27 articoli nella categoria News dal territorio

Halaesa Nebrodi 17/04/2025 0

Amastra per leggere a Mistretta dal 23 aprile al 23 maggio

KMistretta si conferma polo culturale dei Nebrodi di grande spessore e, dopo la prima edizione organizzata nel 2024, torna la kermesse intitolata Amastra che legge in festa 2025, il Festival dei libri e della lettura.Godendo del patrocinio del Comune di Mistretta e della collaborazione di numerose associazioni e isitituzioni scolastiche cittadine, la manifestazione promette di consolidare la profonda sensibilità già espressa dalla comunità amastratina verso il mondo della cultura e del libro, peculiarità che le ha permesso di concorrere tra le finaliste per Capitale del libro 2025 attraverso un progetto dal grande valore culturale, sociale e identificativo, che nasce dalla qualifica di Città che legge  conferitale nel 2024 dal Cepell.Il libro dunque diventa protagonista di un meso ricco di mostre, presentazioni, letture, laboratori didattici e dibattiti e pertanto, nel quadro del Maggio dei libri,  esso verrà interpretato non solo come strumento di divulgazione culturale ma anche di coesione e crescita sociale. Si inizia il 23 aprile con la mostra M'illumino leggendo, inquadrata nell'ambito della Giornata mondiale del libro e allestita dall' I.C. Tusa-Mistretta presso la Biblioteca comunale per poi proseguire con un interessante dialogo tutto in mistrettese dal titolo Mistretta, Identità e Narrazione tra il giornalista del Corriere della Sera Alessio Ribaudo e Vito Ribaudo, Direttore Risorse Umane di RCS; nei giorni successivi verranno incontrati diversi autrici e autori quali Margherita Neri, Sara Magnoli, Tea Ranno, Mariangela Biffarella, Francesca Maccani, Mattia Corrente e Massimiliano Città.L'iniziativa si avvale della preziosa collaborazione dell'Associazione Pro Loco Mistretta APS, dell' Istituto Comprensivo Tusa-Mistretta, dell'IIS A. Manzoni Mistretta, della Libreria Capitolo 18, dell'Associazione Hakuna Matata, dell'Associazione La Valle delle cascate di Mistretta e di FIDAPA sezione di Mistretta. 
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Halaesa Nebrodi 12/04/2025 0

