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Riccardo Zingone 16/07/2025 0

Campanilismo e Marketing Territoriale in Halaesa Nebrodi

Agosto è alle porte e, finalmente, i Comuni di Halaesa Nebrodi hanno iniziato a pubblicare i cartelloni degli eventi estivi, offrendo un ricco intrattenimento a residenti e visitatori. [Qui il link per una visione completa e costantemente aggiornata].

L'offerta, come da tradizione, è variegata, spaziando dallo sport alle sagre, dalla cultura al teatro, e naturalmente, agli appuntamenti religiosi. Questi ultimi sono spesso affiancati da eventi musicali di grande richiamo, culminanti con gli immancabili spettacoli pirotecnici.


La Lungimiranza dei Nostri "Padri": Un Esempio di Marketing Ante Litteram

Un'attenta osservazione dei programmi comunali in Halaesa Nebrodi rivela un aspetto affascinante: non esiste una singola data in cui cadano contemporaneamente due importanti festività religiose. Trovo davvero interessante come i nostri "padri" abbiano avuto la lungimiranza di individuare, Comune per Comune, i giorni dedicati alle principali ricorrenze religiose e feste patronali, evitando accuratamente sovrapposizioni. Questo permetteva a tutti di recarsi, seppur in giorni diversi, nei vari paesi, alimentando così la propria fede.

Evidentemente, già allora era maturata una consapevolezza e sensibilità così profonde da far sentire ciascun abitante di una singola comunità parte integrante di un intero territorio, quantomeno nella fede. Il rintocco delle campane, pur provenendo da un singolo e specifico campanile, sembrava diffondersi a decine di chilometri di distanza, richiamando fedeli dai paesi vicini. Un eccellente esempio di visione, rispetto dei culti e lungimiranza da seguire e da applicare anche in chiave non strettamente religiosa. Se allora si poteva parlare di semplice e genuino buon senso, oggi, in un tempo in cui gli avvenimenti religiosi sono considerati anche attrattori turistici, potremmo inquadrare questa buona pratica nell'ambito del marketing territoriale.


Campanilismo e Marketing Territoriale: Un Rapporto Complesso

Ragionando in termini di marketing territoriale, il termine "campanilismo" assume, di norma, un significato decisamente negativo, contrapponendosi al concetto stesso di promozione del territorio.

Se è vero, infatti, che il campanilismo è sinonimo di una valorizzazione eccessiva delle proprie peculiarità, è altrettanto vero che si rischia con molta facilità di far scivolare una singola comunità verso l'isolamento, favorendo l'innalzamento di barriere decisamente controproducenti. Questo atteggiamento miope non guarda al territorio e alle sue interconnessioni, non genera valore e benessere, e ha inevitabili ripercussioni anche sul giudizio di chi ci osserva da lontano, inclusi turisti e investitori.

Un interessante studio condotto dall’Osservatorio Italiano sul Turismo ha evidenziato come l’implementazione di strategie di marketing territoriale efficaci possa aumentare il numero di visitatori fino al 30% in tre anni, generando non solo entrate turistiche, ma anche investimenti a lungo termine che rafforzano l’economia locale. Il che, tradotto in altri termini, significa che continuare a coltivare sterili campanilismi non è solo asfissiante per le comunità, ma ne sancisce la condanna a un ritardo progressivo del potenziale sviluppo turistico.


Il Campanilismo come Risorsa

Il campanilismo, inteso come rafforzamento della propria identità, può invece diventare un fattore attraente per il viaggiatore in cerca di esperienze autentiche. Allo stesso modo, la conoscenza e la valorizzazione dei prodotti locali, così come dei beni paesaggistici o culturali, diventano tutti fattori determinanti che possono attrarre ulteriormente l'interesse del viaggiatore desideroso di entrare in intimo contatto con il luogo che visita e le persone che incontra.

Inoltre, il campanilismo alimenta una fitta rete di sostenitori e ambasciatori del proprio luogo di origine, veicolandone l'immagine in diverse maniere, tra le quali un ruolo sempre più determinante è rivestito dai canali social.


La Terza Via: Governare i Campanili

Dunque, i campanili vanno abbattuti o rafforzati? La risposta, come spesso accade, sta nel mezzo: i campanili vanno governati.

