69 articoli nella categoria Estate

Riccardo Zingone 16/08/2025 0

Mario Biffarella e Rimembranze a cinque anni dalla sua scomparsa

Credo che Mario ieri sera si sia divertito un mondo. Lui, che ha sempre sostenuto che i morti non muoiono mai completamente, ma ci osservano dall'aldilà, da un'altra dimensione, l'ho visto seduto sugli scalini di casa sua, in una viuzza vicino alla Chiesa di Santa Caterina a Mistretta. Stava osservando, ci stava osservando e si stava osservando. Il suo sguardo furbo, profondo e dolce allo stesso tempo si posava, incuriosito come quello dei folletti che amava dipingere, sulle espressioni di chi, a distanza di cinque anni dalla sua scomparsa, aveva deciso di accogliere l'invito di familiari e amici a partecipare a una fresca serata d'agosto dedicata non alla sua commemorazione, ma al suo ricordo. Si è divertito un mondo, dicevo. L'ho notato quando si sbellicava dalle risate ascoltando le parole del suo fraterno amico Tatà. Crescere insieme a una persona, condividerne le battaglie, le passioni, le scelte audaci e controcorrente, i successi e gli insuccessi, rappresenta l'humus su cui germoglia, cresce e matura un'amicizia sincera, profonda e senza tempo. Per questo motivo Tatà, nel raccontare Mario, non ha potuto fare a meno di raccontare se stesso. E viceversa. Mario, seduto su quei scalini, rideva e Tatà sorrideva, tra un aneddoto e l'altro, mentre ci parlava di Mario ragazzo, Mario artista, Mario filosofo, Mario politico, Mario "comunista", Mario scrittore, Mario uomo. A un certo punto, però, l'espressione divertita di Mario è cambiata, diventando più raccolta. La scena stava cambiando e anche Mario stava cambiando. Il figlio Alvaro ha imbracciato la chitarra, si è sistemato il microfono e, insieme a Valentina, ha cominciato a intonare le prime note de La canzone di Marinella, di quel De André che Mario, tanto tempo prima, aveva fatto conoscere al proprio figlio. Mario aveva cantato De André più e più volte in casa, durante gli "schiticchi", forse anche con il suo gruppo Gli Elfi, ma adesso, sentirlo cantare da Alvaro, lo commuove e, allo stesso tempo, lo compiace. "È proprio bravo Alvaro", pensa tra sé e sé, mentre la magia della musica si diffonde lungo lo stretto vicolo affollato di gente. Poi lo vedo scendere le scale e suonare l'ultima strofa insieme: "Questa è la tua canzone, Marinella Che sei volata in cielo su una stella E come tutte le più belle cose Vivesti solo un giorno, come le rose E come tutte le più belle cose Vivesti solo un giorno, come le rose." Mentre Alvaro e Valentina continuano la loro performance musicale, Mario, Liria e Ferruccio ci accompagnano su per le scale in quello che ora è un piccolo museo. Raccoglie dipinti, bozzetti, scritti e documenti vari prodotti da Mario durante la sua lunga vita artistica, gelosamente custoditi dalla famiglia in quello scrigno di cultura materiale e immateriale che Tatà vorrebbe far diventare una Fondazione. È il laboratorio-studio dove Mario liberava la sua eccezionale sensibilità artistica, il suo pennello ironico, sarcastico, dissacratore, audace e affascinante, ma anche dolce. Mi hanno sempre colpito i colori, le figure dipinte dall'aspetto quasi fotografico, simboli e simbolismi, gnomi, rospi, libri aperti, volti. La mostra Rimembranze sarà aperta anche oggi, 16 agosto, dalle 19:00 in poi. Se scrutate con attenzione, Mario sarà ancora lì a osservare, a osservarci, a osservarsi. Per approfondimenti http://www.mistretta.eu/Speciale%20Mario%20Biffarella.html
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Halaesa Nebrodi 22/07/2025 0

