Arriva Living Sikelia
Living Sikelia
halaesanebrodi 29/06/2024 0
Oggi presentiamo una bella novità che arriva nella community del GMT™ Halaesa-Nebrodi: Living Sikelia.
Benvenute Luana, Giada e Silvià!!!

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Halaesa Nebrodi 11/05/2025
Workshop sulle aree interne a Nicosia
La città di Nicosia ha accolto la seconda tappa siciliana del Gran tour di Territori e Italianità (e undicesima nazionale), dopo quella svoltasi a Mistretta il 26 gennaio del 2024, attraverso un workshop dedicato alla Cultura dell'ospitalità nelle aree interne.
L'evento, organizzato da Andrea Succi (Territori e Italianità), Salvo Burrafato (Nicosia di Sicilia), Samuel Granata e Valentina Bircher (Grandip Group ) e da Riccardo Zingone (GMT™ Halaesa Nebrodi) ha ricevuto il patrocinio del Comune di Nicosia, dell'Assessorato al Turismo e dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Sicilia, del GAL ISC Madonie, di ANCI e SIMTUR.
Partner della tappa a Nicosia Royal Guest, Aura Mundi, Espereal Techonologies e Maggioli Cultura media partner.
Dopo i saluti istituzionali portati dal Sindaco di Nicosia Luigi Bonelli, coerentemente con lo spirito dell'iniziativa, si è entrati subito nel vivo dei lavori attraverso gli interventi di Salvo Burrafato, Andrea Succi, Riccardo Zingone, Pina La Giusa e Samuel Granata. Il team organizzativo, utilizzando in maniera ragionata il termine workshop, ha inteso dare all'incontro un taglio decisamente pragmatico e quindi operativo presentando i primi risultati del Modello GMT® applicato nel vicino territorio dell'Halaesa Nebrodi,raccogliendo l'esigenza che nasce da amministratori, operatori, cittadini consapevoli del fatto che, per costruire delle prospettive rigenerative delle aree interne, sono indispensabili modelli e competenze dedicate che sappiano dare risposte reali a fenomeni devastanti quali lo spopolamento e la perdita d'identità.
Andrea Succi ha descritto l'impostazione metodologica applicata per la rigenerazione delle aree interne, partendo dalla necessità di dotarsi di una Visione, alla base di Territori e Italianità attraverso il format dei "Cinque passi".
Sono emersi i temi dell'approccio partecipativo da adottare per generare la comunicazione interna, in forma strutturata, tra operatori, cittadini e Amministratori, la consapevole conoscenza dei propri elementi identitari, (genius loci) e il trasferimento di competenze, per una rinnovata cultura del lavoro, condizione imprescindibile per affrontare lo spopolamento.
Sul solco di questi concetti bisogna, quindi, generare buone pratiche alimentate da sindaci consapevoli del proprio ruolo, operatori motivati e adeguatamente formati, cittadini consapevoli e partecipativi in un lavoro di prospettiva nel quale il Temporary manager di destinazione e il Coordinatore turistico territoriale ™ svolgono un ruolo cruciale, il primo per organizzare in maniera efficace la destinazione turistica ed il secondo per rendere sostenibile nel tempo il lavoro avviato.
Salvo Burrafato che ha sapientemente coordinato i lavori ha tra le altre cose descritto ai presenti il primo percorso turistico esperienziale proposto da Nicosia di Sicilia, con soggiorni variabili da tre a sette notti, in un'esperienza decisamente immersiva nel mondo della ruralità, delle tradizioni eno-gastronomiche e della cultura. Questo pacchetto turistico è stato anche inserito in uno dei prodotti turistici contenuti nel catalogo di Halaesa Nebrodi denominato La via del grano , ampliandolo e arricchendolo con ulteriori significative esperienze.
Attraverso le parole di Riccardo Zingone è stato quindi presentato alla comunità il GMT™ Halaesa Nebrodi come esempio concreto di lavoro e organizzazione turistica del territorio.
