28 articoli nella categoria News dal territorio

Halaesa Nebrodi 14/09/2024 0

Un Piano d'azione per Halaesa-Nebrodi

Vogliamo che il nostro territorio, identificato come Halaesa-Nebrodi, sia coeso e lavori verso un progetto di sviluppo rigenerativo comune: diventare destinazione turistica.Questo è il tema fondamentale che ha ispirato la genesi della visione e i due momenti che ad essa sono seguiti: il convegno sulla Cultura dell'ospitalità nelle aree interne del 26 gennaio di quest'anno e la presentazione del GMT™Halaesa-Nebrodi col relativo sito, avvenuta appena tre mesi dopo, il 29 aprile.Sono stati mesi intensi e impegnativi costellati da incontri, scambi d'idee, interazioni e crescita che hanno creato le basi per sviluppare ed integrare il progetto per approdare, quindi, alla tappa di sabato 21, ospiti del comune di Castel di Lucio e del sindaco Giuseppe Giordano che ringrazio per la disponibilità e per la condivisione della visione. L'evento è diviso in due momenti distinti che, tuttavia, si integrano l'uno con l'altro: il primo è rivolto ai Sindaci del territorio, il secondo agli operatori.Nell'incontro mattutino, insieme ai Sindaci, cominceremo a definire e conoscere lo strumento fondamentale attraverso il quale potremo avviare un percorso rigenerativo, in chiave turistica, del nostro territorio: il Piano d'azione per il territorio di Halaesa-Nebrodi. Sarà un primo momento di ascolto e di confronto durante il quale condivideremo le istanze e le progettualità proposte dalle singole amministrazioni comunali integrandole e incrociandole con la nostra visione di sviluppo turistico e trasformativo del territorio. I Sindaci e gli amministratori tutti, in quanto veri ed autentici conoscitori del proprio territorio, sono gli elementi fondamentali dai quali partire per redigere un efficace e convincente Piano d'azione: il loro ascolto, ma anche il reciproco ascolto, è il presupposto fondamentale per conoscere quali misure essi hanno intrapreso e intendono intraprendere per sviluppare turisticamente il proprio comune e dalla loro voce ascolteremo e condivideremo anche le criticità sulle quali bisogna lavorare per migliorare la qualità di vita di residenti e visitatori.Attraverso la community di Territori e italianità e grazie alla grande esperienza maturata negli anni da Andrea Succi cercheremo di individuare, insieme, quale sarà la strada percorrere e quali le iniziative da intraprendere utili alla crescita del nostro territorio, in un'ottica condivisa che tenga conto delle peculiarità di ciascun comune, incanalata nell'alveo di un progetto complessivo che abbia come obiettivo finale quello di diventare destinazione turistica. L'evento pomeridiano che, come dicevo prima, si interseca col primo, è rivolto a tutte le attività che, a titolo diverso, operano o intendono operare nel settore turistico. Un'offerta turistica integrata ha bisogno di numerosi attori: ristoratori, strutture ricettive, artigiani, guide turistiche e naturalistiche, associazioni, info-point, botteghe con prodotti tipici e souvenir, attività commerciali, professionalità turistiche, servizi turistici e, non vi sembri una forzatura, semplici cittadini disposti ad accogliere i visitatori con un sorriso. Tutto questo fa di noi una Comunità ospitale, ovvero il frutto di una virtuosa collaborazione che sia sinonimo di qualità, sostenibilità e calore umano perché insieme promuoviamo un turismo sostenibile e inclusivo, valorizziamo il territorio e miglioriamo l'offerta turistica attraverso un'accoglienza di qualità. Nella veste di CCT™ di Halaesa-Nebrodi ringrazio fin d'ora le decine di operatori coinvolti che hanno già sposato con entusiasmo il progetto che ho loro proposto e, alla luce di queste e altre considerazioni,  invito tutti gli operatori del territorio Halaesa-Nebrodi che non ho potuto ancora raggiungere a partecipare all'incontro pomeridiano che inizierà alle 15.30 presso il Teatro Nino Martoglio così da conoscere a fondo il nostro progetto, convogliando le nostre e le vostre energie positive in un percorso di crescita il più esteso e condiviso possibile. Conosci gli Operatori e il Progetto del GMT˜Halaesa-Nebrodi.
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Riccardo Zingone 06/09/2024 0