Un mare per tutti a Castel di Tusa

Dopo il successo dello scorso anno, torna a Castel di Tusa l’iniziativa “Un mare per tutti”, giunta alla seconda edizione, in programma il 30 luglio 2025 alle ore 16:00 presso la Darsena Approdo di Halaesa. L’evento, che si propone di abbattere le barriere architettoniche e promuovere l’accessibilità al mare per le persone con disabilità, è ideato e promosso dall’Associazione Nehemia APS, presieduta da Fabrizio Gandellini e Parisi Di Gangi, con Salvatore Cangelosi in qualità di vicepresidente. L’iniziativa si svolge con il patrocinio del Comune di Tusa e la collaborazione logistica e operativa della Darsena Approdo di Halaesa. Il progetto mira a garantire il diritto universale al mare, offrendo a persone con mobilità ridotta, o altre difficoltà motorie, la possibilità di vivere una giornata all’insegna dell’inclusione, della socializzazione, della condivisione e del godimento delle peculiarità del territorio. Durante l’evento saranno messi a disposizione ausili per l’accesso in acqua, personale qualificato e volontari per garantire assistenza in totale sicurezza. Sarà anche un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’accessibilità negli spazi pubblici e naturali. Ai fine della sincera convivialità, grazie alla collaborazione del progetto di filiera corta Madonie Nebrodi Slow, sarà possibile godere di una cena con prodotti locali che mira a valorizzare anche le aziende del territorio. Ai fine di un sostegno concreto verso l'associazione promotrice dell'evento, sarà allestito, a cura di alcuni volontari e con la collaborazione della Fattoria Sociale "Il melograno", uno stand per la raccolta fondi nel quale sarà acquistabile oggettistica e prodotti locali a sostegno dei futuri progetti in programma. Il tutto arricchito da un momento di unione sincero durante la messa tenuta da padre Bernardo Ndim. Il Comune di Tusa ha confermato il proprio sostegno all’iniziativa, riconoscendola come un esempio virtuoso di solidarietà e civiltà. “Un mare per tutti” non è solo un evento simbolico ma un concreto passo avanti verso una società più equa, dove nessuno viene lasciato indietro.
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Riccardo Zingone 19/07/2025 0