Il progetto, avviato nel 2024, partendo da una meticolosa attività di scouting degli operatori, è stato segnato da alcune tappe importanti quali la messa in rete del sito www.halaesanebrodi.it alla quale è seguita la costruzione di un primo Catalogo di prodotti turistici creando, così, le condizioni per entrare a pieno titolo nel mercato turistico nazionale e internazionale, candidando di fatto questo territorio ad autentica Destinazione turistica.
Nel concetto di "modello" vi è un implicito riferimento alla replicabilità dello stesso pertanto è stato auspicato che il modello di lavoro applicato dal GMT ™ Halaesa Nebrodi, il primo in Sicilia, possa essere adottato anche da altre aree interne e da altre comunità che necessitano di strumenti utili a contrastare la deriva sociale ed economica alla quale da diversi decenni sembrano avviate.
Molto significativo anche l'intervento di Mario Cicero, sindaco di Castelbuono e Presidente del GAL ISC Madonie che ha trasferito alla platea la sua ventennale esperienza di Amministratore del borgo madonita accogliendo anche favorevolmente la prospettiva aperta a Territori e Italianità per portare avanti delle progettualità di sviluppo turistico del territorio, in sinergia col GAL ISC Madonie. Altrettanto valida e significativa la testimonianza di Samuel Granata, un giovane nicosiano che ha deciso di restare nel proprio territorio investendo investendo le sue energie con coraggio, nell'ambito turistico, così come quella di Pina La Giusa, imprenditrice e Presidente dell'Ecomuseo Petra D'Asgotto, che ha focalizzato il proprio intervento sui progetti portati avanti dall'Ecomuseo fra i quali il progetto di scavi archeologici sul Monte Altesina, stipulando una seconda convenzione con l'Università di Parigi e gli Enti locali interessati che, nel mese di marzo hanno portato a nuove e interessanti scoperte.
Allo stimolante e formativo dibattito che è scaturito hanno preso parte Giacomo Consentino titolare del Birrificio artigianale 24 Baroni, Maria Scavuzzo del Caseificio Albereto, Francesco Dipasquale di Espereal techonologies, Antonino Noto Presidente della Pro Loco di Motta d'Affermo, Fabio Bruno Presidente del Movimento per la difesa dei Territori, Giuseppe Lo Furno della Federazione agricoltori italiani, Anna Maria Gemellaro vice sindaco di Nicosia e Giacomo Giaimi geologo e guida ambientale escursionistica. In particolare Anna Maria Gemellaro vice sindaco di Nicosia ha proposto l'inserimento del Modello GMT e della figura innovativa del Coordinatore Turistico Territoriale® come parti del bando sul turismo esperienziale al quale il proprio Comune intende partecipare.
L'evento si è concluso con una piacevole degustazione consapevole di vini accompagnati da prodotti del territorio a cura di ONAV.
Riccardo Zingone 16/07/2025
Campanilismo e Marketing Territoriale in Halaesa Nebrodi
Agosto è alle porte e, finalmente, i Comuni di Halaesa Nebrodi hanno iniziato a pubblicare i cartelloni degli eventi estivi, offrendo un ricco intrattenimento a residenti e visitatori. [Qui il link per una visione completa e costantemente aggiornata].
L'offerta, come da tradizione, è variegata, spaziando dallo sport alle sagre, dalla cultura al teatro, e naturalmente, agli appuntamenti religiosi. Questi ultimi sono spesso affiancati da eventi musicali di grande richiamo, culminanti con gli immancabili spettacoli pirotecnici.
La Lungimiranza dei Nostri "Padri": Un Esempio di Marketing Ante Litteram
Un'attenta osservazione dei programmi comunali in Halaesa Nebrodi rivela un aspetto affascinante: non esiste una singola data in cui cadano contemporaneamente due importanti festività religiose. Trovo davvero interessante come i nostri "padri" abbiano avuto la lungimiranza di individuare, Comune per Comune, i giorni dedicati alle principali ricorrenze religiose e feste patronali, evitando accuratamente sovrapposizioni. Questo permetteva a tutti di recarsi, seppur in giorni diversi, nei vari paesi, alimentando così la propria fede.