È necessario ricercare una ponderata sintesi tra i campanilismi e le azioni di marketing territoriale: essi vanno rafforzati, ma anche messi a fattore comune per innescare i necessari percorsi virtuosi di rigenerazione sociale ed economica di cui le piccole comunità hanno fortemente bisogno.

È essenziale curarli collocandosi nella giusta posizione, in modo da scorgerne la sagoma dell'altro, interpretandola non come ostacolo, ma come risorsa. Per ottenere ciò, è fondamentale cambiare paradigma e iniziare a ragionare in termini di Territorio, rielaborando il concetto di campanilismo in chiave di marketing territoriale.

Tutto ciò non solo è possibile, ma è anche necessario, perché genera interscambio culturale, sociale ed economico. Un intero territorio che si muove all'unisono secondo un'offerta turistica condivisa risulta certamente più attraente per il viaggiatore, che può vivere esperienze diverse in luoghi diversi. Allo stesso modo, rendere possibile l'acquisto di prodotti tipici o artigianali attraverso una rete di punti vendita disseminati in vari Comuni o in luoghi strategici genera benessere economico per il produttore e un rafforzamento d'immagine per l'intero territorio.

Basterebbe recuperare, nelle pieghe del nostro DNA, alcune tracce del buon senso dei nostri "padri" e metterle a disposizione delle comunità.

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Riccardo Zingone 12/07/2025 0

Il Turismo nelle Aree Interne: un Valore a cui dare significato

Le Aree Interne, vero cuore pulsante dell’Italia

Quello delle cosiddette Aree Interne è un tema da alcuni decenni all'ordine del giorno della politica e, per riflesso, delle strategie economiche e sociali delle regioni. Da tempo individuate come il tallone d’Achille del tessuto nevralgico nazionale, le Aree Interne, distanti geograficamente dai grossi agglomerati urbani e periferiche in termini di accesso ai servizi essenziali quali la salute, l’istruzione e la mobilità, tuttavia, continuano ad ospitare una considerevole parte della popolazione italiana: secondo un recente studio IFEL del 2024 basato su dati ISTAT, in Italia sono presenti 7.896 Comuni, il 69,9% dei quali ha meno di 5 mila abitanti (5.521) e di questi Comuni quasi 4.000 ricadono nelle Aree Interne, essendo abitate da 13,4 milioni di persone, mentre, per ciò che riguarda la Sicilia, su una platea complessiva di 391 Comuni, ben 291 fanno parte delle 72 Aree Interne, accogliendo una popolazione di circa 2 milioni di persone. In base a questi dati, nelle Aree Interne italiane risiede il 22,7% della popolazione, ma tutto cambia se analizziamo le Isole e il Sud, le cui Aree Interne costituiscono rispettivamente il 72,4 e il 68,1% del territorio complessivo. Nella programmazione SNAI 2021-2027 le aree di progetto sono salite a 124, coinvolgendo 1904 Comuni e 4,6 milioni di abitanti.

Parliamo dell'Italia fatta da borghi ricchi di storia, cultura e tradizioni, popolati da persone dal sapere antico, eredi di una cultura materiale e immateriale straordinaria. Portatori di bellezze tutte da scoprire tra montagne e mari incontaminati, tra costruzioni in pietra locale e rossi tetti che li ricoprono, intersecati da antichi vicoli e piazzette nei quali sembra che il tempo si sia fermato, i borghi sono dei luoghi speciali concepiti per vivere in simbiosi con l'ambiente che li circonda. Ambiti straordinari che restituiscono un’identità genuina e nei quali ogni passo compiuto in avanti, puntualmente, ci riporta prepotentemente indietro nel tempo, in un loop virtuoso che sembra non avere mai fine. Allo stesso tempo, però, questi luoghi sono simbolo di fragilità: spesso marginali ed emarginati, lontani dai servizi essenziali e perciò sottoposti alla micidiale falce dello spopolamento e dell'impoverimento economico e sociale.