Sicilian Crossing a Pettineo fino al 15 settembre

Appena arrivato al primo ambiente del Palazzo comunale di via Garibaldi che accoglie la mostra Sicilian Crossing- Migrazioni Siciliane in America e comunità derivate vengo accolto da un grande silenzio che induce, immediatamente, alla meditazione ed alla lettura didascalica e fotografica dei 120 pannelli che raccontano la grande emigrazione siciliana in America avvenuta dal 1870 fino al 1924. Ma è solo un silenzio apparente poichè, via via che ci si addentra nella lettura, nella mia mente iniziano a farsi spazio immagini e suoni provenienti dal fertile terreno della memoria, incoraggiati dall'ampia descrizione fotografica che arricchisce e nobilita la mostra: ecco che, allora, iniziano a riecheggiare i canti antichi di contadini e pastori dediti al duro lavoro nei campi, lo scalpitio degli animali da soma utilizzati per il trasporto delle messi, il rumore dei picconi utilizzati da giovani solfatari nudi, spesso condannati ad una morte precoce da malattie che oggi definiremmo "professionali", tutti elementi che fanno da contraltare alle agiate condizioni dei latifondisti di allora che, senza fatica alcuna, sfruttarono le miserie umane per accumulare ricchezze e privilegi.Ancora suoni sembrano provenire dal porto di Palermo dove all'ancora vi erano enormi piroscafi pieni zeppi di esseri umani che ricordano, con angoscia, gli attuali barconi dei migranti (con la differenza che le immagini di allora erano in bianco e nero mentre quelle di oggi sono a colori) e le cui lacrime del doloroso distacco dalla propria terra solo parzialmente venivano mitigate dalla speranza di trovare un futuro migliore. Il suono caratteristico rilasciato dalle sirene delle navi avvisava di una  partenza che sembrava chiudere una pagina per aprirne un'altra lontano, in un altro mondo, nel nuovo mondo delle americhe. Una volta sbarcati in America ancora suoni: una lingua nuova e sconosciuta, il via vai degli automezzi delle grandi città, il rumore del tram, il frastuono di macchinari industriali mai visti e di metodi di pesca e lavorazione del pesce sconosciuti, i battiti del cuore accelerati dalla paura e dallo smarrimento. Sempre restando nel tema dei suoni, i dati storici ci ricordano che solo una parte dei nostri conterranei poterono urlare di gioia poichè avevano, realmente, potuto migliorare le proprie condizioni di vita mentre per tantissimi altri lo sbarco in America marcò, drammaticamente, il passaggio da uno sfruttatamento ad un altro e l'emigrazione significò solamente avere traslato la propria condizione di miseria dal "vecchio" al "nuovo" continente. Alcuni di loro furono costretti a ritornare nell'amata-odiata Sicilia. La mostra racconta il prima, il durante ed il dopo ovvero le motivazioni che hanno determinato un così vasto fenomeno migratorio, i momenti emotivi e pratici che raccontano dell'organizzazione del lungo viaggio, dell'arrivo in America, dell'inizio della nuova vita in una terra certamente ospitale ma anche sconosciuta.I cinquantanni della migrazione vengono perciò riassunti in quattro sezioni: la prima  ci riporta alle cause socio-economico-storiche che hanno costretto migliaia di siciliani ad abbandonare la propria terra (la crisi delle miniere di zolfo e pomice, la devastazione dei vigneti determinata dalla filossera, la progressiva chiusura di tonnare e saline, la ribellione dei fasci siciliani del 1894 ed il devastante terremoto di Messina del 1908). La seconda e la terza descrivono i patemi d'animo legati alla partenza dalla Sicilia fino allo sbarco a Ellis Island con la nascita della comunità di Little Italy e le relative implicazioni che essa ebbe nel tessuto sociale statunitense. La quarta, infine, è dedicata al nevralgico ruolo che ebbero le Società di mutuo soccorso che nacquero nel corso degli anni, elementi fondamentali per l'integrazione e l'assistenza dei siciliani che arrivavano. Nel frattempo, in un alternarsi di ricordi