Pnrr-Attrattività borghi a Pettineo

A seguito dello scorrimento della graduatoria dei beneficiari dell'incentivo "Imprese Borghi", presso l'Aula del Consiglio Comunale di Pettineo si è tenuta un importante e partecipato incontro tra Amministratori comunali e Imprese. Naturalmente erano presenti il Sindaco di Pettineo Mimmo Ruffino insieme ad alcuni componenti della Giunta e del Consiglio Comunale che hanno ospitato i lavori, il sindaco Di Castel di Lucio Giuseppe Giordano e una nutrita rappresentanza delle imprese beneficiarie dei sostegni economici e di operatori tecnici responsabili di alcune delle progettualità.Ricordiamo brevemente che la linea d'intervento del PNRR-Misura M1C3-Investimento 2.2 "Attrattività borghi" nella sua linea B prevedeva l'attribuzione di cospicue somme "ai piccoli comuni singoli o aggregati con popolazione residente fino a 5000 abitanti nei quali sia presente un borgo storico chiaramente identificabile e riconoscibile."Nella fattispecie, i Comuni di Castel di Lucio (capofila), Pettineo e Motta d'Affermo hanno presentato nel 2021 un progetto in forma aggregata grazie alla spinta propositiva e lungimirante dei Sindaci dell'epoca Nobile, Ruffino e Adamo il cui titolo è “COSTA E VALLI ALESINE: UN ITINERARIO ALLA RISCOPERTA DEI BORGHI DI CASTEL DI LUCIO, MOTTA D’AFFERMO E PETTINEO” finanziato nella misura di 2.6  mil. di euro.Gli interventi previsti e programmati, in estrema sintesi, prendono spunto dalla storia scritta nei secoli da questo importante territorio che può trovare una pregnante espressione di aggregazione nella Via del Grano, antico percorso che in epoca romana consentiva il trasporto delle granaglie provenienti dall'entroterra siculo, condotte fino al porto di Halaesa arconidea per raggiungere, infine, l'Urbe. Commento a margine che questo straordinario percorso storico ha ispirato uno dei nostri pacchetti turistici che è possibile visualizare cliccando qui.Dal punto di vista meramente progettuale sono state individuate e programmate alcune importanti linee d'intervento sul solco del Patto verde europeo, meglio noto come Green deal. Ne riassumiamo le più significative.-Risalendo la storia. "L’intervento prevede la realizzazione di un itinerario culturale e naturalistico “Risalendo la Storia” dalla Fiumara d’Arte all’antichità, lungo l’antica “Via del Grano”  itinerario diversificato in tracking e in mobilità sostenibile di ciclo-via - minibus elettrici, risalendo la Vallata dell’Halaeso dalla sua foce, traversando i borghi di Motta d’Affermo e Pettineo, il ponte e il castello di Migaido per giungere al borgo medievale di Castel di Lucio con ambientazioni in realtà virtuale e aumentata, anche in live game, e rievocazioni storiche in performance teatrale."-Casa dei Giurati di Castel di Lucio. "Lavori di manutenzione delle coperture, abbattimento delle barriere architettoniche, adeguamenti impiantistici e con le dotazioni necessarieper l’installazione di postazioni di coworking e l’utilizzazione dell’immobile come centro studi per la permanenza dei locali della biblioteca civica e attrezzatura di supporto logistico allo svolgimento di “Medioevalia”, ciclo di rievocazioni in ambientazione storica nei borghi."-Il Filo d'Arianna.  "Laboratorio delle arti del ricamo e della tessitura che prevede: correlato a “Medioevalia” ciclo di rievocazioni teatrali in ambientazione storica nei borghi, con lavori finalizzati al riuso adattivo del Collegio delle suore Francescane in comodato d’uso al Comune di Castel di Lucio con abbattimento delle barriere architettoniche, adeguamenti impiantistici per la realizzazione di residenze d’artista e spazi laboratoriali."-Residenza d'artista- "Lavori finalizzati al riuso adattivo di una casa nel borgo del Comune di Pettineo prevede: adeguamenti strutturali e impiantistici in supporto logistico alla realizzazione della kermesse “1Kilometro di Tela” e correlati arredi e postazioni multimediali in rete col vicino laboratorio per la elaborazione di opere di digital art - pittura e scultura virtuale, dotato a sua volta di spazi destinati allo smart e al coworking."-1 Km di tela. "Oltre alla riedizione della Kermesse la realizzazione di un laboratorio per la elaborazione di opere in digital art - pittura e scultura virtuale e con spazi destinati allo smart e al coworking da installare con lavori di riuso adattivo di alcuni locali del Comune di Pettineo, con piccoli adeguamenti impiantistici e opere di finitura al fine d’istituirvi il museo delle tele prodotte con la kermesse di pittura contemporanea, come continuazione della formidabile esperienza di pittura collettiva e contemporanea, da praticare con simposi creativi da svolgere anche su piattaforma multimediale con supporti di grande formato in touch screen e rinvio dinamico alla sezione espositiva del portale e dei network in rete appositamente creati e dedicati."-Short Movie Fest. " Festival del cortometraggio amatoriale prevede, con riuso adattivo del centro servizi del Comune di Pettineo attraverso l’adeguamento dell’impianto termo-condizionante, l’installazione di un impianto fotovoltaico e spazi laboratoriali utili alla elaborazione dei filmati, tramite forniture di arredi, dotazioni hardware e software dedicati, riqualificando la sala auditorium come sala proiezioni e sala per lo svolgimento di eventi collettivi, trattandosi dell’ambiente al chiuso più capiente a disposizione della coalizione, nel quadro delle complessive iniziative del progetto e con possibilità d’introdurre, in esito ai workshop e al festival, i videoclip e i cortometraggi in apposite sezioni tematiche della piattaforma multimediale, con rinvio dinamico alla sezione espositiva del portale e dei network in rete appositamente creati e dedicati. Intervento correlato alla produzione di docufilm sulla kermesse “1Kilometro di Tela”, sul