Fenomeno che non ha risparmiato l’area del lembo occidentale dei Nebrodi, composta dai Comuni di Mistretta, Santo Stefano di Camastra, Reitano, Castel di Lucio, Pettineo, Tusa e Motta d’Affermo, così come si evince dai dati raccolti nell’arco temporale che va dal 2002 al 2022 (ISTAT). I numeri, impietosi, ci dicono che quest’area ha fatto registrare, in termini di popolazione residente, un decremento medio del -17%, con picchi del -30%.

È notorio come le Aree Interne, proprio per le caratteristiche sopra descritte, da alcuni anni a questa parte hanno raccolto l’interesse di numerosissimi turisti sensibili a un turismo lento, immersivo ed esperienziale, creando così i presupposti per un processo rigenerativo dei borghi stessi, ma che, proprio per il contesto di fragilità in cui esso potrebbe svilupparsi, necessita di un’attenta e mirata governance e strutturazione organizzativa.

“La cultura dell’Ospitalità non coincide col turismo ma ne è il presupposto." (Andrea Succi)

In questa direzione si è sviluppato negli anni un innovativo modello organizzativo che ha già trovato applicazione in diverse regioni d’Italia e che, nel 2024, è sbarcato in Sicilia. Stiamo parlando del format GMT™ (Gruppo di Marketing Territoriale) e della nuova figura del CTT™ (Coordinatore Turistico Territoriale). Il progetto nasce dal lavoro decennale del dottor Andrea Succi, fondatore della community di Territori e Italianità, Destination Temporary Manager per la Cultura dell’Ospitalità ad approccio partecipativo, autore di numerosi articoli e pubblicazioni, Facilitatore di Marketing territoriale. Il progetto intende pensare, organizzare e strutturare l’offerta turistica delle Aree Interne attraverso un modello di Rigenerazione culturale delle Comunità partecipativo e condiviso. Cittadini, amministratori, operatori economici sono tutti parte integrante del progetto che intende formare innanzitutto delle Comunità Accoglienti per poi trasferire tutte le potenzialità e le sinergie raccolte in un modello di governance e strutturazione organizzativa credibile e sostenibile nel tempo. Per ottenere ciò, sono due le figure professionali chiave: il Destination Temporary Manager, a cui spetta il delicato compito di individuare il percorso da seguire attraverso un attento studio dei territori e delle persone che li abitano, e il Coordinatore Turistico Territoriale, che affianca il Destination Temporary Manager e ne prosegue il lavoro per dare sostenibilità al progetto stesso. 

Il GMT™ Halaesa Nebrodi e l’applicabilità del modello su scala regionale

Sulla base di questi presupposti, nel gennaio del 2024, è stato avviato in Sicilia il GMT™ Halaesa Nebrodi da me coordinato nella veste di CTT™  che comprende i Comuni di Santo Stefano di Camastra, Reitano, Mistretta, Tusa, Pettineo, Castel di Lucio e Motta d’Affermo.

Incastonata tra il lembo occidentale del Parco dei Nebrodi e quello orientale delle Madonie, l’area di Halaesa-Nebrodi rappresenta un unicum in termini di storia, arte, tradizioni, cultura, geo e biodiversità, in un’eccezionale simbiosi tra mare, colline e montagne. Indubbiamente, Halaesa Nebrodi è un’area che ha tutte le carte in regola per diventare autentica Destinazione Turistica e con questo obiettivo, grazie alla sinergia con oltre venti operatori economici, si sta approcciando ad avere un ruolo e un’identità nel turismo professionale in quanto portatrice e custode di un immenso sapere materiale ed immateriale sostenuto, a titolo esemplificativo, dalle Ceramiche di Santo Stefano di Camastra, dalla millenaria storia di Mistretta, dagli scavi archeologici di Halaesa Arconidea, dagli ulivi secolari di Pettineo, dalle tradizioni legate alla civiltà contadina, dai prodotti agro-alimentari, dal Parco museale di Fiumara d’arte. Ad aprile dello stesso anno è stato avviato il sito web www.halaesanebrodi.it che contiene numerose sezioni utili a descrivere il progetto stesso ma anche a raccontare il territorio e le persone che lo abitano. Il lavoro svolto in sinergia con gli operatori e il tour operator Aura Mundi è confluito, a marzo del 2025, nella pubblicazione di un primo Catalogo di prodotti turistici a cui seguirà la sua implementazione e la presenza in alcune delle più importanti fiere di settore tra cui la prossima BTE di Palermo.

