per fare crescere il Paese albergo  già avviato da tempo,  di Pino da Gratteri e della sua positiva esperienza sociale che vuole trasferire con entusiasmo nel nostro territorio, di Luca e Sara da Motta d'Affermo che-insieme- vogliono realizzare una Casa suite in mezzo agli ulivi,  di Mariano da Pettineo che grazie a Giovanni ci ha presentato un rendering del suo progetto impreziosito da campo di padel, cupole geodetiche, bistrot e orto didattico, di Soccorso da Castel di Lucio che ci ha parlato, ancora una volta, della tenacia nel volere rimanere a fare impresa sul territorio incrementando ulteriormente la sua offerta ricettiva, di Pippo che ha deciso di aggregarsi ad altri operatori per portare a compimento il suo progetto di accoglienza turistica e di servizi, di Dino da Castel di Lucio, precursore degli agriturismi nel territorio, determinato a continuare ad esserci attraverso un'ampliamento di una delle sue strutture, di Antonino da Nicosia che sogna di unire il suo territorio col nostro in sella ad una delle sue mountain bike a pedalata assistita e, per finire, quello di Lucia da Motta d'Affermo che, ravvisando nel suo comune l'inesistenza di un ristorante, ha deciso di aprirne uno tutto suo con uno slancio e un'energia formidabili.

La sintesi di tutto questo è racchiusa nella famosa frase "Da soli si va più veloci ma insieme si arriva più lontano". 

E il GMT™ Halaesa Nebrodi che io rappresentavo?
E' tutto molto semplice: termini quali sostenibilità, coesione, conoscenza reciproca, sinergie, dialogo, visione ci appartengono, fanno parte del nostro DNA, sono il nostro tessuto connettivo che ci ha permesso di nascere, crescere ed essere presenti al servizio del territorio, alla luce di una visione straordinaria che ieri ho avuto il piacere di condividere con tutti coloro che erano presenti attraverso le loro parole che sono anche le nostre parole.
Nessuna esitazione: percorriamo le stesse strade che certamente si incroceranno anzi, si sono gia incrociate.
A proposito di parole, nel corso del mio breve intervento ne ho voluto aggiungere un'altra che è formazione che va a braccetto con i concetti di professionalità e metodo dispensati attraverso opportuni strumenti quale il Piano d'azione che abbiamo già sottoposto a tutti i sindaci di Halaesa Nebrodi.
Nella nostra visione la formazione di operatori, amministratori e personale comunale diventa dunque un elemento indispensabile per creare solide basi al progetto e determinarne le condizioni per una crescita sana e sostenibile nel presente ma, soprattutto, nel futuro.

Buona fortuna territorio!
E grazie al Sindaco Ruffino e all'assessore Sanguedolce per avermi invitato.

Riccardo Zingone CTT™ del GMT ™ Halaesa Nebrodi


 

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Riccardo Zingone 14/02/2025 0

Cronache dalla BIT di Milano 2025

Ho avuto il piacere di rappresentare il GMT™ Halaesa-Nebrodi alla Borsa internazionale del turismo, una delle più importanti manifestazioni legate al mondo del turismo che si è svolta a Milano-Rho dall'8 all'11 febbraio.
Con una platea di oltre mille espositori provenienti da tutto il mondo, la Bit si è accreditata progressivamente negli anni fino a diventare oggi un punto di riferimento per viaggiatori ed operatori, potendo essi usufruire di un vastissimo luogo dove scambiare informazioni, consolidare rapporti commerciali ed asplorare le tendenze che offrono i nuovi mercati turistici nazionali ed internazionali. Naturalmente la parte del leone l'ha fatta l'Italia rappresentata da ENIT e Ministero del Turismo che, insieme alle Regioni quasi tutte presenti, ha potuto mostrare il meglio di sè in termini di destinazioni ed eccellenze messe in vetrina dal Bel Paese.
A raccontare l'offerta turistica nazionale non poteva mancare certo la nostra bella Sicilia presente sia con operatori privati che con un importante stand organizzato dal Dipartimento Turismo della Regione Sicilia, impreziosito da una scenografica arena con grandi ledwall e superfici a specchio che ha accolto momenti istituzionali, talk e permormance artistiche.
Il nostro territorio era ben rappresentato dal Comune di Santo Stefano di Camastra in quanto parte delle Strade delle Ceramiche siciliane, un interessante percorso multitappa che tocca le principali città legate alla lavorazione delle terracotte. Altrettanto interessante è stato l'intervendo affidato al giornalista del Corriere della Sera Alessio Ribaudo, di Santo Stefano di Camastra, che nel raccontare la storia della ceramica stefanese ha sottolineato quanto siano forti e antichi il legami che hanno tenuto uniti, nei secoli,  i paesi del comprensorio, con particolare riferimento a Mistretta e Santo Stefano di Camastra. Un avvincente racconto dal quale partire per interpretare correttamente anche i tempi in cui viviamo.