Gente di Halaesa Nebrodi: Martin Declève e la sua Regale Dimora

La Storia di Romei La contrada Romei, situata nel territorio di Mistretta, è uno dei luoghi rurali più iconici del centro nebroideo. Si ritiene che in quest'area, secondo le descrizioni di Silio Italico e Polibio, sorgesse l'antica Noma, e che il nome "Romei" derivi proprio dagli antichi abitanti della città greco-romana, i Nomei. Adagiato lungo il versante orientale che si inerpica verso contrada Zupardo, a ridosso del torrente Serravalle, l'ex feudo di Romei era noto per la ricca produzione di uva, agrumi, olio d'oliva e frutti vari. Un tempo, vi si coltivava abbondantemente anche il gelso, le cui foglie erano nutrimento per il baco da seta. La fertilità della terra unita alla mitezza del clima hanno incentivato gli abitanti di Mistretta a stabilirsi qui, come testimoniano i numerosi antichi casali ancora presenti. Dopo il 1684, il Feudo fu assegnato a Santo Stefano di Camastra ma, a seguito di diverse vicissitudini giudiziarie, una parte di esso tornò di proprietà del Comune di Mistretta. Ebbe così inizio una svendita, e molte terre vennero cedute a potenti famiglie come gli Allegra, i Natoli, i Salamone, gli Armao e gli Aversa, che edificarono prestigiose ville.  Nel corso del tempo, questa contrada divenne così popolosa da giustificare la presenza di un distaccamento della scuola elementare di Mistretta, ospitato in un edificio apposito dove venivano istruite alcune decine di bambini. Ciò accadde sino agli anni Sessanta, come racconta e documenta Nella Faillaci, appassionata ricercatrice di storia locale ed ex responsabile dell'Archivio Storico Comunale di Mistretta. (1) Oggi, l'ex Feudo Romei sta vivendo una nuova stagione: molte delle antiche famiglie non esistono più, ma diverse tenute hanno riacquistato nuova linfa grazie all'interesse di numerosi nuovi proprietari che hanno deciso di fare di questi luoghi la propria dimora. È da questo interessante spunto rigenerativo che inizia il nostro racconto. Palazzo Natoli-Giaconia: Una Perla Incastonata tra Querce e Ulivi Secolari Arrivo all'appuntamento con Martin alcuni minuti prima dell'orario stabilito. Poco prima mi aveva avvisato di un ritardo, ma mi aveva dato il permesso di entrare nella proprietà. Appena scendo dall'auto, che fino a quel momento mi aveva protetto dalla calura estiva e isolato da suoni e odori, vengo letteralmente avvolto dalla bellezza del luogo e dal frastuono incessante delle cicale. Esistono esperienze che ci riportano indietro nel tempo, e subito mi sento immerso in una situazione inaspettata che merita rispetto: l'antico casale che mi ospita, la "Regale dimora" (come descritto a matita su un muro da un ospite del casale), trasmette un'energia straordinaria. Mi sento ospite in un luogo dalla grande sacralità e, per questo motivo, mi muovo in punta di piedi. Persino l'antico selciato in pietra merita rispetto, e lo calpesto con circospezione. Nell'attesa dell'arrivo di Martin, mi aggirò lungo il cortile dell'imponente, ma ben integrata, dimora storica, circondata da ulivi secolari e da una fitta boscaglia. Sbirciando qua e là, la mia attenzione viene subito catturata da una scenografica fontana che riporta scolpita la data 1761. L'acqua scorre, e c'è vita. La figura centrale scolpita è accolta in una nicchia in pietra che conserva ancora delle decorazioni in rosso, una caratteristica che si può notare anche lungo la facciata principale a due piani del prospetto, corredata da una scenografica scala a doppia rampa che conduce al piano superiore. Noto, infatti, come nel prospetto si intraveda ancora il rosso con cui erano state dipinte le pareti del piano terra che, insieme al giallo e al verde, dovevano conferire alla costruzione un aspetto particolarmente elegante e classicheggiante. D'altronde, ci troviamo in pieno neoclassicismo, e l'eco degli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano è evidentemente giunta anche qui, lasciando traccia in questo edificio.   Trovo aperte alcune porte che introducono ai magazzini dove è ancora visibile un antico frantoio con l'enorme mole in pietra ed il torchio azionati da animali da soma. La corrente elettrica da queste parti arriverà molto tardi ma i vecchi proprietari, eredi della famiglia Natoli-Giaconia, nel frattempo avevano arginato il problema acquistando un moderno impianto collocato in un altro edificio e alimentato da un gruppo elettrogeno. Il frantoio restò in funzione fino agli anni sessanta diventanto il punto di riferimento dell'area circostante per la molitura delle olive.                                                                                                   Accanto l'edificio la chiesetta rurale completamente disadorna datata 1783, con in fondo un piccolo altare e pavimento in maiolica.                                              