festival internazionale di musica, teatro, danza e poesia “Piramide – 38°Parallelo” e con “Medioevalia” ciclo di rievocazioni teatrali in ambientazione storica nei borghi."L'elaborato consegnato e quindi approvato dal Ministero della Cultura e gestito, nella sua parte economica e di monitoraggio, da INVITALIA, traccia un ambizioso quanto necessario percorso di Rigenerazione culturale del territorio inteso come mezzo per la rinascita culturale e sociale dei borghi attraverso accurate e mirate attività progettuali avviate in sinergia tra pubblico e privato. Una formidabile e, a detta di alcuni, irripetibile occasione per lo sviluppo delle Aree interne, ciò in forza delle notevoli risorse finanziare messe a disposizione dal governo nazionale attraverso i fondi erogati dal NextGenerationEU per dare risposte concrete dopo le devastazioni economiche e sociali generate dal Coronavirus.Il Comune di Tusa, invece, ha preferito concorrere da solo portando comunque a casa un ottimo risultato grazie ai 1.3 mil. di euro assegnatogli col progetto "TUSA: IL BORGO DELLA CULTURA" di cui parleremo prossimamente. A conti fatti rimane il rimpianto per un'opportunità non colta dagli altri comuni del comprensorio (Mistretta, Reitano e Santo Stefano di Camastra) che, per motivi diversi, non hanno partecipato al Bando borghi, rinunciando-di fatto- ad una grande possibilità di Rigenerazione del territorio con un effetto domino sulla filiera di imprese produttive che avrebbero voluto e potuto investire avviando nuove strutture ricettive/ristorative/servizi e/o ampliato le stesse. Tornando all'incontro di ieri, tramite agli interventi degli amministratori, dei tecnici progettisti e delle imprese beneficiarie si è aperto un interessante dibattito da cui sono emerse alcune importanti riflessioni.La prima riguarda la sostenibilità del progetto ovvero, si è chiesto cosa fare una volta terminati i lavori da parte delle imprese private (ma aggiungo anche da parte dei comuni) e quali strategie bisognerà mettere in atto affinche gli investimenti fatti si traducano, nel tempo, in concreto e duraturo benessere economico e sociale. In tal senso non bisogna dimenticare che uno degli obiettivi individuati dal Progetto riguarda la lotta allo spopolameno delle Aree interne, tema che attanaglia tantissime comunità e ne condiziona fortemente lo sviluppo. L'altro tema che è emerso riguarda la coesione tra i comuni, tra comuni e operatori e tra operatori e operatori: la sinergia dunque non va intesa solamente come puro elemento rafforzativo ma in quanto cuore del Progetto stesso.E ancora, si è rimarcata l'importanza della conoscenza reciproca tra gli operatori come elemento fondamentale di confronto e crescita. Insieme. Grazie a questa buona pratica siamo passati ad uno dei momenti più interessanti della giornata: la presentazione degli operatori presenti (peccato ne mancassero tanti...).Abbiamo così avuto la possibilità di conoscere il progetto di Totò da Motta d'Affermo che-legittimamente-vuole trovare  ulteriori opportunità per fare crescere il Paese albergo  già avviato da tempo,  di Pino da Gratteri e della sua positiva esperienza sociale che vuole trasferire con entusiasmo nel nostro territorio, di Luca e Sara da Motta d'Affermo che-insieme- vogliono realizzare una Casa suite in mezzo agli ulivi,  di Mariano da Pettineo che grazie a Giovanni ci ha presentato un rendering del suo progetto impreziosito da campo di padel, cupole geodetiche, bistrot e orto didattico, di Soccorso da Castel di Lucio che ci ha parlato, ancora una volta, della tenacia nel volere rimanere a fare impresa sul territorio incrementando ulteriormente la sua offerta ricettiva, di Pippo che ha deciso di aggregarsi ad altri operatori per portare a compimento il suo progetto di accoglienza turistica e di servizi, di Dino da Castel di Lucio, precursore degli agriturismi nel territorio, determinato a continuare ad esserci attraverso un'ampliamento di una delle sue strutture, di Antonino da Nicosia che sogna di unire il suo territorio col nostro in sella ad una delle sue mountain bike a pedalata assistita e, per finire, quello di Lucia da Motta d'Affermo che, ravvisando nel suo comune l'inesistenza di un ristorante, ha deciso di aprirne uno tutto suo con uno slancio e un'energia formidabili. La sintesi di tutto questo è racchiusa nella famosa frase "Da soli si va più veloci ma insieme si arriva più lontano".  E il GMT™ Halaesa Nebrodi che io rappresentavo?E' tutto molto semplice: termini quali sostenibilità, coesione, conoscenza reciproca, sinergie, dialogo, visione ci appartengono, fanno parte del nostro DNA, sono il nostro tessuto connettivo che ci ha permesso di nascere, crescere ed essere presenti al servizio del territorio, alla luce di una visione straordinaria che ieri ho avuto il piacere di condividere con tutti coloro che erano presenti attraverso le loro parole che sono anche le nostre parole. Nessuna esitazione: percorriamo le stesse strade che certamente si incroceranno anzi, si sono gia incrociate.A proposito di parole, nel corso del mio breve intervento ne ho voluto aggiungere un'altra che è formazione che va a braccetto con i concetti di professionalità e metodo dispensati attraverso opportuni strumenti quale il Piano d'azione che abbiamo già sottoposto a tutti i sindaci di Halaesa Nebrodi.Nella nostra visione la formazione di operatori, amministratori e personale comunale diventa dunque un elemento indispensabile per creare solide basi al progetto e determinarne le condizioni per una crescita sana e sostenibile nel presente ma, soprattutto, nel futuro.Buona fortuna territorio! E grazie al Sindaco Ruffino e all'assessore Sanguedolce per avermi invitato.Riccardo Zingone CTT™ del GMT ™ Halaesa Nebrodi  
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Riccardo Zingone 14/02/2025 0