In questo eccezionale quadro di promozione turistica ha fatto la sua comparsa anche il GMT™ Halaesa-Nebrodi che, pur non disponendo di alcuno spazio espositivo, si è mosso tra accreditati tour operator nazionali per raccontare loro del nostro progetto, della nostra visione e dei nostri operatori. In una parola abbiamo sottoposto loro una prima bozza-se pur in stato piuttosto avanzato-del nostro Catalogo di prodotti turistici raccogliendo da parte di tutti loro grande interesse. Insieme ad Andrea Succi Katia Mastroeni nella qualità di Direttore tecnico di Aura Mundi abbiamo raccontato, col giusto mix di entusiasmo e professionalità, come un intero territorio ben organizzato e coordinato possa proporsi come autentica Destinazione turistica attraverso delle proposte di soggiorno strettamente legate all'autenticità dei luoghi, delle persone e e degli operatori coinvolti. Cogliere le tendenze verso le quali si muove il mercato turistico non può prescindere da un'attenta conoscenza della fabbrica del turismo, dei suoi meccanismi, delle figure chiave e delle metodologie da applicare ed in questo percorso la presenza di Katia è stata davvero preziosa: con lei e grazie a lei abbiamo avviato con diversi tour operator  interessanti interlocuzioni che avranno un seguito nelle prossime settimane dedicate ad approfondire i contatti stabiliti e alla divulgazione del nostro Catalogo per favorire la presenza, in un futuro davvero vicino, dei primi visitatori di Halaesa-Nebrodi. 

Il nostro progetto nasce e si sviluppa nell'Area interna Nebrodi, un territorio che accoglie paesi ricchi di storia, cultura e tradizioni, popolati da persone dal sapere antico, eredi di una cultura materiale e immateriale straordinari, tristemente falcidiati dallo spopolamento e dalla depressione sociale ed economica, ma che possono trovare un elemento di riscatto nella promozione turistica che, però, va interpretata come momento di aggregazione tra Comuni e tra comunità, attraverso una proposta condivisa, partecipata, ben strutturata e organizzata.
Percorso non semplice, lungo ma necessario, che richiede operatori, cittadini e amministratori illuminati.

Riccardo Zingone CTT™ del GMT™Halaesa-Nebrodi

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Riccardo Zingone 12/02/2025 0

Gente di Halaesa-Nebrodi-Alessio Ribaudo

Talvolta si può essere Gente di Halaesa-Nebrodi pur vivendo a oltre 1300 km di distanza. E' ciò che accade a tanti siciliani che, per svariati motivi, vivono fuori dal luogo di origine ed è esattamente ciò che avviene anche con Alessio Ribaudo, stefanese di nascita ma milanese di adozione, giornalista del Corriere della Sera.
Nonostante Alessio viva e lavori a Milano da svariato tempo, in realtà quel sottile filo rosso che lo collega alla sua Santo Stefano di Camastra (ma non solo, come vedremo più avanti) non si è mai spezzato anzi, nel corso degli anni, si è addirittura irrobustito, mantenedo così vivi i legami familiari, affettivi e di appartenenza, fatto-quest'ultimo- che si traduce anche nel non avere "assorbito" più di tanto la cadenza meneghina, condizione che, personalmente, apprezzo molto.