musicali e frame di documentari in bianco e nero recuperati dal cassetto dei ricordi, vengo raggiunto dall'assessore al turismo del comune di Pettineo, Mariolina Sanguedolce, con la quale condivido la parte finale della mostra ed alla quale ho rivolto alcune domande. -Assessore, Sicilian Crossing approda a Pettineo, quali sono le motivazioni che vi hanno spinto ad inserire il suo comune tra le tappe della mostra? Le motivazioni fondamentali sono l'incentivazione e la valorizzazione storica e culturale del nostro borgo al fine di far conoscere, attraverso un processo di consapevolezza,  la situazione demografica e socio-economica di quel periodo che ha visto lasciare la propria terra a tanti nostri conterranei con la speranza di trovare "fortuna" presso un altro continente del tutto sconosciuto, tra glorie ma anche tante amarezze.  -La comunità pettinese ha pagato un caro prezzo in termini di calo demografico: nel decennio 1921-1931 la popolazione è scesa drasticamente del 36% con ripercussioni socio-economiche rilevanti. Un'emorragia che è continuata, sia pure con numeri nettamente inferiori, fino ai nostri giorni. Quali le soluzioni per arrestare o invertire questo preoccupante trend?Questa iniziativa dovrebbe servire da strumento di sensibilizzazione e dovrebbe essere un utile catalizzatore per cercare di arginare lo stesso fenomeno che oggi, purtroppo, sembra si stia ripetendo. Penso che il rilancio dal punto di vista turistico del nostro comune e di tutto il territorio sia una strada da percorrere attraverso un processo condiviso e che potrebbe avere, nel Turismo delle radici, un valido strumento di promozione turistica. In merito al calo demografico, le soluzioni potrebbero essere molteplici. Innanzitutto, è fondamentale promuovere l'occupazione e le opportunità economiche nella zona, incentivando l'imprenditorialità e l'attrazione di investimenti, azioni che il comune di Pettineo ha avuto la possibilità di attuare con dei contributi a fondo perduto (Fondi comunali marginali DPCM 30 Settembre 2021) mirati all'avvio di attività di ristorazione e lavorazione e trasformazione prodotti agricoli. Un grosso input deve essere necessario nel migliorare i servizi, in particolare quelli dedicati alla famiglia e alla gioventù, che possono contribuire a rendere il Comune un luogo più attraente per le nuove generazioni. Infine ritengo fondamentale sviluppare programmi di valorizzazione territoriale quali gli eventi culturali e turistici, stimolando l'interesse dei visitatori verso Pettineo e non solo. Necessitano delle azioni di zona mirate, non individuali, che permettano a tutto il comprensorio di emergere, rispettando le peculiarità ed eccellenze proprie di ciascun borgo. -Il 2024 è l'anno del Turismo delle radici, uno strumento prezioso per intercettare i discendenti dei nostri concittadini residenti all'estero e farli riavvicinare alle proprie origini. Quali sono, in tal senso,  le iniziative che la sua amministrazione intende portare avanti? Indubbiamente l'iniziativa portata avanti dal Ministero degli Esteri con l'intento di incoraggiare e rilanciare l'offerta turistica verso nuone direzioni ci ha coinvolti pienamente. Siamo convinti che incrementare quel legame affettivo e culturale che permetterebbe al visitatore di scoprire le qualità oggettive proprie del nostro territorio sia un'opportunità sociale ed economica rilevantissima per rilanciare il nostro borgo. Per questo motivo il comune di Pettineo ha voluto partecipare al Bando per la realizzazione di attività culturali in favore degli italo-discendenti  nel mondo ed è stato uno degli 850 Comuni italiani selezionati. La mostra Sicilian Crossing- Migrazioni Siciliane in America e comunità derivate è promossa da Messina Tourism Bureau attraverso la Rete Metropolitana dei comuni per il turismo delle radici e dalla Rete dei Musei Siciliani dell’emigrazione.
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halaesanebrodi 23/08/2024 0