Evidentemente, già allora era maturata una consapevolezza e sensibilità così profonde da far sentire ciascun abitante di una singola comunità parte integrante di un intero territorio, quantomeno nella fede. Il rintocco delle campane, pur provenendo da un singolo e specifico campanile, sembrava diffondersi a decine di chilometri di distanza, richiamando fedeli dai paesi vicini. Un eccellente esempio di visione, rispetto dei culti e lungimiranza da seguire e da applicare anche in chiave non strettamente religiosa. Se allora si poteva parlare di semplice e genuino buon senso, oggi, in un tempo in cui gli avvenimenti religiosi sono considerati anche attrattori turistici, potremmo inquadrare questa buona pratica nell'ambito del marketing territoriale.
Campanilismo e Marketing Territoriale: Un Rapporto Complesso
Ragionando in termini di marketing territoriale, il termine "campanilismo" assume, di norma, un significato decisamente negativo, contrapponendosi al concetto stesso di promozione del territorio.
Se è vero, infatti, che il campanilismo è sinonimo di una valorizzazione eccessiva delle proprie peculiarità, è altrettanto vero che si rischia con molta facilità di far scivolare una singola comunità verso l'isolamento, favorendo l'innalzamento di barriere decisamente controproducenti. Questo atteggiamento miope non guarda al territorio e alle sue interconnessioni, non genera valore e benessere, e ha inevitabili ripercussioni anche sul giudizio di chi ci osserva da lontano, inclusi turisti e investitori.
Un interessante studio condotto dall’Osservatorio Italiano sul Turismo ha evidenziato come l’implementazione di strategie di marketing territoriale efficaci possa aumentare il numero di visitatori fino al 30% in tre anni, generando non solo entrate turistiche, ma anche investimenti a lungo termine che rafforzano l’economia locale. Il che, tradotto in altri termini, significa che continuare a coltivare sterili campanilismi non è solo asfissiante per le comunità, ma ne sancisce la condanna a un ritardo progressivo del potenziale sviluppo turistico.
Il Campanilismo come Risorsa
Il campanilismo, inteso come rafforzamento della propria identità, può invece diventare un fattore attraente per il viaggiatore in cerca di esperienze autentiche. Allo stesso modo, la conoscenza e la valorizzazione dei prodotti locali, così come dei beni paesaggistici o culturali, diventano tutti fattori determinanti che possono attrarre ulteriormente l'interesse del viaggiatore desideroso di entrare in intimo contatto con il luogo che visita e le persone che incontra.
Inoltre, il campanilismo alimenta una fitta rete di sostenitori e ambasciatori del proprio luogo di origine, veicolandone l'immagine in diverse maniere, tra le quali un ruolo sempre più determinante è rivestito dai canali social.
La Terza Via: Governare i Campanili
Dunque, i campanili vanno abbattuti o rafforzati? La risposta, come spesso accade, sta nel mezzo: i campanili vanno governati.
È necessario ricercare una ponderata sintesi tra i campanilismi e le azioni di marketing territoriale: essi vanno rafforzati, ma anche messi a fattore comune per innescare i necessari percorsi virtuosi di rigenerazione sociale ed economica di cui le piccole comunità hanno fortemente bisogno.
È essenziale curarli collocandosi nella giusta posizione, in modo da scorgerne la sagoma dell'altro, interpretandola non come ostacolo, ma come risorsa. Per ottenere ciò, è fondamentale cambiare paradigma e iniziare a ragionare in termini di Territorio, rielaborando il concetto di campanilismo in chiave di marketing territoriale.
Tutto ciò non solo è possibile, ma è anche necessario, perché genera interscambio culturale, sociale ed economico. Un intero territorio che si muove all'unisono secondo un'offerta turistica condivisa risulta certamente più attraente per il viaggiatore, che può vivere esperienze diverse in luoghi diversi. Allo stesso modo, rendere possibile l'acquisto di prodotti tipici o artigianali attraverso una rete di punti vendita disseminati in vari Comuni o in luoghi strategici genera benessere economico per il produttore e un rafforzamento d'immagine per l'intero territorio.