Cronache dalla BIT di Milano 2025

Ho avuto il piacere di rappresentare il GMT™ Halaesa-Nebrodi alla Borsa internazionale del turismo, una delle più importanti manifestazioni legate al mondo del turismo che si è svolta a Milano-Rho dall'8 all'11 febbraio.Con una platea di oltre mille espositori provenienti da tutto il mondo, la Bit si è accreditata progressivamente negli anni fino a diventare oggi un punto di riferimento per viaggiatori ed operatori, potendo essi usufruire di un vastissimo luogo dove scambiare informazioni, consolidare rapporti commerciali ed asplorare le tendenze che offrono i nuovi mercati turistici nazionali ed internazionali. Naturalmente la parte del leone l'ha fatta l'Italia rappresentata da ENIT e Ministero del Turismo che, insieme alle Regioni quasi tutte presenti, ha potuto mostrare il meglio di sè in termini di destinazioni ed eccellenze messe in vetrina dal Bel Paese. A raccontare l'offerta turistica nazionale non poteva mancare certo la nostra bella Sicilia presente sia con operatori privati che con un importante stand organizzato dal Dipartimento Turismo della Regione Sicilia, impreziosito da una scenografica arena con grandi ledwall e superfici a specchio che ha accolto momenti istituzionali, talk e permormance artistiche.Il nostro territorio era ben rappresentato dal Comune di Santo Stefano di Camastra in quanto parte delle Strade delle Ceramiche siciliane, un interessante percorso multitappa che tocca le principali città legate alla lavorazione delle terracotte. Altrettanto interessante è stato l'intervendo affidato al giornalista del Corriere della Sera Alessio Ribaudo, di Santo Stefano di Camastra, che nel raccontare la storia della ceramica stefanese ha sottolineato quanto siano forti e antichi il legami che hanno tenuto uniti, nei secoli,  i paesi del comprensorio, con particolare riferimento a Mistretta e Santo Stefano di Camastra. Un avvincente racconto dal quale partire per interpretare correttamente anche i tempi in cui viviamo.In questo eccezionale quadro di promozione turistica ha fatto la sua comparsa anche il GMT™ Halaesa-Nebrodi che, pur non disponendo di alcuno spazio espositivo, si è mosso tra accreditati tour operator nazionali per raccontare loro del nostro progetto, della nostra visione e dei nostri operatori. In una parola abbiamo sottoposto loro una prima bozza-se pur in stato piuttosto avanzato-del nostro Catalogo di prodotti turistici raccogliendo da parte di tutti loro grande interesse. Insieme ad Andrea Succi e Katia Mastroeni nella qualità di Direttore tecnico di Aura Mundi abbiamo raccontato, col giusto mix di entusiasmo e professionalità, come un intero territorio ben organizzato e coordinato possa proporsi come autentica Destinazione turistica attraverso delle proposte di soggiorno strettamente legate all'autenticità dei luoghi, delle persone e e degli operatori coinvolti. Cogliere le tendenze verso le quali si muove il mercato turistico non può prescindere da un'attenta conoscenza della fabbrica del turismo, dei suoi meccanismi, delle figure chiave e delle metodologie da applicare ed in questo percorso la presenza di Katia è stata davvero preziosa: con lei e grazie a lei abbiamo avviato con diversi tour operator  interessanti interlocuzioni che avranno un seguito nelle prossime settimane dedicate ad approfondire i contatti stabiliti e alla divulgazione del nostro Catalogo per favorire la presenza, in un futuro davvero vicino, dei primi visitatori di Halaesa-Nebrodi. Il nostro progetto nasce e si sviluppa nell'Area interna Nebrodi, un territorio che accoglie paesi ricchi di storia, cultura e tradizioni, popolati da persone dal sapere antico, eredi di una cultura materiale e immateriale straordinari, tristemente falcidiati dallo spopolamento e dalla depressione sociale ed economica, ma che possono trovare un elemento di riscatto nella promozione turistica che, però, va interpretata come momento di aggregazione tra Comuni e tra comunità, attraverso una proposta condivisa, partecipata, ben strutturata e organizzata. Percorso non semplice, lungo ma necessario, che richiede operatori, cittadini e amministratori illuminati.Riccardo Zingone CTT™ del GMT™Halaesa-Nebrodi
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Riccardo Zingone 12/02/2025 0