La Rigenerazione culturale quale base da cui partire

I sette Comuni vengono quindi rappresentati nelle loro singolarità e specificità ma inseriti in un contesto più ampio e condiviso nel convincimento che dalla coesione e interazione tra Comuni si possano gettare le basi per una rigenerazione culturale, sociale ed economica delle singole realtà. Halaesa-Nebrodi, grazie alla incontaminata bellezza dei suoi caratteristici borghi e delle persone che li abitano, da tempo è assurta a meta turistica ma, nel nostro progetto, intendiamo proporre questo luogo speciale come autentica Destinazione turistica, coniando e rafforzando un brand che scaturisce, quasi naturalmente, dalla sinergia tra comunità diverse e che, proprio nella diversità, manifestano il proprio punto di forza e veicolano la loro grande attrattività. Secondo questo modello i campanili non vanno abbattuti ma rinforzati e piuttosto messi a fattore comune di un progetto più ampio e condiviso. Le comunità e gli amministratori sono dunque chiamati al dialogo, all’interazione, alla condivisione per tracciare un nuovo percorso rigenerativo che possa contrastare la deriva sociale ed economica cui tutti noi abbiamo il dovere di opporci, ciascuno con il proprio ruolo e le proprie competenze.

Il ruolo delle Istituzioni

Nell’ottica di elaborare un progetto condiviso, ai sette amministratori è stato chiesto di approvare un Piano d’Azione che possa gettare solide basi per una programmazione turistica territoriale attraverso un prezioso quanto indispensabile lavoro di studio, formazione, sensibilizzazione, consulenza e affiancamento ad operatori e pubblica amministrazione.
Il modello GMT™, per sua natura replicabile e scalabile, è stato esposto a Nicosia durante un interessante  workshop suscitando l’interesse  di amministratori, operatori economici, associazioni e GAL ISC Madonie e, in considerazione dell’applicabilità su scala regionale, anche presentato ai vertici Istituzionali della Regione Sicilia.

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Halaesa Nebrodi 09/07/2025 0

Calendario degli eventi estivi 2025 nei comuni di Halaesa Nebrodi

Halaesa Nebrodi accoglie i propri visitatori proponendo loro una fitta serie di eventi in grado di soddisfare ogni esigenza.
Di seguito pubblichiamo le locandine elaborate da Associazioni e Comuni.
Buona estate 2025!!!

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Halaesa Nebrodi 25/06/2025 0

Euterpe Fest a Motta d'Affermo

Anche la città di Motta d'Affermo si prepara a presentare il proprio evento nell'ambito del progetto “Costa e Valli Alesine: un itinerario alla riscoperta dei borghi di Castel di Lucio, Motta d’Affermo e Pettineo.”

Si tratta dell'Euterpe Fest, un'interesante proposta musicale che si terrà il prossimo 26 giugno a Palazzo Minneci.
La Musa della musica, Euterpe, entrerà dunque tra le sale restaurate della dimora storica per regalare ai presenti alcuni momenti musicali dal grande fascino affidati ad artisti di spessore che proporranno un variegato programma che spazia dalle tradizioni popolari al jazz per concludersi con una esibizione di ottoni.

Questo il programma con una breve descrizione degli artisti.

TOTÒ FUNDARÒ Il cantastorie di Alcamo in canti, cunti e storie della tradizione popolare siciliana, nelle poesie dei poeti agricoltori.

 Totò Fundarò è un autentico erede della tradizione dei cantastorie siciliani, una figura che unisce la sapienza contadina alla maestria narrativa e musicale. Non solo interpreta e racconta storie della tradizione popolare siciliana, ma le arricchisce con la sua chitarra, spesso con un'espressività che richiama quella dei virtuosi chitarristi spagnoli. La sua arte è profondamente radicata nella vita rurale e nella cultura della terra, tanto che gli sono stati dedicati documentari come "I Villani" di Daniele De Michele e "Pi Amuri o pi Raggia" di Fabrizio Raggi. Fundarò è anche un coltivatore di grani antichi siculi e socio di Simenza, incarnando un legame indissolubile tra l'arte e la sua terra.