Martin Décleve e Valérie Verdinne: Dalla Pandemia al Loro Sogno Il frastuono delle cicale viene momentaneamente interrotto dall'arrivo di un'automobile: è Martin, che mi accoglie con un caldo sorriso, prontamente ricambiato. Iniziamo a sorseggiare un fresco aperitivo in terrazza, che ci accompagna lungo la piacevole chiacchierata, durante la quale Martin mi racconta di sé e di ciò che lo ha spinto dal Belgio fin qui. "È un progetto che nasce molto lontano: io ho insegnato latino e greco per ventidue anni e mia moglie Valérie ha ereditato una farmacia di famiglia, ma entrambi avevamo il desiderio di dedicarci all'arte. Così, ad un certo punto, ho abbandonato l'insegnamento per occuparmi professionalmente di fotografia e cinematografia, e, con Valérie, abbiamo restaurato insieme una casa a Bruxelles. Durante la pandemia, nonostante le restrizioni, iniziamo a viaggiare in Italia fino ad arrivare in Sicilia, dove veniamo a contatto con questo territorio che ci affascina immediatamente." "Io e Valérie", prosegue Martin, "abbiamo sempre pensato di acquistare un immobile con delle caratteristiche speciali, che da solo raccontasse una storia, e abbiamo pensato che in questa zona, prima o poi, lo avremmo trovato. Non abbiamo affidato la nostra ricerca ad agenzie immobiliari, ma piuttosto al passaparola. Così, grazie a conoscenze comuni, siamo stati messi in contatto con i vecchi proprietari e, dopo un po' di tempo, la nostra ricerca si è conclusa." Finita la pandemia, Martin e Valérie acquistano la proprietà proveniente dalla famiglia Parlato-Martorana e subito avviano i lavori di pulizia e recupero, ma non dell'immobile. Questa è stata una scelta precisa. "Per adesso ci stiamo occupando della pulizia del terreno che misura diciotto ettari", continua Martin, "ma per me è un vero spettacolo recuperarlo poco alla volta. Ogni giorno è una nuova scoperta e questo è bellissimo! L'obiettivo è pulirne circa quattro ettari e il resto lasciarlo come bosco. La casa sarà ristrutturata solamente quando capiremo fino in fondo quale direzione prendere. Siamo alla ricerca di un modello da applicare, ma quelli comuni non ci soddisfano, dunque attenderemo il tempo necessario. Pensiamo, comunque, di creare un modello che unisca la cultura con l'agricoltura." Nasce il DDT Project: L'Arte Contemporanea si Sposa con la Storia "Due anni fa, con Valérie e alcuni amici, abbiamo trascorso la prima estate in questo posto. Fuori era ancora una giungla, ma tutti abbiamo percepito il fascino che emanava l'insieme: la pace, la bellezza, la terra, la storia. Nel frattempo abbiamo abbandonato l'ipotesi di realizzare un agriturismo e dedicarci semplicemente alla ricettività e alla ristorazione. Dunque ci siamo presi una pausa e adesso siamo alla ricerca di uno scopo più profondo e spirituale, creando una realtà dove la nostra voglia di creazione possa essere condivisa. Non riesco a immaginare un giorno senza creatività, senza voglia di fare, e con Valérie crediamo di sviluppare un modello di vita che trasmetta felicità." "Abbiamo quindi condiviso l'idea di allestire una mostra adesso, lasciando e presentando il fabbricato così come lo abbiamo trovato, utilizzando le tante stanze per ospitare le realizzazioni." Così come riportato nel comunicato stampa DDT project fa del messaggio trovato sul muro il titolo della presente iniziativa, ma soprattutto lo eleva a parola d’ordine carica di aspettative, in una residenza che in effetti, al momento, di regale non consente altro che un raro dilatato senso di catartica pace. Al contrario di A e G, i due sconosciuti che firmarono il graffito con le sole iniziali dopo un breve soggiorno più di centoventi anni fa, Declève e Verdinne sono ben consapevoli che nel tempo lungo della loro permanenza, l’impresa consisterà nel “restituire tempo al temporaneo”.Al lato della porta d’ingresso, sulla parete si leggono alcune date tracciate con vernice rossa: sopra, 1761, quella della fondazione della struttura; su entrambi i lati della porta, dati che vanno dal 1948 al 1967 si riferiscono all’epoca dell’irrorazione del D.D.T. contro la malaria. Nel corso dei secoli citati, il luogo ha subito numerose trasformazioni. Ma è senza dubbio durante la metà del secolo successivo alla messa al bando dell’insetticida, alla fine degli anni ‘70, che si verifica la metamorfosi più radicale: la conclusione dell’attività agricola, l’abbandono dei terreni e l’utilizzo dell’edificio principale lasciato da più di trent’anni, come casa di villeggiatura occasionale. Gli anni del D.D.T. furono quelli della “grande accelerazione”. Al di là del desiderio illusorio di allontanare questo recente passato, l’appropriazione indebita dell’acronimo esprime la volontà dei nuovi proprietari di fare di questo luogo un luogo di agricoltura e cultura, uno spazio dove restituire tempo al provvisorio.DDT project-Prima di lasciare questa regale dimoraRégis Baudy, Sébastien Bonin, Alessandro Costanzo, Étienne Courtois, Martin Declève, Myriam El Haïk, Laurent Friob, Anna Guillot, Sebastiano Leta, Renee Marcus Janssen, Emmanuel Piron, Rawakari, Agostino Rocco, Alfredo Sciuto.DDT project : Martin Declève & Valérie VerdinneDimora del temporaneo, Mistretta, Contrada Romei, Sicilia, Italia16.08―14.09.2025Opening : Sabato 16―domenica 17 agosto   (1) Romei, crocevia dei pellegrini. Nella Faillaci, Il Centro storico-giugno 2003
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Halaesa Nebrodi 09/07/2025 0