Gente di Halaesa-Nebrodi-Alessio Ribaudo

Talvolta si può essere Gente di Halaesa-Nebrodi pur vivendo a oltre 1300 km di distanza. E' ciò che accade a tanti siciliani che, per svariati motivi, vivono fuori dal luogo di origine ed è esattamente ciò che avviene anche con Alessio Ribaudo, stefanese di nascita ma milanese di adozione, giornalista del Corriere della Sera.Nonostante Alessio viva e lavori a Milano da svariato tempo, in realtà quel sottile filo rosso che lo collega alla sua Santo Stefano di Camastra (ma non solo, come vedremo più avanti) non si è mai spezzato anzi, nel corso degli anni, si è addirittura irrobustito, mantenedo così vivi i legami familiari, affettivi e di appartenenza, fatto-quest'ultimo- che si traduce anche nel non avere "assorbito" più di tanto la cadenza meneghina, condizione che, personalmente, apprezzo molto. Alessio, il tuo biglietto Santo Stefano-Milano non è mai stato di sola andata. Quanto è forte il legame con la Sicilia?Senza radici, gli alberi non crescono. Sono nato a Santo Stefano di Camastra. Qui sono nati mia madre, Angela Ciofalo, i miei nonni, i bisnonni e i miei avi fino ai quadrisavoli. Mio padre è di Mistretta, una terra che, almeno dal 1448, è stata patria dei Ribaldo — poi Ribbaudo e infine Ribaudo. Un cognome non è mai solo un cognome: è una storia, una traccia, un testimone passato di generazione in generazione. A Mistretta, ogni sabato da bambino, la domanda rituale era sempre la stessa: “Ma tu a cu apperteni?”. Non era solo una curiosità; era il passaggio obbligato per essere riconosciuti, compresi. La risposta non era mai banale, non bastava dire il nome del padre. Solo quando dicevo: “U niputi ri ron Luciu ri S’Addiu”, il cerchio si chiudeva, l’identità trovava la sua chiave. A Milano, dove vivo da trent’anni, accade qualcosa di simile. Anche qui, in certi ambienti, si distingue tra i “Milanés de la lengua de Milan” e tutti gli altri. Anche qui il cognome e il dialetto sono sigilli. Ma la verità è che il legame con la propria terra non si misura in chilometri, si misura in battiti. I Nebrodi mi hanno visto crescere. Ho amato, riso, sognato in queste terre. Da qui sono partito, qui resta la mia anima. Qui c’è la terra che ha esaltato l’entusiasmo della mia giovinezza. Qui ho imparato a stare con i piedi piantati a terra e lo sguardo rivolto al mare, verso l’infinito che neanche la corona delle Eolie sbarra. Fra i miei 1.611 avi, ricostruiti documentalmente, non ci sono stati solo stefanesi e mistrettesi, ma anche militellesi (Faraci) e sanfratellani (Calderone e Tomasello). C’erano cristiani (Armao, Cannata, Smriglio, Scaduto) ed ebrei (Bartolotta, Giaconia, Giordano, Ortoleva). Nobili e socialisti, appaltatori e artigiani, armatori e allevatori, imprenditori e agrimensori reali, anticlericali incalliti e alti prelati, sindaci e anarchici. Grandi ricchezze e grandi rovesci. Insomma, c’era tutta la contraddizione dei Nebrodi. Le porto dentro: nel modo in cui guardo il mare, nei silenzi delle montagne, nella tenacia che mi accompagna ogni giorno.La scrittura, oltre ad essere il tuo lavoro, è una passione profonda. Da dove nasce?C’è un momento, nella vita di ciascuno, in cui la passione prende forma. Per me accadde in prima media, quando il mio mitico professore di italiano, Gaetano Gerbino, ci assegnò un compito in classe: scrivere un articolo immaginario. Il suo giudizio fu chiaro: “Si prevede un futuro al Corriere della Sera”. Era il 1986. Quell’estate segnò la mia vita. Avevo appena compiuto dieci anni quando, per la prima volta, mi misero davanti a un mixer e a un microfono. L’editore, Beniamino Priolisi, mi spiegò con calma: “Con questo cursore abbassi la musica, con questo alzi la voce. Vai.” Dopo alcune prove, pronunciò una frase che non ho mai dimenticato: “Da oggi condurrai il tg dei ragazzi”. Era Radio Incontro. E in quel momento non pensavo più al caldo infernale di quel locale angusto. Pensavo solo alle parole, a quel brivido di raccontare. Poco dopo passai anche al giornalismo televisivo e alla carta stampata: dal Giornale di Sicilia a Centonove, da Onda Tv ad Antenna del Mediterraneo, passando per Radio Stefanese e Tgs. Avevo appena quindici anni quando seguii il mio primo duplice omicidio. Conoscevo bene le vittime: un compaesano che correva nei rally e il suo navigatore-meccanico. Non potevo girarmi dall’altra parte, non potevo tacere. Quello è stato l’inizio. Poi Mediaset on Line, Italpress, Il Giornale e infine il grande salto: il Corriere della Sera. Da vent’anni racconto il mondo con la consapevolezza che le parole hanno un peso. Le ho usate per raccontare di mafia, legalità, dissesto idrogeologico. La mia scrittura non è mai stata solo un mestiere. È sempre stata, prima di tutto, una forma di resistenza. Hai scoperto storie dimenticate. Me ne racconti alcune?Ci sono nomi che la storia perde. Liborio Ribaudo è uno di questi. Nato a Mistretta nel 1897, credeva in valori oggi rari: onore, dovere, patria. A vent’anni comandava un plotone durante la Grande Guerra. L’Esercito gli conferì la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Dopo la guerra, la vita lo portò in Libia. Era il 1923: la guerra coloniale, il sogno espansionista fascista. Liborio era un ufficiale del Secondo Battaglione Eritreo, sotto il comando di Graziani. Poi arrivò il 27 dicembre. Beni Ulid. Trecento italiani contro tremila ribelli. Liborio, alla testa dei suoi uomini, respinse l’assalto. Fu ferito gravemente. I suoi commilitoni si misero sugli attenti mentre lo riportavano indietro. Con l’ultimo fiato, si alzò dalla barella e gridò: “Viva sempre l’Italia.” Un’altra Medaglia d’Argento al Valor Militare, ma il suo nome si è sbiadito nei vicoli di Mistretta. Un errore burocratico lo ha collocato a Gela. Ma lui era di Mistretta, e io sogno e ribadisco che il suo nome vada iscritto nel bel Monumento ai Caduti che mio nonno Lucio, con la sua arte, contribuì a erigere. E poi c’è Maria Ciofalo, giovane partigiana e agente segreta britannica, una figura quasi dimenticata. Operava per lo Special Operations Executive. Una donna coraggiosa, che agiva dietro le linee nemiche, sabotava, spiava. Il mio lavoro è riportare alla luce queste vite e restituire loro il posto che meritano nella memoria collettiva.Hai ricevuto premi importanti. Il Premio Pio La Torre e il titolo di Siciliano Lombardo dell’Anno 2023. Cosa significano per te?Significano orgoglio, ma anche una vertigine. Vedere il mio nome accostato all’opera di santi civili come Pio La Torre e Salvatore Carnevale o a grandi magistrati come Antonino Caponnetto è un onore enorme. Questi riconoscimenti non sono solo premi; sono energia pura per continuare un lavoro che è fatica, che richiede dedizione costante. Non si scrive di mafia e legalità per diventare famosi, ma per dare voce a chi non ne ha. Questi premi mi ricordano che il giornalismo non è solo mestiere: è missione, è impegno civile, è responsabilità. Il GMT™ Halaesa-Nebrodi. Cosa ne pensi?La memoria di un luogo non sta solo nelle sue pietre o nei suoi documenti, ma in ciò che quelle pietre e quei documenti raccontano, e nel modo in cui noi scegliamo di ascoltarli. Halaesa-Nebrodi è un progetto ambizioso che parte dal presupposto che il passato non debba essere un’ancora che ci trattiene, ma un trampolino che ci proietta in avanti. Questo significa riconoscere la storia, ma anche darle nuova vita, affinché continui a dialogare con il presente e con il futuro. Bisogna saper ascoltare questo territorio senza imporre, senza forzare.Lasciare che le pietre, i sentieri, le montagne e il mare raccontino la loro storia. È in quel racconto che si trova il valore unico dei Nebrodi. Questo progetto ha un potenziale straordinario, perché vuole mettere in luce non solo le bellezze naturali, ma anche la ricchezza enogastronomica, culturale e umana di questa terra. Per farlo, però, serve qualcosa di più di una buona idea. Serve una sinergia vera tra istituzioni, realtà locali, giovani imprenditori e comunità, affinché il progetto lasci un segno duraturo.Realtà locali, istituzioni, giovani imprenditori devono collaborare per dare continuità e sostenibilità a un progetto innovativo, ma anche rispettoso delle radici. E poi serve una narrazione potente. Spesso si ricordano i miei articoli sulle mafie, che opprimono e soffocano chi, con il sudore della fronte, porta avanti la propria azienda: gli onesti in Sicilia sono la stragrande maggioranza. Ma ce ne sono tanti altri che mi rendono orgoglioso perché hanno messo in risalto la bellezza dei Nebrodi e hanno convinto imprenditori del settore turistico a inserire quest’area nei loro percorsi. I media devono essere parte di questo processo, perché far conoscere il valore di un luogo significa anche proteggerlo e preservarlo. Chi mette la testa sotto la sabbia, come uno struzzo, non fa il bene di questi scrigni. Il “niente vidi, niente sacciu” ha già causato danni incalcolabili per generazioni. È il peggior stereotipo e il boomerang mediatico più devastante che possa esistere. I negazionisti che si agitano, additano e sbraitano, con il marranzano in sottofondo, provocano nei turisti solo repulsione per la loro chiusura mentale verso la verità e il loro atteggiamento retrogrado. Il ruolo dei media è essenziale: raccontare le storie di chi lavora, vive e ama questi luoghi. Perché far conoscere il valore di un territorio non significa solo promuoverlo: significa anche proteggerlo, custodirlo e consegnarlo intatto alle generazioni future. Raccontare un territorio significa raccontare la realtà, senza menzogne. Significa custodirlo. Significa proteggerlo. Solo così si potrà consegnarlo al futuro. Insieme: perché da soli si va veloci, ma tutti per uno si va lontano. Raccontare un territorio, in fondo, è un atto di responsabilità e di amore. Non è solo una questione di marketing o turismo: è una questione di identità, di appartenenza, di rispetto per ciò che siamo stati e per ciò che possiamo diventare. È questa, credo, la sfida più grande: trovare il modo di far convivere passato e futuro, tradizione e innovazione, in un equilibrio che non sacrifichi nulla, ma che valorizzi tutto. Come un novello Ulisse, sogno che un giorno, quando chiuderò la mia stilografica, tornerò nella mia Itaca e la ritroverò non solo intatta, ma anche fiorita, rinnovata, arricchita da tutto ciò che avremo costruito. Non una nostalgia di ciò che era, ma un’aspirazione a ciò che può diventare. Una casa non come l’ho lasciata, ma come ho sempre sperato che fosse.
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Halaesa Nebrodi 07/02/2025 0