ALESSANDRO PRESTI e Sicilian Quartet

Alessandro Presti è un talentuoso trombettista, arrangiatore e compositore di origini mottesi, considerato uno dei più raffinati e richiesti della nuova generazione del jazz italiano. Formatosi tra l'Italia (Messina, Siena Jazz) e gli Stati Uniti (New York), ha sviluppato uno stile che unisce la rigorosità dell'hard bop con un'attenzione agli stilemi più contemporanei del jazz. Ha collaborato con figure di spicco come Roberto Gatto e Francesco Cafiso, e vanta importanti riconoscimenti come il Premio "Chicco Bettinardi" e il premio Top Jazz 2022 nella categoria Nuovo Talento Italiano. La sua musica è profondamente legata alle radici siciliane, con un forte attaccamento alla terra e alla tradizione bandistica locale, che ha influenzato il suo approccio alla tromba fin dall'infanzia grazie al padre, maestro di banda.

GRUPPO OTTONI STEFANESE Direttore M. Massimo Fiorella.

 Il Gruppo Ottoni Stefanese è un ensemble che promuove la musica da camera per ottoni, offrendo un repertorio accattivante che spazia dal classico al lirico, dal jazz al pop, con brani originali, trascrizioni e arrangiamenti. Questi gruppi di ottoni, spesso composti da musicisti con una solida formazione classica e bandistica, sono noti per la loro capacità di creare atmosfere uniche e potenti attraverso il suono caldo e risonante degli strumenti a fiato in ottone. La tradizione bandistica è molto forte in Sicilia, e il Gruppo Ottoni Stefanese porta avanti questa eredità con professionalità e passione, sotto la direzione del Maestro Massimo Fiorella.

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Halaesa Nebrodi 24/06/2025 0

A Pettineo, la street art di Andrea Buglisi incontra lo sport e l’inclusione 

Nel cuore di Pettineo prende vita un’opera che unisce bellezza, impegno sociale e partecipazione giovanile. Grazie all’Associazione Dialogos, che opera attivamente sul territorio con l’obiettivo di valorizzare la cultura e coinvolgere le nuove generazioni, è stato realizzato un murale monumentale nell’ambito del progetto finanziato dal PNRR “Attrattività dei borghi”, inserito nel più ampio programma “Costa e Valli Alesine: un itinerario alla riscoperta dei borghi di Castel di Lucio, Motta d’Affermo e Pettineo.”

L’opera, intitolata Flusso dinamico, porta la firma del noto artista palermitano Andrea Buglisi, da anni punto di riferimento nel panorama nazionale della street art. Il murale, situato in via Credenza, colpisce per forza espressiva e significato, affrontando un tema centrale per la crescita delle comunità: lo sport come strumento di inclusione.

"Figure senza tempo, sospese in un gesto eterno, si fondono in un’unica danza di forza e armonia. I muscoli tesi tracciano traiettorie come linee su una mappa di una città immaginaria, simbolo di un’umanità in movimento. Lo sport diventa linguaggio universale: unisce popoli, razze e culture, abbattendo i confini e costruendo ponti tra le città del mondo. È energia viva, pulsante, che accende lo spirito e celebra l’eleganza del gesto atletico trasformato in ritmo, in arte. Un omaggio allo spettacolo dello sport: senza tempo, senza luogo, emblema di lealtà, sacrificio e sogno condiviso.

Un messaggio potente da trasmettere alle nuove generazioni, affinché ne raccolgano l’eredità e ne proseguano il cammino."

-Andrea Buglisi

Per celebrare e condividere con la comunità il significato profondo di quest’opera, è stata organizzata una giornata di presentazione che si terrà sabato 29 giugno, all’insegna dello sport e dell’inclusione, alla presenza dell’artista. Una festa aperta a tutti, ricca di eventi dedicati sia ai più piccoli che agli adulti.

 Il programma della giornata prevede:

Mattina

• Laboratorio d’arte per bambini, per avvicinare i più giovani al linguaggio visivo e creativo.

• Esposizione delle tele della Fiumara d’arte di Antonio Presti, simbolo di un dialogo tra territori e visioni artistiche.