Alessio, il tuo biglietto Santo Stefano-Milano non è mai stato di sola andata. Quanto è forte il legame con la Sicilia?

Senza radici, gli alberi non crescono. Sono nato a Santo Stefano di Camastra. Qui sono nati mia madre, Angela Ciofalo, i miei nonni, i bisnonni e i miei avi fino ai quadrisavoli. Mio padre è di Mistretta, una terra che, almeno dal 1448, è stata patria dei Ribaldo — poi Ribbaudo e infine Ribaudo. Un cognome non è mai solo un cognome: è una storia, una traccia, un testimone passato di generazione in generazione.
A Mistretta, ogni sabato da bambino, la domanda rituale era sempre la stessa: “Ma tu a cu apperteni?”. Non era solo una curiosità; era il passaggio obbligato per essere riconosciuti, compresi. La risposta non era mai banale, non bastava dire il nome del padre. Solo quando dicevo: “U niputi ri ron Luciu ri S’Addiu”, il cerchio si chiudeva, l’identità trovava la sua chiave. A Milano, dove vivo da trent’anni, accade qualcosa di simile. Anche qui, in certi ambienti, si distingue tra i “Milanés de la lengua de Milan” e tutti gli altri.
Anche qui il cognome e il dialetto sono sigilli. Ma la verità è che il legame con la propria terra non si misura in chilometri, si misura in battiti.
I Nebrodi mi hanno visto crescere. Ho amato, riso, sognato in queste terre. Da qui sono partito, qui resta la mia anima. Qui c’è la terra che ha esaltato l’entusiasmo della mia giovinezza. Qui ho imparato a stare con i piedi piantati a terra e lo sguardo rivolto al mare, verso l’infinito che neanche la corona delle Eolie sbarra. Fra i miei 1.611 avi, ricostruiti documentalmente, non ci sono stati solo stefanesi e mistrettesi, ma anche militellesi (Faraci) e sanfratellani (Calderone e Tomasello). C’erano cristiani (Armao, Cannata, Smriglio, Scaduto) ed ebrei (Bartolotta, Giaconia, Giordano, Ortoleva).
Nobili e socialisti, appaltatori e artigiani, armatori e allevatori, imprenditori e agrimensori reali, anticlericali incalliti e alti prelati, sindaci e anarchici. Grandi ricchezze e grandi rovesci.
Insomma, c’era tutta la contraddizione dei Nebrodi. Le porto dentro: nel modo in cui guardo il mare, nei silenzi delle montagne, nella tenacia che mi accompagna ogni giorno.


La scrittura, oltre ad essere il tuo lavoro, è una passione profonda. Da dove nasce?

C’è un momento, nella vita di ciascuno, in cui la passione prende forma. Per me accadde in prima media, quando il mio mitico professore di italiano, Gaetano Gerbino, ci assegnò un compito in classe: scrivere un articolo immaginario. Il suo giudizio fu chiaro: “Si prevede un futuro al Corriere della Sera”. Era il 1986. Quell’estate segnò la mia vita.
Avevo appena compiuto dieci anni quando, per la prima volta, mi misero davanti a un mixer e a un microfono. L’editore, Beniamino Priolisi, mi spiegò con calma: “Con questo cursore abbassi la musica, con questo alzi la voce. Vai.” Dopo alcune prove, pronunciò una frase che non ho mai dimenticato: “Da oggi condurrai il tg dei ragazzi”. Era Radio Incontro.
E in quel momento non pensavo più al caldo infernale di quel locale angusto. Pensavo solo alle parole, a quel brivido di raccontare. Poco dopo passai anche al giornalismo televisivo e alla carta stampata: dal Giornale di Sicilia a Centonove, da Onda Tv ad Antenna del Mediterraneo, passando per Radio Stefanese e Tgs.
Avevo appena quindici anni quando seguii il mio primo duplice omicidio. Conoscevo bene le vittime: un compaesano che correva nei rally e il suo navigatore-meccanico. Non potevo girarmi dall’altra parte, non potevo tacere. Quello è stato l’inizio. Poi Mediaset on Line, Italpress, Il Giornale e infine il grande salto: il Corriere della Sera. Da vent’anni racconto il mondo con la consapevolezza che le parole hanno un peso. Le ho usate per raccontare di mafia, legalità, dissesto idrogeologico. La mia scrittura non è mai stata solo un mestiere. È sempre stata, prima di tutto, una forma di resistenza.