Il GMT™ Halaesa-Nebrodi incontra Nicosia di Sicilia per sviluppare inediti percorsi esperienziali

Oggi, attraverso le pagine del nostro nostro sito, lanciamo una nuova partnership che unisce non solo Comunità vicine ma, soprattutto, raccoglie sotto un grande progetto due Territori dal grande fascino turistico: l'entroterra siciliano con la costa tirrenica.Ciò grazie alla proposta di turismo esperienziale da alcuni anni portata avanti da Nicosia di Sicilia e dal team composto da Salvatore Burrafato, Samuel Granata e Valentina Bircher che, unendo strutture dal grande fascino, itinerari eno-gastronomici e tanta professionalità, hanno confezionato dei pacchetti turistici molto interessanti.  Il progetto ha il cuore proprio nella bellissima cittadina dell'ennese dove sono ubicate le strutture ricettive gestite da Valentina e Manuel ma si proietta con interesse verso tutto l'entroterra, là dove i monti Erei guardano il maestoso Etna, lungo sterminati campi coltivati a cereali e granaglie, dove da sempre si coltiva anche il fico d'india, l'ulivo e gli alberi da frutta. Sono gli stessi luoghi dove l'allevamento bovino e suino, insieme alla pastorizia, erano e rimangono elementi trainanti dell'economia locale e che oggi guarda con interesse colture dimenticate quali quella dello zafferano.A pochi chilometri da Nicosia si trova l'antica e affascinante masseria di Salvatore, scavata nella roccia, dove è possibile sperimentare un gustosissimo percorso enogastronomico ideato per abbandonarsi al piacere del cibo genuino e godersi in pieno relax la natura. Con Salvatore, Manuel e Valentina abbiamo immaginato di unire i nostri progetti ideando un Pacchetto turistico davvero speciale e inedito che, partendo dall'entroterra percorra l'antica Via del grano e si completi ad Halaesa, là dove un tempo le imbarcazioni all'ancora del porto venivano caricate di derrate alimentari e distribuite all'Urbe. Le giornate che trascorreremo insieme ai nostri Ospiti saranno arricchite da degustazioni eno-gastronomiche, visite guidate che partendo da Nicosia toccheranno diversi Comuni di Halaesa-Nebrodi e vi sarà anche il tempo per godersi dei momenti di puro relax, riempiendo così il bagaglio dei ricordi dei viaggiatori di immagini ed esperienze davvero indimenticabili. A breve sarà diffuso il Catalogo completo di Halaesa-Nebrodi con tutti i Pacchetti turisti proposti.
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Riccardo Zingone 31/01/2025 0