Calendario degli eventi estivi 2025 nei comuni di Halaesa Nebrodi

Halaesa Nebrodi accoglie i propri visitatori proponendo loro una fitta serie di eventi in grado di soddisfare ogni esigenza.Di seguito pubblichiamo le locandine elaborate da Associazioni e Comuni.Buona estate 2025!!!
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Halaesa Nebrodi 25/06/2025 0

Euterpe Fest a Motta d'Affermo

Anche la città di Motta d'Affermo si prepara a presentare il proprio evento nell'ambito del progetto “Costa e Valli Alesine: un itinerario alla riscoperta dei borghi di Castel di Lucio, Motta d’Affermo e Pettineo.”Si tratta dell'Euterpe Fest, un'interesante proposta musicale che si terrà il prossimo 26 giugno a Palazzo Minneci. La Musa della musica, Euterpe, entrerà dunque tra le sale restaurate della dimora storica per regalare ai presenti alcuni momenti musicali dal grande fascino affidati ad artisti di spessore che proporranno un variegato programma che spazia dalle tradizioni popolari al jazz per concludersi con una esibizione di ottoni. Questo il programma con una breve descrizione degli artisti. TOTÒ FUNDARÒ Il cantastorie di Alcamo in canti, cunti e storie della tradizione popolare siciliana, nelle poesie dei poeti agricoltori.  Totò Fundarò è un autentico erede della tradizione dei cantastorie siciliani, una figura che unisce la sapienza contadina alla maestria narrativa e musicale. Non solo interpreta e racconta storie della tradizione popolare siciliana, ma le arricchisce con la sua chitarra, spesso con un'espressività che richiama quella dei virtuosi chitarristi spagnoli. La sua arte è profondamente radicata nella vita rurale e nella cultura della terra, tanto che gli sono stati dedicati documentari come "I Villani" di Daniele De Michele e "Pi Amuri o pi Raggia" di Fabrizio Raggi. Fundarò è anche un coltivatore di grani antichi siculi e socio di Simenza, incarnando un legame indissolubile tra l'arte e la sua terra. ALESSANDRO PRESTI e Sicilian Quartet Alessandro Presti è un talentuoso trombettista, arrangiatore e compositore di origini mottesi, considerato uno dei più raffinati e richiesti della nuova generazione del jazz italiano. Formatosi tra l'Italia (Messina, Siena Jazz) e gli Stati Uniti (New York), ha sviluppato uno stile che unisce la rigorosità dell'hard bop con un'attenzione agli stilemi più contemporanei del jazz. Ha collaborato con figure di spicco come Roberto Gatto e Francesco Cafiso, e vanta importanti riconoscimenti come il Premio "Chicco Bettinardi" e il premio Top Jazz 2022 nella categoria Nuovo Talento Italiano. La sua musica è profondamente legata alle radici siciliane, con un forte attaccamento alla terra e alla tradizione bandistica locale, che ha influenzato il suo approccio alla tromba fin dall'infanzia grazie al padre, maestro di banda. GRUPPO OTTONI STEFANESE Direttore M. Massimo Fiorella.  Il Gruppo Ottoni Stefanese è un ensemble che promuove la musica da camera per ottoni, offrendo un repertorio accattivante che spazia dal classico al lirico, dal jazz al pop, con brani originali, trascrizioni e arrangiamenti. Questi gruppi di ottoni, spesso composti da musicisti con una solida formazione classica e bandistica, sono noti per la loro capacità di creare atmosfere uniche e potenti attraverso il suono caldo e risonante degli strumenti a fiato in ottone. La tradizione bandistica è molto forte in Sicilia, e il Gruppo Ottoni Stefanese porta avanti questa eredità con professionalità e passione, sotto la direzione del Maestro Massimo Fiorella.
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Halaesa Nebrodi 24/06/2025 0

