I Monti Iblei incontrano i Monti Nebrodi in un interessante percorso gastronomico
Lorenzo e Giuseppe: due noti chef di Palazzolo Acreide alla ricerca dei sapori dei Nebrodi
Riccardo Zingone 01/10/2025 0
Halaesa Nebrodi: Un Viaggio di Sapori tra Iblei e Nebrodi
Tra gli obiettivi fondamentali del CTT™ Coordinatore Turistico Territoriale di Halaesa Nebrodi vi è la generazione di rapporti collaborativi tra e con gli Operatori, perche le persone sono e fanno la Destinazione. Il suo "genius loci" è caratterizzato dalle diversità offerte dai singoli comuni, che beneficiano di un effetto catalizzatore e moltiplicatore quando vengono messi in sinergia. Nel percorso avviato da alcuni anni, ho incontrato e incrociato tantissime persone: operatori, amministratori, viaggiatori. Creare o rafforzare sinergie e relazioni diventa dunque un momento fondamentale nella crescita sociale ed economica del Territorio. La storia che voglio raccontarvi oggi ha delle sfumature molto interessanti che, a mio parere, meritano un approfondimento coinvolgendo, in prima persona, tre dei nostri Operatori.
Il Gusto dell'Eccellenza: L'Incontro con Èstro Restaurant
Giuseppe Luparelli (chef) e Lorenzo Sorrentino (pastry chef) sono i titolari di Èstro Restaurant di Palazzolo Acreide (SR). La loro cucina, pur saldamente legata alla pregevole gastronomia dei Monti Iblei, è piacevolmente aperta a influenze regionali, nazionali e internazionali. La stagionalità è un elemento fondante della loro filosofia, mentre l'innovazione e la reinterpretazione dei piatti in chiave contemporanea rappresentano il valore aggiunto che il team offre ai propri clienti.
In questo continuo percorso di arricchimento e costante miglioramento, Giuseppe e Lorenzo sono alla ricerca di nuovi spunti per impreziosire i propri piatti e, perché no, inventarne di nuovi. Spinti da questa passione, decidono di contattare Halaesa Nebrodi alla ricerca di sapori e tradizioni gastronomiche del nostro territorio.
La richiesta è semplice: visitare da lì a pochi giorni alcune aziende del territorio alla ricerca di prodotti locali d'eccellenza e, se possibile, unici.
Organizzazione del Mini-Tour
Abbiamo ragionato insieme su come organizzare e ottimizzare il mini-tour, vista la lunga distanza tra Halaesa Nebrodi e gli Iblei e il relativamente poco tempo a disposizione. Abbiamo stilato un programma di tre tappe: la visita a due aziende e un pranzo a Mistretta.
Tappa 1: La Provola D.O.P. dell'Azienda Antonio Fioriglio
La prima azienda visitata da Giuseppe e Lorenzo si trova nel territorio di Mistretta, lasciando la SS 117 pochi chilometri dopo aver superato Serra Merio (1093 mt). Si tratta dell'Azienda agricola zootecnica Antonio Fioriglio, nota ovunque per la celebre Provola dei Nebrodi D.O.P. Qui, immersa nei 100 ettari di verdi e incontaminati pascoli del Parco dei Nebrodi (zona B), sorge l'azienda, forte di una lunga storia familiare che nasce nel 1890, giunta adesso alla quinta generazione.
Ad accogliere Giuseppe e Lorenzo c'è Biagio, figlio di Antonio, che, insieme al fratello Paolo, si dedica con amore e dedizione all'azienda di famiglia. La prova d'assaggio è stata "tosta": oltre l'immancabile Provola dei Nebrodi D.O.P., Biagio ha proposto un ricco vassoio composto da altri formaggi vaccini stagionati e non, una tiepida ricotta fresca appena prodotta e, ciliegina sulla torta, la pregevole ricotta infornata, regina di diversi piatti isolani, tra cui la celeberrima Pasta alla Norma.