E' on-line il sito dedicato al Santuario della Madonna dei Miracoli di Mistretta

Il 9 agosto di un anno fa ci lasciava Mario Portera, noto e apprezzato medico amastratino, per più di ventanni dirigente dell'Ospedale SS. Salvatore, legatissimo alla famiglia ma anche alle passioni di cui si nutriva. Mario, infatti, ha sempre avuto una grande attenzione per il sociale che esprimeva in svariati modi: indimenticabile la prima edizione della Dama vivente, fortemente voluta e organizzata da lui ed altri amici, frutto di una passione per il gioco della dama che lo portò a costituire, insieme ad altri appassionati, il Circolo della Dama "Tommaso Aversa" di Mistretta.Un'altra grande passione che Mario portava avanti e "coltivava" era quella per il buon cibo (era anche un cuoco appassionato) e , soprattutto, per l'olio d'oliva che coltivava nella sua azienda di famiglia. In uno degli ultimi incontri Mario mi raccontò, con grande entusiasmo, che era prossimo a ottenere un'importante attestazione: quella di Assaggiatore europero di Olio d'oliva, cosa che avvenne poche settimane dopo a Imperia, presso l'ONAOO.Lo stesso sguardo pieno di eccitazione  lo colsi in quello che poi si rivelò essere l'ultimo incontro: ci ritrovammo in Chiesa Madre, lui era insieme alla moglie Gabriella e, uscendo dalla Chiesa mi disse che, insieme, stavano portando a termine un progetto di grande spessore  a cui tenevano molto proprio relativo al Santuario della Madonna dei Miracoli in cui eravamo. Ne fui felice e concordammo che, appena tutto fosse stato completato, con piacere lo avrei accolto e diffuso nel sito di Halaesa-Nebrodi.Poche settimane dopo, purtroppo, Mario ci lasciò ma non il lavoro per cui aveva faticato tanto e che lascerò raccontare a Gabriella Dongarrà che, gentilmente, ha inviato una lettera alla redazione. "Il santuario Maria SS Dei Miracoli è adesso on line con un sito tutto da scoprire ( troverete sia notizie sulle opere d’arte del Santuario sia una sezione news in costante aggiornamento) Visitate il sito: https://santuariomistretta.altervista.org/ Il sito nasce da un’idea dell’arciprete, Monsignore Michele Giordano che da più di 30 anni si adopera incessantemente nella nostra Comunità e che è stato l’artefice principale dell’elevazione della Chiesa a Santuario. L’arciprete ha pensato di coinvolgere in questo progetto me e mio marito sfruttando le nostre competenze sia  informatiche che di creazione e gestione sito internet. Da qualche  anno, infatti, abbiamo creato  e gestiamo un sito che si occupa di alimentazione, con particolare riguardo all’alimentazione infantile, https://www.pappablog.it/ Sia io che mio marito avevamo sposato l’idea con molto entusiasmo. Purtroppo le circostanze della vita mi hanno costretto a portare avanti questo progetto da sola. Io sto cercando di dare il massimo.Oggi il sito è on line. La sua Mission è far conoscere il Santuario ai fedeli che vivono lontani da Mistretta ma anche agli amanti di opere d’arte perché il santuario è uno scrigno di opere d’arte di inestimabile valore e bellezza. Dopo la visita on line il passo successivo è una visita in presenza alla Chiesa e alla nostra ridente cittadina. Volevo segnalare che il nostro Santuario è luogo di Pia visita per ottenere l’indulgenza giubilare. Sul sito potete trovare tutte le informazioni in merito. Prossimo Step: stiamo lavorando alla creazione di QR code da sistemare lungo il percorso di visita del Santuario. Inquadrandoli con il cellulare il visitatore si collega a sezioni del sito e può scoprire cosi’ le opere d’arte che ha davanti. Una sorta di visita guidata del tutto gratuita che ognuno può gestire in base ai propri tempi e preferenze. Sono graditi feedback che possono aiutarci a migliorare e a rendere il sito vivo e partecipato, cuore pulsante della comunità amastratina e non solo."
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Halaesa Nebrodi 20/01/2025 0

The partnership between GMT™ Halaesa-Nebrodi and Authentic Sicily Realty has been launched

The GMT™ Halaesa-Nebrodi has signed a significant collaboration agreement with Authentic Sicily Realty, a young and dynamic European company dedicated to facilitating real estate transactions in Sicily, with a particular focus on inland areas.“Our team has Italian roots and diverse international experience,” stated founderDaniele Passarello, “allowing us to combine tradition with innovation. Our goal is to highlight the authentic charm of Sicilian identity. We are proud to lead an initiative aimed at regenerating small villages, particularly in lesser-known inland areas. The partnership with GMT™ Halaesa-Nebrodi,” Passarello continued, “will enable us to attract foreign investors by integrating real estate into territorial marketing and hospitality regeneration plans to promote tourism flows. At the same time, we aim to meet the needs of local Administrators seeking opportunities to impact various economic sectors, such as construction, agriculture, craftsmanship, and hospitality services. This mission lies at the heart of our work, driven by the belief that we can make a tangible and lasting contribution to the regeneration of local communities.”Many will recall that these themes were central to the event organized by Territori e Italianità in January 2024 in Mistretta, as part of the “Grand Tour - The Culture of Hospitality in Inland Areas” (sponsored by ANCI Nazionale and SIMTUR). This event introduced the GMT™ model, which led to the creation of GMT™ Halaesa-Nebrodi just three months later.During that occasion, we explained that fostering a Culture of Hospitality means improving the quality of life for local communities by focusing on two main indicators: cohesion (strengthening community bonds) and work (enhancing skills by involving Administrators, economic operators, and active citizens directly on the ground).The partnership with Authentic Sicily Realty could lead to the development of new professional roles, such as Property Managers, who will oversee hospitality services in real estate structures, and new Territorial Tourism Coordinators™ tasked with enhancing the quality of tourism services and economic operators.Creating a Culture of Hospitality means investing energy and resources in internal communication within and among local communities: between citizens, Administrators, and all stakeholders. To Administrators, we propose a vision in which local identities are preserved while territorial and inter-municipal cooperation transforms the status quo, allowing each “bell tower” to stand proud of its unique identity.In September, at Castel di Lucio, we presented our Territorial Marketing and Cultural Hospitality Regeneration Action Plan, which is now awaiting approval by local Mayors. One of the key concepts of our GMT˜ model is that “today, you don’t just sell beds, but everything that surrounds them. At the same time, you can only sell what surrounds them if quality accommodations exist.”We are thrilled about this partnership, as it represents a valuable opportunity for the many skilled professionals within GMTTM Halaesa-Nebrodi. We will handle the reception and stay of potential buyers, offering tailored experiences that immerse them in our territory, guiding them on a journey of discovery and awareness, encouraging them to return, and opening new international channels.We aim to show that their investment is also our investment, fostering a new paradigm of community, based on our principle that People are and create the destination. These are the values that led Daniele Passarello of Authentic Sicily Realty to identify a shared vision and intent with GMT˜ Halaesa-Nebrodi and its CTT˜, Riccardo Zingone: to create inclusive and welcoming communities where people remain central to their identity and future.This is what fostering a Culture of Hospitality means. It does not overlap with tourism but serves as its foundation. References:• GMT™ Halaesa-Nebrodi• Authentic Sicily Realty• Territori e Italianità
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Halaesa Nebrodi 16/01/2025 0