A Pettineo, la street art di Andrea Buglisi incontra lo sport e l’inclusione 

Nel cuore di Pettineo prende vita un’opera che unisce bellezza, impegno sociale e partecipazione giovanile. Grazie all’Associazione Dialogos, che opera attivamente sul territorio con l’obiettivo di valorizzare la cultura e coinvolgere le nuove generazioni, è stato realizzato un murale monumentale nell’ambito del progetto finanziato dal PNRR “Attrattività dei borghi”, inserito nel più ampio programma “Costa e Valli Alesine: un itinerario alla riscoperta dei borghi di Castel di Lucio, Motta d’Affermo e Pettineo.” L’opera, intitolata Flusso dinamico, porta la firma del noto artista palermitano Andrea Buglisi, da anni punto di riferimento nel panorama nazionale della street art. Il murale, situato in via Credenza, colpisce per forza espressiva e significato, affrontando un tema centrale per la crescita delle comunità: lo sport come strumento di inclusione. "Figure senza tempo, sospese in un gesto eterno, si fondono in un’unica danza di forza e armonia. I muscoli tesi tracciano traiettorie come linee su una mappa di una città immaginaria, simbolo di un’umanità in movimento. Lo sport diventa linguaggio universale: unisce popoli, razze e culture, abbattendo i confini e costruendo ponti tra le città del mondo. È energia viva, pulsante, che accende lo spirito e celebra l’eleganza del gesto atletico trasformato in ritmo, in arte. Un omaggio allo spettacolo dello sport: senza tempo, senza luogo, emblema di lealtà, sacrificio e sogno condiviso. Un messaggio potente da trasmettere alle nuove generazioni, affinché ne raccolgano l’eredità e ne proseguano il cammino." -Andrea Buglisi Per celebrare e condividere con la comunità il significato profondo di quest’opera, è stata organizzata una giornata di presentazione che si terrà sabato 29 giugno, all’insegna dello sport e dell’inclusione, alla presenza dell’artista. Una festa aperta a tutti, ricca di eventi dedicati sia ai più piccoli che agli adulti.  Il programma della giornata prevede: • Mattina • Laboratorio d’arte per bambini, per avvicinare i più giovani al linguaggio visivo e creativo. • Esposizione delle tele della Fiumara d’arte di Antonio Presti, simbolo di un dialogo tra territori e visioni artistiche. • Pomeriggio • Giochi sportivi per bambini e percorso sportivo per adulti, per vivere il tema del murale in prima persona, tra movimento e condivisione. • Ore 19:00 • Inaugurazione ufficiale del murale “Flusso dinamico” • Conferenza pubblica con l’artista Andrea Buglisi, per approfondire il significato dell’opera e il processo creativo che l’ha generata. Il progetto ha coinvolto attivamente giovani, cittadini e studenti in un processo partecipato che ha trasformato un muro in un simbolo collettivo. Il murale diventa così non solo opera d’arte, ma monumento visivo alla solidarietà, alla diversità e alla forza del gioco di squadra. Questa iniziativa si inserisce in un mese ricco di appuntamenti nei borghi nebroidei, affiancando eventi come lo Short Movie Fest di Pettineo, Medievalia a Castel di Lucio e l’Euterpe Fest a Motta d’Affermo. Un calendario intenso che testimonia la vitalità culturale di questi territori e il ruolo centrale delle associazioni locali nella promozione di progetti innovativi e inclusivi. «Abbiamo voluto costruire qualcosa che restasse nel tempo – afferma l’Associazione Dialogos – un’opera che parlasse di futuro e condivisione, e che potesse ispirare le nuove generazioni a credere nel valore dello sport come metafora di vita.»  Photo credits: Sara Rizzo
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Halaesa Nebrodi 23/06/2025 0