Hai scoperto storie dimenticate. Me ne racconti alcune?

Ci sono nomi che la storia perde. Liborio Ribaudo è uno di questi. Nato a Mistretta nel 1897, credeva in valori oggi rari: onore, dovere, patria.
A vent’anni comandava un plotone durante la Grande Guerra. L’Esercito gli conferì la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Dopo la guerra, la vita lo portò in Libia. Era il 1923: la guerra coloniale, il sogno espansionista fascista. Liborio era un ufficiale del Secondo Battaglione Eritreo, sotto il comando di Graziani. Poi arrivò il 27 dicembre. Beni Ulid. Trecento italiani contro tremila ribelli. Liborio, alla testa dei suoi uomini, respinse l’assalto. Fu ferito gravemente. I suoi commilitoni si misero sugli attenti mentre lo riportavano indietro.
Con l’ultimo fiato, si alzò dalla barella e gridò: “Viva sempre l’Italia.” Un’altra Medaglia d’Argento al Valor Militare, ma il suo nome si è sbiadito nei vicoli di Mistretta. Un errore burocratico lo ha collocato a Gela. Ma lui era di Mistretta, e io sogno e ribadisco che il suo nome vada iscritto nel bel Monumento ai Caduti che mio nonno Lucio, con la sua arte, contribuì a erigere.
E poi c’è Maria Ciofalo, giovane partigiana e agente segreta britannica, una figura quasi dimenticata. Operava per lo Special Operations Executive. Una donna coraggiosa, che agiva dietro le linee nemiche, sabotava, spiava. Il mio lavoro è riportare alla luce queste vite e restituire loro il posto che meritano nella memoria collettiva.


Hai ricevuto premi importanti. Il Premio Pio La Torre e il titolo di Siciliano Lombardo dell’Anno 2023. Cosa significano per te?

Significano orgoglio, ma anche una vertigine. Vedere il mio nome accostato all’opera di santi civili come Pio La Torre e Salvatore Carnevale o a grandi magistrati come Antonino Caponnetto è un onore enorme. Questi riconoscimenti non sono solo premi; sono energia pura per continuare un lavoro che è fatica, che richiede dedizione costante. Non si scrive di mafia e legalità per diventare famosi, ma per dare voce a chi non ne ha. Questi premi mi ricordano che il giornalismo non è solo mestiere: è missione, è impegno civile, è responsabilità.



Il GMT™ Halaesa-Nebrodi. Cosa ne pensi?