Tappa 2: Sapori Autentici al Turismo Rurale SESIMA
Essendo ormai quasi ora di pranzo, i nostri Giuseppe e Lorenzo hanno lasciato l'azienda Fioriglio tra il placido scampanio delle vacche e si sono diretti verso il Turismo rurale SESIMA.
L'antico casale si trova lungo la SS 117, all'ingresso di Mistretta provenendo dall'entroterra. Lo scenario è mozzafiato: lo sguardo si perde tra i pascoli della grande vallata fino ad arrivare alle cime dei Monti Nebrodi, resi verdi da antichi e lussureggianti boschi.
Qui, i due chef hanno incontrato Simona Di Gregorio, padrona di casa e responsabile della cucina. Nonostante il generoso spuntino precedente, c'è stato spazio per dei bucatini freschi con Suino nero dei Nebrodi e una sontuosa Fiorentina dei Nebrodi da condividere. Un ottimo modo per entrare in contatto con le eccellenti carni nostrane.
Tappa 3: Innovazione e Tradizione con il Salame di Capra Messinese
Il viaggio dei nostri amici chef è proseguito alla volta di Santo Stefano di Camastra, incuriositi dalle notizie riguardanti il recente lancio di un nuovo prodotto: il salame di Capra messinese di cui ci siamo occupato recentemente in questo articolo.
L'Azienda di Antonino Mallaci Bocchio, ubicata nel territorio di Cerami, a ridosso di quello mistrettese, ha introdotto ufficialmente sul mercato un prodotto innovativo che, in realtà, ha solide radici nel passato e nella tradizione dei Nebrodi. Il punto vendita, La dispensa del Massaro, è situato proprio nella Città delle ceramiche, e qui Giuseppe e Lorenzo sono stati accolti da Antonino che ha presentato loro, oltre al salame di Capra e a quello di Suino nero dei Nebrodi, anche una serie di prodotti caseari derivati dal latte di capra.
La Missione è Compiuta
Questo il racconto di una giornata eccezionale dedicata alla promozione del territorio, ma ciò che più conta sono le sensazioni raccolte da Giuseppe e Lorenzo:
"Oggi abbiamo fatto un viaggio alla scoperta della Sicilia autentica, quella fatta di antichi sapori e tradizioni. La prima azienda, quella di Antonio, Biagio e Paolo, ci ha fatto scoprire prodotti di grande valore ma anche persone dal cuore grande. Lasciando la SS 117 e seguendo il navigatore ci eravamo persi, ma grazie alla disponibilità di Antonio siamo riusciti a raggiungere l'azienda (N.d.R.: a meno che non si disponga di un fuoristrada, per raggiungere l'azienda è consigliabile arrivare alle porte di Mistretta e dirigersi verso Contrada Fontana Murata). L'accoglienza è stata ottima come tutti i prodotti che abbiamo assaggiato, soprattutto la ricotta infornata che abbiamo trovato speciale e diversa da quella che utilizziamo dalle nostre parti. Il suo gusto delicato ci ha piacevolmente colpiti.
Allo stesso modo il pranzo da SESIMA è stato all'altezza delle aspettative e ci ha stimolato delle nuove idee gastronomiche, così come conoscere i prodotti di capra provenienti dall'azienda di Antonino a Santo Stefano di Camastra ci ha convinti a sperimentare e proporre qualcosa di nuovo ai nostri ospiti.
Il nostro menù, già ricco di prodotti d'eccellenza, sarà impreziosito da una Pasta fresca con ragù di capra e spolverata con ricotta infornata."
Dunque, missione compiuta! I Monti Iblei si sposano con i Monti Nebrodi attraverso un piatto unico che unisce due mondi affascinanti della nostra splendida Isola.