L'Azienda agricola "Il Melograno" all'Amunì Festival

Il 6, il 7 e l'8 Settembre, a Torrenova, Amunì Festival torna a promuovere le eccellenze agroalimentari siciliane.Tra le diverse aziende selezionate a rappresentare  il territorio della Valle dell'Halaesa sarà presente, per la seconda edizione consecutiva, l'azienda agricola "Il Melograno" di Motta d'Affermo, uno dei partner più vivaci del GMT™ Halaesa-Nebrodi.Inserita nell'ATS "AgriHalesa", "Il Melograno" esporrà i suoi prodotti di eccellenza al fine comune di promuovere e valorizzare la cultura agroalimentare siciliana, promuovere la sostenibilità e l'agricoltura responsabile, sensibilizzare il pubblico sull'importanza di scelte consapevoli per la salute del pianeta. Un’esperienza sensoriale unica vi aspetta, tra degustazioni, musica dal vivo e incontri con i produttori che fanno grande la nostra Sicilia.
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Riccardo Zingone 19/08/2024 0

Mistretta patrimonio dell'umanità, lo scossone di Luciano Mirone

In queste calde, caldissime giornate a cavallo di Ferragosto, arriva da Luciano Mirone, noto giornalista e scrittore di Belpasso, un articolo ricco di contenuti e destinato a suscitare interesse e dibattito all'interno della comunità amastratina, ma non solo: proporre la città di Mistretta come Patrimonio dell'umanità e quindi avviare l'iter per il suo inserimento nella World Heritage List della Convenzione sul patrimonio dell'umanità, adottata dalla Conferenza generale dell'UNESCO nel 1972. Prima di addentrarmi nel contenuto dell'articolo voglio ricordare, a chi non lo sapesse, che Luciano Mirone è il Direttore del quotidiano online L'informazione.eu, è autore di numerosi libri e saggi, tra cui l'ultimo libro-inchiesta dedicato alla misteriosa morte del commediografo catanese Nino Martoglio. Nella sua lunga attività di giornalista, ha scritto per l'edizione trapanese del Giornale di Sicilia e si è formato professionalmente collaborando con Giuseppe Fava ne I Siciliani, instaurando anche rapporti lavorativi con il Venerdì di Repubblica, Oggi e La Repubblica.Nel 2000 fonda il periodico L'Informazione che, nella sua versione online, diventa un quotidiano con l'obiettivo puntato sui fatti di cronaca, politici e di costume siciliani e nazionali.Portano la sua firma diversi libri e approfondimenti legati a fatti di mafia, tra i quali citiamo Un 'suicidio' di mafia. La strana morte di Attilio Manca, a testimonianza dell'acuto spirito investigativo e del taglio da giornalista d'inchiesta puro, caratteristiche che hanno spesso connotato i suoi scritti. Mirone, dunque, è uno scrittore a tutto tondo i cui interessi spaziano dalla saggistica, all'attualità, alla politica e, come si diceva in apertura, anche alle vicende legate a fatti inerenti la sua terra: la Sicilia.Mirone ama spesso citare Mistretta definendola una città che porta dentro il cuore, tant'è che due dei suoi ultimi libri, Il set delle meraviglie e Il caso Martoglio, sono stati presentati, su desiderio dell'autore, anche nella cittadina nebroidea, luogo dove il padre ha lavorato come Carabiniere e nella quale Luciano ha vissuto la sua infanzia, intessendo con essa un profondo e duraturo legame emozionale. Un po' come quelle amicizie sincere che sconfiggono il tempo e le distanze. Conosco Luciano Mirone da diversi anni e ne ho sempre apprezzato e condiviso l'amore per un borgo che ha incrociato per caso nei primi anni della sua vita, ma, come spesso accade, ha comunque lasciato dentro il suo cuore, la sua anima, segni ben più profondi e duraturi. Oggi Luciano torna a parlare della sua Mistretta, lanciando alle istituzioni e alle energie positive del centro nebroideo, ma anche del territorio, una proposta coraggiosa e, per certi aspetti, dirompente: pensare Mistretta come Patrimonio dell'Umanità.Non mi meraviglia affatto, anzi ne comprendo abbastanza bene le ragioni, che una proposta così importante, impegnativa e ricca di prospettive arrivi da chi, come lui, mistrettese non è, ma proprio per questa ragione è capace di osservare e di osservarci con sguardo lucido e distaccato, "scevro da interessi di parte" - ed aggiunge - "ma animato da criteri oggettivi".Luciano, nella sua breve ma chiara esposizione, individua alcuni dei criteri posseduti da Mistretta e che potrebbero essere utilli ad accogliere il centro nebroideo nella prestigiosa lista dei Patrimoni dell'umanita: “Essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa”. E ancora: “Costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico o di un paesaggio che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana”, corrispondenti al 3° e 4° punto dei "Criteri culturali".Ho ragione di ritenere che gli apprezzamenti di cui gode la nostra città siano condivisi da moltissime altre persone che, come Luciano, non vivono stabilmente a Mistretta e tuttavia ne colgono la magia che è capace di restituire quale borgo millenario che trasuda storia in ogni suo vicolo, dietro ogni pietra, sopra ogni tegola, attraverso la narrazione secolare delle sue tradizioni, della sua cultura, della sua identità.Adesso, lanciato il progetto e lasciato decantare l'entusiasmo (e le perplessità) della prima ora, giunge il momento della riflessione e dell'approfondimento al fine di rispondere alla sollecitazione e comprendere se accogliere l'avvincente sfida o, piuttosto, declinare comodamente l'invito.Io penso che, tra le righe della proposta di Luciano, vi sia il desiderio, che è anche la necessità, di dare uno scossone a Mistretta e al suo territorio, di farla uscire da una fase di stallo alla quale pare rassegnata, condizione che tanti di noi colgono, ma che altrettanti, supinamente, accettano.Che si apra, quindi, un tavolo di discussione serio, articolato e motivato, a cui invitare le giuste competenze del mondo politico, istituzionale, accademico, culturale, associativo, imprenditoriale, religioso e turistico, con lo scopo di vagliare accuratamente la sostenibilità della proposta di Luciano.Il GMT™ Halaesa-Nebrodi e l'ecosistema tutto di Territori e italianità, la cui missione è lo sviluppo turistico ed economico delle aree interne, non rimangono indifferenti all'appello di Luciano e sin d'ora manifestano il proprio entusiasmo e la propria disponibilità a dare un contributo allo stimolante progetto oggetto dell'articolo, consapevoli della complessità del percorso che, nelle sue indubbie difficoltà, appare comunque percorribile.
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halaesanebrodi 03/08/2024 0