Basterebbe recuperare, nelle pieghe del nostro DNA, alcune tracce del buon senso dei nostri "padri" e metterle a disposizione delle comunità.
Riccardo Zingone 26/10/2024
Il GMT Halaesa-Nebrodi: facciamo il punto a dieci mesi dal lancio
Le pagine Instagram-Facebook del GMT Halaesa-Nebrodi stanno crescendo sempre di più, segno di un continuo interesse verso il primo esempio di progetto di sviluppo turistico territoriale che mira a fare diventare la nostra area, i nostri Comuni, la nostra gente, Destinazione turistica.
Parallelamente dati molto incoraggianti provengono dal sito halaesanebrodi.it, sia in termini di accesso che di distribuzione nazionale e internazionale. Mi piace sottolineare come tutti i dati non siano stati condizionati da campagne promozionali specifiche che sono comunque programmate ma siano frutto solamente di accessi spontanei alimentati dal passaparola e dalla qualità e quantità dei contenuti pubblicati.
Grazie ad uno scrupoloso lavoro di promozione degli operatori, degli avvenimenti di interesse turistico proposti dai comuni e dal risalto dato ai nostri “ambasciatori” rappresentati da persone che raccontano il territorio in Italia e nel mondo, il nostro sito attraverso i 35000 accessi registrati in questi pochi mesi è diventata la vetrina principale della vitalità di Halaesa-Nebrodi.
Vorrei fissare alcune date:
📌26 gennaio 2024-Presentazione progetto a Mistretta nel corso del convegno “La cultura dell’ospitalità nelle aree interne”.
📌29 aprile 2024-Presentazione del sito e dei primi operatori a Castel di Tusa.
📌21 maggio 2024-Presentazione del progetto alle Proloco del territorio a Motta d’Affermo.
📌21 settembre 2024-Presentazione a Castel di Lucio del Piano d’azione ai Sindaci del territorio e, contestualmente, dei primi dati numerici e statistici provenienti dal sito halaesanebrodi.it.
In questi dieci mesi abbiamo avviato e sviluppato un percorso innovativo, entusiasmante, lungimirante ma anche complesso e pieno d’insidie.
D’altronde proporsi come Destinazione turistica non è cosa semplice: occorrono visione e condivisione, professionalità e perseveranza, fiducia e pazienza, umiltà e coraggio. E amore per il proprio territorio e la propria comunità.
Andrea Succi dice spesso che la Cultura dell’Ospitalità non coincide con il turismo, ma ne è il presupposto.
Ecco, allora, che diventa determinante per ciascuno di noi cambiare il paradigma di approccio al mondo del turismo, Operatore economico o Sindaco che sia.
Certo è che il nostro territorio, la nostra gente, i nostri beni materiali e immateriali, la nostra cultura meritano una chance di rigenerazione turistica e quindi economica attraverso una proposta che sia adeguata ai tempi che viviamo, che guardi ai mercati nazionali e internazionali, che sia professionalmente strutturata e altrettanto professionalmente governata.
Temi di cui da anni si parla e che adesso possiamo realizzare, ma dobbiamo farlo insieme.
La scommessa è sostituire la congiunzione avversativa “ma” con la più semplice e rassicurante congiunzione copulativa “e”.
Non è cosa facile né scontata.
Stessa sorte tocca all’avverbio “insieme”.
➡️A chi ha avuto la pazienza di leggermi fino alla fine chiedo di contribuire alla crescita del progetto anche attraverso la semplice iscrizione ai social nei quali il GMT Halaesa-Nebrodi è presente condividendone i contenuti
➡️agli operatori già presenti voglio trasmettere un messaggio denso di fiducia e di entusiasmo a continuare, la strada è quella giusta
➡️agli altri operatori che ci leggono e vogliono conoscere meglio il progetto chiedo di contattarci perché le porte del GMT sono e continueranno ad essere sempre aperte
➡️agli amministratori di continuare a guardarci, a seguirci e a supportarci con lo stesso entusiasmo che ho raccolto dai loro sguardi e dai loro atteggiamenti in questi dieci mesi.
🔗Dalle giuste sinergie nascono sempre delle belle cose.