Avviata la partnership tra GMT™ Halaesa-Nebrodi e Authentic Sicily Realty

Il GMT™ Halaesa-Nebrodi ha stipulato un importante accordo di collaborazione con Authentic Sicily Realty, una giovane e dinamica realtà europea che si pone l'obiettivo di favorire la compravendita di immobili sul territorio siciliano, con un particolare interesse rivolto alle Aree interne. "Il team ha radici italiane e un’esperienza internazionale diversificata – dichiara il founder Daniele Passarello - che permette di unire tradizione e innovazione, con l'obiettivo di far emergere il fascino autentico della sicilianità. Siamo orgogliosi di guidare un’iniziativa di rigenerazione dei piccoli paesi in particolare delle aree interne meno conosciute. La partnership con il GMT™ Halaesa Nebrodi – prosegue Passarello - ci consentirà di richiamare da un lato l’interesse di investitori stranieri, inserendo gli immobili all’interno dei Piani d’Azione di marketing territoriale e di rigenerazione dell’Ospitalità per favorire i flussi turistici, dall’altro di incontrare il favore degli Amministratori locali alla ricerca di opportunità che generino impatto sulle diverse economie (ediliza, agricoltura, artigianato e servizi di accoglienza turistica). Questa missione rappresenta il cuore del nostro lavoro, sostenuta dalla convinzione che sia possibile contribuire in modo concreto e duraturo alla rigenerazione delle comunità locali”. Molti ricorderanno che furono questi i temi al centro della tappa che Territori e Italianità organizzò a gennaio del 2024 a Mistretta, nell’ambito del “Grand Tour - La Cultura dell’Ospitalità nelle Aree interne” (patrocinato da Anci Nazionale e Simtur), presentando il Modello GMT™ che ha portato alla nascita, a distanza di soli tre mesi, del GMT™ Halaesa Nebrodi. In quell’occasione spiegammo che fare Cultura dell’Ospitalità significa intervenire per migliorare la qualità della vita delle comunità locali, lavorando su due principali indicatori: la coesione (nel senso  di cucire legami di comunità), e il lavoro (intervenendo sulle competenze, coinvolgendo Amministratori, Operatori economici e la cittadinanza attiva, direttamente sul campo). La partnership con Authentic Sicily Realty, potrà favorire lo sviluppo di nuove professionalità, come la figura del Property manager che si occuperà di gestire i servizi di accoglienza nelle strutture immobiliari, e di nuovi Coordinatori e Coordinatrici Turistico Territoriali™ per lavorare sulla qualità dei servizi turistici e degli operatori economici.  Fare Cultura dell’Ospitalità significa investire energie e risorse in azioni di comunicazione interna alle (e fra) le comunità locali: fra i cittadini, fra Amministratori, gli uni con gli altri. Agli Amministratori proponiamo una visione in cui i campanili non si annullano in un tutt’uno, ma solo sviluppando forme di cooperazione territoriale e intercomunale è possibile cambiare lo stato delle cose, con ciascun "campanile" che svetta, orgoglioso della propria identità. Così a settembre, a Castel di Lucio, abbiamo presentato il nostro Piano d’Azione di marketing territoriale e di rigenerazione culturale dell’Ospitalità, attualmente sul tavolo dei Sindaci pronto per essere approvato. Uno dei concetti-chiave del nostro Modello GMT™ è che “oggi non si vendono posti letto ma quello che c’è intorno, ma è altresì vero che vendi quello che c’è intorno se ci sono posti letto (e di qualità!)”. Pertanto accogliamo con grande piacere questa partnership perché rappresenta un’interessante opportunità per le tante e ottime professionalità che popolano il GMT™ Halaesa-Nebrodi. Ci occuperemo dell'accoglienza e della permanenza dei potenziali acquirenti, confezionando delle proposte di soggiorno specifiche, facendoli immergere nel nostro territorio,  accompagnandoli in un percorso conoscitivo e di consapevolezza, motivandoli a tornare, aprendo nuovi canali internazionali. Faremo vedere che il loro investimento è anche il nostro investimento, per un nuovo paradigma di comunità, secondo il nostro principio che le Persone sono e fanno la destinazione. Sono stati questi i Valori che hanno spinto Daniele Passarello di Authentic Sicily Realty a vedere nel GMT Halaesa Nebrodi e nel suo CTT™ Riccardo Zingone una convergenza di intenti e una visione comuni: generare comunità inclusive ed accoglienti, nelle quali le persone che le abitano sono e rimangono l'elemento centrale. Questo è fare Cultura dell’Ospitalità che non coincide con il turismo ma ne rappresenta il presupposto! ***English version*** Riferimenti:  GMT™ Halaesa Nebrodi  Authentic Sicily Realty Territori e Italianità  
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