L'Azienda Fioriglio e la Provola dei Nebrodi D.O.P.

Cacio e pepe, magazine molto noto nell'ambiente del cibo, da sempre approfondisce la conoscenza di prodotti, luoghi e sapori delle eccellenze nazionali legate al mondo caseario ed enogastronomico. Sotto la sapiente guida di Alberto Marcomini, giornalista enogastronomico molto noto e apprezzato per le sue profonde competenze legate al mondo dei formaggi ma non solo, Cacio e pepe indaga, studia, esalta e divulga le eccellenze casearie italiane, non dimenticando mai che dietro al prodotto finito vi sono maestranze, saperi e tradizioni da rispettare e custodire.Con un piacevolissimo articolo a firma di Teresa Armetta, appassionata di eno-gastronomia nonchè  titolare e ambasciatrice della storica bottega palermitana Gastronomia Armetta, il magazine accende i riflettori su un'importante e consolidata realtà territoriale tutta nebroidea: l'Azienda agricola Fioriglio, operatrice del GMT Halaesa-Nebrodi, che attraverso l'entusiasmo e le conoscenze dei fratelli Biagio e Paolo, porta avanti con devozione e passione l'antica tradizione casearia di famiglia. Questo il link all'articolo completo Alla scoperta della Provola dei Nebrodi DOP
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halaesanebrodi 23/07/2024 0