La memoria di un luogo non sta solo nelle sue pietre o nei suoi documenti, ma in ciò che quelle pietre e quei documenti raccontano, e nel modo in cui noi scegliamo di ascoltarli. Halaesa-Nebrodi è un progetto ambizioso che parte dal presupposto che il passato non debba essere un’ancora che ci trattiene, ma un trampolino che ci proietta in avanti.
Questo significa riconoscere la storia, ma anche darle nuova vita, affinché continui a dialogare con il presente e con il futuro. Bisogna saper ascoltare questo territorio senza imporre, senza forzare.
Lasciare che le pietre, i sentieri, le montagne e il mare raccontino la loro storia. È in quel racconto che si trova il valore unico dei Nebrodi.
Questo progetto ha un potenziale straordinario, perché vuole mettere in luce non solo le bellezze naturali, ma anche la ricchezza enogastronomica, culturale e umana di questa terra.
Per farlo, però, serve qualcosa di più di una buona idea. Serve una sinergia vera tra istituzioni, realtà locali, giovani imprenditori e comunità, affinché il progetto lasci un segno duraturo.
Realtà locali, istituzioni, giovani imprenditori devono collaborare per dare continuità e sostenibilità a un progetto innovativo, ma anche rispettoso delle radici. E poi serve una narrazione potente. Spesso si ricordano i miei articoli sulle mafie, che opprimono e soffocano chi, con il sudore della fronte, porta avanti la propria azienda: gli onesti in Sicilia sono la stragrande maggioranza. Ma ce ne sono tanti altri che mi rendono orgoglioso perché hanno messo in risalto la bellezza dei Nebrodi e hanno convinto imprenditori del settore turistico a inserire quest’area nei loro percorsi.
I media devono essere parte di questo processo, perché far conoscere il valore di un luogo significa anche proteggerlo e preservarlo. Chi mette la testa sotto la sabbia, come uno struzzo, non fa il bene di questi scrigni. Il “niente vidi, niente sacciu” ha già causato danni incalcolabili per generazioni. È il peggior stereotipo e il boomerang mediatico più devastante che possa esistere. I negazionisti che si agitano, additano e sbraitano, con il marranzano in sottofondo, provocano nei turisti solo repulsione per la loro chiusura mentale verso la verità e il loro atteggiamento retrogrado.
Il ruolo dei media è essenziale: raccontare le storie di chi lavora, vive e ama questi luoghi. Perché far conoscere il valore di un territorio non significa solo promuoverlo: significa anche proteggerlo, custodirlo e consegnarlo intatto alle generazioni future. Raccontare un territorio significa raccontare la realtà, senza menzogne. Significa custodirlo. Significa proteggerlo. Solo così si potrà consegnarlo al futuro. Insieme: perché da soli si va veloci, ma tutti per uno si va lontano.
Raccontare un territorio, in fondo, è un atto di responsabilità e di amore. Non è solo una questione di marketing o turismo: è una questione di identità, di appartenenza, di rispetto per ciò che siamo stati e per ciò che possiamo diventare.
È questa, credo, la sfida più grande: trovare il modo di far convivere passato e futuro, tradizione e innovazione, in un equilibrio che non sacrifichi nulla, ma che valorizzi tutto.
Come un novello Ulisse, sogno che un giorno, quando chiuderò la mia stilografica, tornerò nella mia Itaca e la ritroverò non solo intatta, ma anche fiorita, rinnovata, arricchita da tutto ciò che avremo costruito.
Non una nostalgia di ciò che era, ma un’aspirazione a ciò che può diventare. Una casa non come l’ho lasciata, ma come ho sempre sperato che fosse.

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halaesanebrodi 06/12/2024 0

L'Azienda agricola "Il Melograno" a Dolcemente Castelbuono

Al via la nuova edizione di Dolcemente Castelbuono che si terrà nei giorni 6, 7, 8, 14 e 15 dicembre proprio al centro della ridente cittadina madonita.
Un evento durante il quale, lungo la centrale via Sant'Anna, sarà possibile visitare ben 4 aree espositive: l'Area Village, l'Area Street food, l'Area Handmade e l'Area Dolcemente.
In quest'ultima, dopo aver superato una rigorosa selezione, potrete incontrare una delle aziende partner del GMT™ Halaesa Nebrodi: l'Azienda Agricola "Il Melograno" di Motta d'Affermo.
In collaborazione con il gruppo di cooperazione "Mediterraneo", vi delizieranno con una selezione di confetture, mieli, aromatiche, frutta secca e tropicale.
Per saperne di più, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale: httphttps://dolcementecastelbuono.it/ una ricca programmazione di eventi ricreativi vi aspetta!!!