Pomeriggio

• Giochi sportivi per bambini e percorso sportivo per adulti, per vivere il tema del murale in prima persona, tra movimento e condivisione.

Ore 19:00

• Inaugurazione ufficiale del murale “Flusso dinamico”

• Conferenza pubblica con l’artista Andrea Buglisi, per approfondire il significato dell’opera e il processo creativo che l’ha generata.

Il progetto ha coinvolto attivamente giovani, cittadini e studenti in un processo partecipato che ha trasformato un muro in un simbolo collettivo. Il murale diventa così non solo opera d’arte, ma monumento visivo alla solidarietà, alla diversità e alla forza del gioco di squadra.

Questa iniziativa si inserisce in un mese ricco di appuntamenti nei borghi nebroidei, affiancando eventi come lo Short Movie Fest di Pettineo, Medievalia a Castel di Lucio e l’Euterpe Fest a Motta d’Affermo. Un calendario intenso che testimonia la vitalità culturale di questi territori e il ruolo centrale delle associazioni locali nella promozione di progetti innovativi e inclusivi.

«Abbiamo voluto costruire qualcosa che restasse nel tempo – afferma l’Associazione Dialogos – un’opera che parlasse di futuro e condivisione, e che potesse ispirare le nuove generazioni a credere nel valore dello sport come metafora di vita.»

 Photo credits: Sara Rizzo

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Halaesa Nebrodi 23/06/2025 0

Castel di Lucio ricorda le sue origini con Medievalia

L'evento, che si terrà il 29 giugno a Castel di Lucio, è organizzato dalle Associazioni Culturali BCsicilia e Il Filo di Arianna, in qualità di partner per la realizzazione dell'intervento "Attrattività dei borghi storici". Tale iniziativa rientra nel quadro della rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici, ed è finanziata nell'ambito del PNRR dall'Unione Europea – NextGenerationEU.
L'intervento complessivo che interesserà contestualmente tre comuni,  è denominato “COSTA E VALLI ALESINE: UN ITINERARIO ALLA RISCOPERTA DEI BORGHI DI CASTEL DI LUCIO, MOTTA D’AFFERMO E PETTINEO”.

L'evento si configura come una giornata a tema medievale, strutturata in diverse fasi di intrattenimento. Il programma prevede una rievocazione storica focalizzata sull'epoca dei Ventimiglia, con un corteo in costume che si snoderà lungo il centro storico di Castel di Lucio, culminando presso i ruderi del Castello Ventimigliano.

Contestualmente alla manifestazione avrà luogo la tradizionale "Sagra de Favi Squadati", a cura della Pro Loco Castel di Lucio, integrata nel contesto tematico medievale dell'evento.

Questo il programma:di MEDIEVALIA

Rievocazione Storica 29 GIUGNO 2025 CASTEL DI LUCIO (ME)

ORE 17:00 - PIAZZA UMBERTO I

  • Apertura villaggio medievale
  • Campo arcieri
  • Esposizione di serpenti
  • Esposizione di rapaci con esibizioni di volo
  • Ingresso sbandieratori e musici città di Caccamo, musici medievali per il borgo a cura del gruppo Magma.
  • Esposizione lavori artigianali e mostra

ORE 18:00 - PIAZZA UMBERTO I

  • Torneo di tiro con l'arco

ORE 18:30 - VIA GARIBALDI

  • Inizio sfilata con corteo storico dei Ventimiglia, sbandieratori, arcieri e musici, con passaggio dalla Porta della Terra

VIA ROMA

  • Spettacolo medievale di fuochi

PIAZZALE DEL CASTELLO

  • Spettacolo Sbandieratori
  • Rievocazione Storica

ORE 20:30 - VIA DANTE

  • Degustazione "Favi Squadati" a cura della Pro Loco

ORE 21:30 - PIAZZALE DEL CASTELLO

  • Giocoleria Medievale a cura del gruppo Magma
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Halaesa Nebrodi 22/06/2025 0

Short movie fest a Pettineo dal 26 al 28 giugno

Quarantotto cortometraggi in gara realizzati da artisti provenienti da diverse parti del mondo suddivisi in tre sessioni di proiezioni; una serata dedicata alla consegna delle nomination e un'altra dedicata alle premiazioni. Il tutto arricchito da  visite guidate alle opere di Fiumara d'arte, laboratori per bambini, intrattenimenti musicali e, ovviamente, percorsi conoscitivi della città che ospita l'evento: Pettineo.