Castel di Tusa-Un mare per tutti-28 luglio

Dalla collaborazione tra il Comune di Tusa, l'Associazione di promozione sociale Nehemia e Nebrodi-Madonie Slow nasce una bella iniziativa rivolta al mondo delle fragilità dal significativo titolo Un mare per tutti. Grazie alle imbarcazioni messe a disposizione dall'Approdo di Halaesa ai ragazzi dell'Associazione Nehemia verrà offerta la possibilità di godere di una magnifica giornata di mare, arricchita da un laboratorio del gusto e da un mercato del cibo locale, che si aprirà con la Santa Messa e si chiuderà con un rinfresco offerto da SlowFood. Il mare, dunque, nella sua immensità accoglierà un gruppo di ragazzi e accompagnatori e verrà vissuto non come un ostacolo ma come un'opportunità da scoprire e godere pienamente.   
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halaesanebrodi 18/07/2024 0

Torremuzza-Murales La via del mare

Quando le istituzioni si incontrano, spesso, accadono cose belle. Se poi il tutto scaturisce dall'entusiasmo e dalla competenza di un affermato artista qual'è il prof. Domenico Boscia, docente presso il Liceo artistico regionale "Ciro Esposito" di Santo Stefano di Camastra, il risultato può essere davvero sorprendente.Questo è ciò che è accaduto nel corso dell'anno scolastico 2023/2024 a Torremuzza, frazione balneare del comune di Motta d'Affermo (Me) dove, dalla sinergia tra il sindaco dott. Sebastiano Adamo e il Dirigente scolastico prof. Calogero Antoci, è stato realizzato uno splendido murales in ceramica dal titolo La via del mare, ispirato all'ambiente marino e alle specie che lo abitano.Ci troviamo a Torremuzza, borgo marinaro poco distante da Santo Stefano di Camastra, la Città delle ceramiche, nota in tutto il mondo per i suoi splendidi manufatti decorati, sede  scelta dall'eclettico prof. Boscia, artista oltre che docente, per favorire l'incontro tra le due istituzioni da cui è scaturito un magnifico esempio di arredo urbano: un anonimo muro di sostegno lungo una trentina di metri, grazie all'inventiva e abilità di un pool di disegnatori e decoratori della ceramica, si è magicamente trasformato e rigenerato dando vita ad una vera e propria opera d'arte.Ecco, dunque, che il grigiore della muratura viene sconfitto da un'esplosione di colori e forme, anche tridimensionali, che descrivono l'ambiente marino con la flora e la fauna che lo rendono vivo: le maioliche raccontano di un pullulare di saraghi, polpi, calamari, ricci di mare, posidonie, stelle marine e triglie, sullo sfondo di un azzurrissimo e rasserenante mare. Ma descrive anche colorate barchette adagiate sull'arenile, tra vegetazione spontanea e pale di fichi d'india. E' incredibile come l'apparente staticità dei soggetti raffigurati, attraverso lo sguardo attento del visitatore, trasmetta magicamente un dinamismo ed una vitalità sorprendenti, quasi ci si trovasse immersi nel fondale che il murales rappresenta e quindi se ne facesse parte attiva.Siamo presenti, dunque, di fronte ad un magnifico esempio di rigenerazione urbana che, in realtà, si spinge oltre consegnando alla comunità torremuzzese e a chiunque posi lo sguardo sul murales un'autentica opera d'arte destinata ad essere ammirata e goduta nel tempo. L'opera è stata realizzata dai proff. Domenico Boscia e Salvo Bartolotta, dagli allievi Giorgia Marasco, Maria Sol Moyano, Maria Giovanna Storniolo, Mara Todaro, Sara Saggio, Francesco Gangitano con la collaborazione della decoratrice Maria Rita Calì. 
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halaesanebrodi 10/07/2024 0