Castel di Lucio ricorda le sue origini con Medievalia

L'evento, che si terrà il 29 giugno a Castel di Lucio, è organizzato dalle Associazioni Culturali BCsicilia e Il Filo di Arianna, in qualità di partner per la realizzazione dell'intervento "Attrattività dei borghi storici". Tale iniziativa rientra nel quadro della rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici, ed è finanziata nell'ambito del PNRR dall'Unione Europea – NextGenerationEU. L'intervento complessivo che interesserà contestualmente tre comuni,  è denominato “COSTA E VALLI ALESINE: UN ITINERARIO ALLA RISCOPERTA DEI BORGHI DI CASTEL DI LUCIO, MOTTA D’AFFERMO E PETTINEO”. L'evento si configura come una giornata a tema medievale, strutturata in diverse fasi di intrattenimento. Il programma prevede una rievocazione storica focalizzata sull'epoca dei Ventimiglia, con un corteo in costume che si snoderà lungo il centro storico di Castel di Lucio, culminando presso i ruderi del Castello Ventimigliano. Contestualmente alla manifestazione avrà luogo la tradizionale "Sagra de Favi Squadati", a cura della Pro Loco Castel di Lucio, integrata nel contesto tematico medievale dell'evento. Questo il programma:di MEDIEVALIA Rievocazione Storica 29 GIUGNO 2025 CASTEL DI LUCIO (ME) ORE 17:00 - PIAZZA UMBERTO I Apertura villaggio medievale Campo arcieri Esposizione di serpenti Esposizione di rapaci con esibizioni di volo Ingresso sbandieratori e musici città di Caccamo, musici medievali per il borgo a cura del gruppo Magma. Esposizione lavori artigianali e mostra ORE 18:00 - PIAZZA UMBERTO I Torneo di tiro con l'arco ORE 18:30 - VIA GARIBALDI Inizio sfilata con corteo storico dei Ventimiglia, sbandieratori, arcieri e musici, con passaggio dalla Porta della Terra VIA ROMA Spettacolo medievale di fuochi PIAZZALE DEL CASTELLO Spettacolo Sbandieratori Rievocazione Storica ORE 20:30 - VIA DANTE Degustazione "Favi Squadati" a cura della Pro Loco ORE 21:30 - PIAZZALE DEL CASTELLO Giocoleria Medievale a cura del gruppo Magma
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Halaesa Nebrodi 22/06/2025 0

Short movie fest a Pettineo dal 26 al 28 giugno

Quarantotto cortometraggi in gara realizzati da artisti provenienti da diverse parti del mondo suddivisi in tre sessioni di proiezioni; una serata dedicata alla consegna delle nomination e un'altra dedicata alle premiazioni. Il tutto arricchito da  visite guidate alle opere di Fiumara d'arte, laboratori per bambini, intrattenimenti musicali e, ovviamente, percorsi conoscitivi della città che ospita l'evento: Pettineo. Questi i numeri con i quali si presenta al pubblico la prima edizione dello Short movie fest, il Festival internazionale del cortometraggio ideato e organizzato dall'amministrazione comunale e dall'Associazione teatrale Small Shaker, che va inquadrato nel ben più ampio progetto denominato “COSTA E VALLI ALESINE: UN ITINERARIO ALLA RISCOPERTA DEI BORGHI DI CASTEL DI LUCIO, MOTTA D’AFFERMO E PETTINEO”.Il progetto di cui ci siamo gia occupati precedentemente (https://www.halaesanebrodi.it/Pnnr-attrattivita-borghi), nato e sviluppato sulla scorta di un cospicuo finanziamento europeo erogato tramite il PNRR, intende perseguire l'ambizioso obiettivo di rafforzare l'offerta culturale e turistica dei tre comuni attraverso una serie di linee d'intervento specifiche per ciascuna realtà ma, al contempo, collegate tra di loro.Lungo questo percorso che si snoderà nel corso del mese di giugno, oltre allo Short movie fest, prenderanno vita altre interessanti attività quali: Risalendo la storia (Castel di Lucio-Pettineo-Motta d'Affermo), Medievalia (Castel di Lucio 29 giugno), Il filo di Arianna (Castel di Lucio), Residenza d'artista (Pettineo), 1 km di tela (Pettineo).  Ad ampliare la ricca offerta di eventi sono programmati interessanti eventi culturali e musicali che verranno ospitati a Palazzo Minneci (Motta d'Affermo) quali il prossimo Euterpe Fest previsto per il 26, 29 e 30 giugno. Le tre serate del Short movie fest saranno condotte dal duo Alessandra Storniolo-Filippo Di Pietro e vedranno come ospiti il noto musicista e compositore Nino Nobile e l'artista comico Roberto Anelli.La giuria sarà composta da Francesco Nucara Direttore della Fotografia, Michele Tarzia filmmaker, Giovanni Puliafito compositore e l'Associazione Teatrale Small Shaker.
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