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Halaesa Nebrodi 14/09/2024 0

Un Piano d'azione per Halaesa-Nebrodi

Vogliamo che il nostro territorio, identificato come Halaesa-Nebrodi, sia coeso e lavori verso un progetto di sviluppo rigenerativo comune: diventare destinazione turistica.
Questo è il tema fondamentale che ha ispirato la genesi della visione e i due momenti che ad essa sono seguiti: il convegno sulla Cultura dell'ospitalità nelle aree interne del 26 gennaio di quest'anno e la presentazione del GMT™Halaesa-Nebrodi col relativo sito, avvenuta appena tre mesi dopo, il 29 aprile.
Sono stati mesi intensi e impegnativi costellati da incontri, scambi d'idee, interazioni e crescita che hanno creato le basi per sviluppare ed integrare il progetto per approdare, quindi, alla tappa di sabato 21, ospiti del comune di Castel di Lucio e del sindaco Giuseppe Giordano che ringrazio per la disponibilità e per la condivisione della visione.

L'evento è diviso in due momenti distinti che, tuttavia, si integrano l'uno con l'altro: il primo è rivolto ai Sindaci del territorio, il secondo agli operatori.
Nell'incontro mattutino, insieme ai Sindaci, cominceremo a definire e conoscere lo strumento fondamentale attraverso il quale potremo avviare un percorso rigenerativo, in chiave turistica, del nostro territorio: il Piano d'azione per il territorio di Halaesa-Nebrodi.
Sarà un primo momento di ascolto e di confronto durante il quale condivideremo le istanze e le progettualità proposte dalle singole amministrazioni comunali integrandole e incrociandole con la nostra visione di sviluppo turistico e trasformativo del territorio. 
I Sindaci e gli amministratori tutti, in quanto veri ed autentici conoscitori del proprio territorio, sono gli elementi fondamentali dai quali partire per redigere un efficace e convincente Piano d'azione: il loro ascolto, ma anche il reciproco ascolto, è il presupposto fondamentale per conoscere quali misure essi hanno intrapreso e intendono intraprendere per sviluppare turisticamente il proprio comune e dalla loro voce ascolteremo e condivideremo anche le criticità sulle quali bisogna lavorare per migliorare la qualità di vita di residenti e visitatori.
Attraverso la community di Territori e italianità e grazie alla grande esperienza maturata negli anni da Andrea Succi cercheremo di individuare, insieme, quale sarà la strada percorrere e quali le iniziative da intraprendere utili alla crescita del nostro territorio, in un'ottica condivisa che tenga conto delle peculiarità di ciascun comune, incanalata nell'alveo di un progetto complessivo che abbia come obiettivo finale quello di diventare destinazione turistica.

L'evento pomeridiano che, come dicevo prima, si interseca col primo, è rivolto a tutte le attività che, a titolo diverso, operano o intendono operare nel settore turistico. Un'offerta turistica integrata ha bisogno di numerosi attori: ristoratori, strutture ricettive, artigiani, guide turistiche e naturalistiche, associazioni, info-point, botteghe con prodotti tipici e souvenir, attività commerciali, professionalità turistiche, servizi turistici e, non vi sembri una forzatura, semplici cittadini disposti ad accogliere i visitatori con un sorriso. Tutto questo fa di noi una Comunità ospitale, ovvero il frutto di una virtuosa collaborazione che sia sinonimo di qualità, sostenibilità e calore umano perché insieme promuoviamo un turismo sostenibile e inclusivo, valorizziamo il territorio e miglioriamo l'offerta turistica attraverso un'accoglienza di qualità. 

Nella veste di CCT™ di Halaesa-Nebrodi ringrazio fin d'ora le decine di operatori coinvolti che hanno già sposato con entusiasmo il progetto che ho loro proposto e, alla luce di queste e altre considerazioni,  invito tutti gli operatori del territorio Halaesa-Nebrodi che non ho potuto ancora raggiungere a partecipare all'incontro pomeridiano che inizierà alle 15.30 presso il Teatro Nino Martoglio così da conoscere a fondo il nostro progetto, convogliando le nostre e le vostre energie positive in un percorso di crescita il più esteso e condiviso possibile.

Conosci gli Operatori e il Progetto del GMT˜Halaesa-Nebrodi.

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