Mistretta-Candidatura a Capitale italiana del libro 2025

E' ufficiale: la città di Mistretta propone la sua candidatura a Capitale italiana del libro per l'anno 2025. E' stato presentato, infatti, l'apposito dossier al Ministero della cultura per partecipare ad una rigorosa selezione che prevede l'assegnazione della cospicua somma di 500000 euro, utili a finanziare i progetti presentati.Dal lavoro meticoloso affidato ad un numeroso gruppo di studiosi, letterati, docenti e cittadini comuni, sotto il coordinamento dell'amministrazione comunale, è scaturito un corposo documento lungo ben 63 pagine che inquadra storicamente la città nebroidea, ne documenta la lunga e prestigiosa tradizione letteraria e culturale partendo da Tommaso Aversa fino ai nostri giorni, passando attraverso la scrittrice Maria Messina e l'etno-antropologo Giuseppe Cocchiara,  concludendo questo eccezionale percorso letterario col recente riconoscimento della qualifica di Città che legge da parte del Cepell ed essere stata premiata per il progetto  “AMAstra per LEGGERE in Festa”.Il dossier contiene anche un ricco elenco delle attrattività culturali presenti a Mistretta, dedicando uno spazio persino alle numerose biblioteche private di cui essa è dotata, testimonianza di un fermento culturale proprio della comunità amastratina che, nel corso dei secoli, non ha mai smesso di scrivere, leggere e custodire libri.Il cuore del dossier è certamente rappresentato dal capitolo dedicato alla progettualità: "Dal senso metaforico del nostro logo, i libri come linfa vitale e sostegno alla vita di una comunità, prende avvio l'idea di fondo del progetto: nutrire la manifestazione con diversi ingredienti tematici, a partire dalla letteratura al femminile, spesso marginalizzata. L’intento vuole essere quello di toccare argomenti di maggiore interesse che possano abbracciare i gusti e le aspettative di una larga platea, spaziando tra filoni tematici che si intrecciano e animano la rassegna di eventi programmati nell’arco di un anno. Partendo dalla specificità del nostro territorio, quindi dal particolare, per giungere al generale e più conosciuto, verranno toccate tematiche che offrono una bibliovarietà composita e ricca, aprendo nuove possibilità conoscitive nel mondo della lettura."Molto interessante la sinergia che si vuole creare con l'Istituto italiano della cultura di Londra allo scopo di dare un respiro internazionale al progetto e avviare, quindi, una rete di interscambi culturali che facciano da linfa al progetto stesso. Parte della somma sarà utilizzata per l'implementazione della Biblioteca comunale curando una sezione dedicata alla letteratura per bambini e, finalmente, dando "una adeguata collocazione al prezioso fondo antico costituito da 4 incunaboli, 204 cinquecentine e 2400 volumi editi dal 1600 al 1830 proveniente dal convento dei Padri Cappuccini, allestendo, a tal proposito, due stanze del Palazzo Mastrogiovanni Tasca, sede dell'attuale biblioteca comunale."Un altro elemento su cui punta decisamente l'amministrazione comunale per strutturare ulteriormente uil progetto e renderlo quindi sostenibile, è la creazione del Borgo degli scrittori: l'idea è quella di creare un pensatoio letterario ristrutturando alcuni piccoli edifici dell'antico quartiere Casazza adibendoli a dimore da offrire a studiosi e letterati che potranno soggiornare nel cuore del centro storico di Mistretta, tra casette in pietra e stretti vicoli in selciato." Sarà prestata particolare cura agli arredamenti interni e all’aspetto generale delle strutture attraverso una serie di interventi mirati a rendere i luoghi accoglienti e che “profumino” di letteratura. Ogni struttura e/o stanza porterà il nome di un autore famoso e l’arredamento interno cercherà di rispecchiare il periodo storico in cui egli ha vissuto e potrà contenere dei rimandi ad un’opera che lo ha reso famoso."Intanto cominciano ad essere noti i nomi delle città con le quali Mistretta dovrà confrontarsi tra cui spiccano Benevento, Cuneo, Chioggia e Mantova, centri dai quali bisognerà aspettarsi un'agguerrita concorrenza tuttavia, se guardiamo al precedente anno che ha visto come vincitrice la piccola città di Taurianova, risulta evidente quanto, più che il numero degli abitanti, ciò che farà la differenza sarà l'avere interpretato im maniera autentica lo spirito del bando e l'avere redatto un progetto di qualità e di spessore. E su questo Mistretta, grazie alle sinergie e l'entusiasmo messi in campo ha certamente lavorato molto bene: dunque in bocca al lupo!!!Secondo quanto previsto dal bando, la Giuria individua fino a 10 progetti che saranno esposti da singoli comuni in un incontro pubblico e successivamente, entro il 30 novembre 2024, consegna al Ministero della cultura la relazione finale corredata dal nome della città da premiare. Per ulteriori approfondimenti e per leggere il dossier completo basta cliccare in questo link.
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