Potrebbero interessarti anche...
halaesanebrodi 23/05/2024
1 chilometro di tela: censimento
"Si informa la cittadinanza che il Comune di Pettineo, in collaborazione con i ragazzi del servizio civile universale settore turismo, da giovedì 23 Maggio, saranno impegnati in un censimento fotografico delle tele presenti presso le abitazioni dei nostri cittadini che fanno parte del " Museo Domestico : Fiumara d'arte". Nel corso delle edizioni del chilometro di tela, svoltosi nel primi anni ' 90 a Pettineo, centinaia sono stati i pittori provenienti da tutto il mondo che dipingevano la loro opera d'arte, su una lunga tela stesa lungo le vie del paese. Gli stessi, venivano ospitati dagli abitanti a cui successivamente si lasciava in dono la parte di tela tagliata, come ringraziamento dell’ospitalità. A ciascuna abitazione ospitante è stata donata una targa in ceramica da apporre all’esterno, recante il nome della famiglia e l’autore del quadro ospitato. Tali targhe, ancora affisse presso le nostre vie, sono la testimonianza di una meticolosa custodia di tali opere. A tal proposito , vi chiediamo la piena disponibilità a condividere tali opere d'arte con noi e con tutta la collettività." (fonte Pagina Facebook Comune di Pettineo)
A seguire una serie di immagini di repertorio
Halaesa Nebrodi 11/12/2024
Mistretta-Apertura sportello Punto digitale facile
E' stato aperto a Mistretta un Punto di facilitazione digitale presso il quale, l'utenza del territorio, potrà accedere in maniera gratuita ad una serie di servizi collegati ad internet.
La sede si trova presso Palazzo Mastrogiovanni Tasca ed osserverà i seguenti orari di apertura: da lunedì a giovedì dalle 8.30 alle 13, venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e giovedì dalle 15 alle 17.
Il Punto di facilitazione digitale è un luogo dove i cittadini del territorio possono trovare supporto per utilizzare al meglio sia i servizi online dei siti istituzionali, sia tutto ciò che offre internet in generale. È possibile organizzare dei momenti di formazione anche per gruppi, sia in presenza che a distanza.
Il servizio è totalmente gratuito ed è rivolto a cittadini maggiorenni.
Per maggiori dettagli sul progetto cliccare qui.
Riccardo Zingone 19/08/2024
Mistretta patrimonio dell'umanità, lo scossone di Luciano Mirone
In queste calde, caldissime giornate a cavallo di Ferragosto, arriva da Luciano Mirone, noto giornalista e scrittore di Belpasso, un articolo ricco di contenuti e destinato a suscitare interesse e dibattito all'interno della comunità amastratina, ma non solo: proporre la città di Mistretta come Patrimonio dell'umanità e quindi avviare l'iter per il suo inserimento nella World Heritage List della Convenzione sul patrimonio dell'umanità, adottata dalla Conferenza generale dell'UNESCO nel 1972.
Prima di addentrarmi nel contenuto dell'articolo voglio ricordare, a chi non lo sapesse, che Luciano Mirone è il Direttore del quotidiano online L'informazione.eu, è autore di numerosi libri e saggi, tra cui l'ultimo libro-inchiesta dedicato alla misteriosa morte del commediografo catanese Nino Martoglio. Nella sua lunga attività di giornalista, ha scritto per l'edizione trapanese del Giornale di Sicilia e si è formato professionalmente collaborando con Giuseppe Fava ne I Siciliani, instaurando anche rapporti lavorativi con il Venerdì di Repubblica, Oggi e La Repubblica.
Nel 2000 fonda il periodico L'Informazione che, nella sua versione online, diventa un quotidiano con l'obiettivo puntato sui fatti di cronaca, politici e di costume siciliani e nazionali.
Portano la sua firma diversi libri e approfondimenti legati a fatti di mafia, tra i quali citiamo Un 'suicidio' di mafia. La strana morte di Attilio Manca, a testimonianza dell'acuto spirito investigativo e del taglio da giornalista d'inchiesta puro, caratteristiche che hanno spesso connotato i suoi scritti. Mirone, dunque, è uno scrittore a tutto tondo i cui interessi spaziano dalla saggistica, all'attualità, alla politica e, come si diceva in apertura, anche alle vicende legate a fatti inerenti la sua terra: la Sicilia.
Mirone ama spesso citare Mistretta definendola una città che porta dentro il cuore, tant'è che due dei suoi ultimi libri, Il set delle meraviglie e Il caso Martoglio, sono stati presentati, su desiderio dell'autore, anche nella cittadina nebroidea, luogo dove il padre ha lavorato come Carabiniere e nella quale Luciano ha vissuto la sua infanzia, intessendo con essa un profondo e duraturo legame emozionale. Un po' come quelle amicizie sincere che sconfiggono il tempo e le distanze.
Conosco Luciano Mirone da diversi anni e ne ho sempre apprezzato e condiviso l'amore per un borgo che ha incrociato per caso nei primi anni della sua vita, ma, come spesso accade, ha comunque lasciato dentro il suo cuore, la sua anima, segni ben più profondi e duraturi.
Oggi Luciano torna a parlare della sua Mistretta, lanciando alle istituzioni e alle energie positive del centro nebroideo, ma anche del territorio, una proposta coraggiosa e, per certi aspetti, dirompente: pensare Mistretta come Patrimonio dell'Umanità.
Non mi meraviglia affatto, anzi ne comprendo abbastanza bene le ragioni, che una proposta così importante, impegnativa e ricca di prospettive arrivi da chi, come lui, mistrettese non è, ma proprio per questa ragione è capace di osservare e di osservarci con sguardo lucido e distaccato, "scevro da interessi di parte" - ed aggiunge - "ma animato da criteri oggettivi".
Luciano, nella sua breve ma chiara esposizione, individua alcuni dei criteri posseduti da Mistretta e che potrebbero essere utilli ad accogliere il centro nebroideo nella prestigiosa lista dei Patrimoni dell'umanita: “Essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa”. E ancora: “Costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico o di un paesaggio che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana”, corrispondenti al 3° e 4° punto dei "Criteri culturali".
Ho ragione di ritenere che gli apprezzamenti di cui gode la nostra città siano condivisi da moltissime altre persone che, come Luciano, non vivono stabilmente a Mistretta e tuttavia ne colgono la magia che è capace di restituire quale borgo millenario che trasuda storia in ogni suo vicolo, dietro ogni pietra, sopra ogni tegola, attraverso la narrazione secolare delle sue tradizioni, della sua cultura, della sua identità.
Adesso, lanciato il progetto e lasciato decantare l'entusiasmo (e le perplessità) della prima ora, giunge il momento della riflessione e dell'approfondimento al fine di rispondere alla sollecitazione e comprendere se accogliere l'avvincente sfida o, piuttosto, declinare comodamente l'invito.
Io penso che, tra le righe della proposta di Luciano, vi sia il desiderio, che è anche la necessità, di dare uno scossone a Mistretta e al suo territorio, di farla uscire da una fase di stallo alla quale pare rassegnata, condizione che tanti di noi colgono, ma che altrettanti, supinamente, accettano.
Che si apra, quindi, un tavolo di discussione serio, articolato e motivato, a cui invitare le giuste competenze del mondo politico, istituzionale, accademico, culturale, associativo, imprenditoriale, religioso e turistico, con lo scopo di vagliare accuratamente la sostenibilità della proposta di Luciano.
Il GMT™ Halaesa-Nebrodi e l'ecosistema tutto di Territori e italianità, la cui missione è lo sviluppo turistico ed economico delle aree interne, non rimangono indifferenti all'appello di Luciano e sin d'ora manifestano il proprio entusiasmo e la propria disponibilità a dare un contributo allo stimolante progetto oggetto dell'articolo, consapevoli della complessità del percorso che, nelle sue indubbie difficoltà, appare comunque percorribile.