Questi i numeri con i quali si presenta al pubblico la prima edizione dello Short movie fest, il Festival internazionale del cortometraggio ideato e organizzato dall'amministrazione comunale e dall'Associazione teatrale Small Shaker, che va inquadrato nel ben più ampio progetto denominato “COSTA E VALLI ALESINE: UN ITINERARIO ALLA RISCOPERTA DEI BORGHI DI CASTEL DI LUCIO, MOTTA D’AFFERMO E PETTINEO”.

Il progetto di cui ci siamo gia occupati precedentemente (https://www.halaesanebrodi.it/Pnnr-attrattivita-borghi), nato e sviluppato sulla scorta di un cospicuo finanziamento europeo erogato tramite il PNRR, intende perseguire l'ambizioso obiettivo di rafforzare l'offerta culturale e turistica dei tre comuni attraverso una serie di linee d'intervento specifiche per ciascuna realtà ma, al contempo, collegate tra di loro.
Lungo questo percorso che si snoderà nel corso del mese di giugno, oltre allo Short movie fest, prenderanno vita altre interessanti attività quali: Risalendo la storia (Castel di Lucio-Pettineo-Motta d'Affermo), Medievalia (Castel di Lucio 29 giugno), Il filo di Arianna (Castel di Lucio), Residenza d'artista (Pettineo), 1 km di tela (Pettineo). 

Ad ampliare la ricca offerta di eventi sono programmati interessanti eventi culturali e musicali che verranno ospitati a Palazzo Minneci (Motta d'Affermo) quali il prossimo Euterpe Fest previsto per il 26, 29 e 30 giugno.

Le tre serate del Short movie fest saranno condotte dal duo Alessandra Storniolo-Filippo Di Pietro e vedranno come ospiti il noto musicista e compositore Nino Nobile e l'artista comico Roberto Anelli.
La giuria sarà composta da Francesco Nucara Direttore della Fotografia, Michele Tarzia filmmaker, Giovanni Puliafito compositore e l'Associazione Teatrale Small Shaker.

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Halaesa Nebrodi 11/05/2025 0

Workshop sulle aree interne a Nicosia

La città di Nicosia ha accolto la seconda tappa siciliana del Gran tour di Territori e Italianità (e undicesima nazionale), dopo quella svoltasi a Mistretta il 26 gennaio del 2024, attraverso un workshop dedicato alla Cultura dell'ospitalità nelle aree interne.
L'evento, organizzato da Andrea Succi (
Territori e Italianità), Salvo Burrafato (Nicosia di Sicilia),  Samuel Granata e Valentina Bircher (Grandip Group )  e da Riccardo Zingone (GMT™ Halaesa Nebrodi) ha ricevuto il patrocinio del Comune di Nicosia, dell'Assessorato al Turismo e dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Sicilia, del GAL ISC Madonie, di ANCISIMTUR.

Partner della tappa a Nicosia Royal Guest, Aura Mundi, Espereal Techonologies e Maggioli Cultura media partner

Dopo i saluti istituzionali portati dal Sindaco di Nicosia Luigi Bonelli, coerentemente con lo spirito dell'iniziativa, si è entrati subito nel vivo dei lavori attraverso gli interventi di Salvo Burrafato, Andrea Succi, Riccardo Zingone, Pina La Giusa e Samuel Granata. 
Il team organizzativo, utilizzando in maniera ragionata il termine workshop,  ha inteso dare all'incontro un taglio decisamente pragmatico e quindi operativo  presentando i primi risultati del Modello GMT® applicato nel vicino territorio dell'Halaesa Nebrodi,raccogliendo l'esigenza che nasce da amministratori, operatori, cittadini consapevoli del fatto che, per costruire delle prospettive rigenerative delle aree interne, sono indispensabili modelli e competenze dedicate che sappiano dare risposte reali a fenomeni devastanti quali lo spopolamento e la perdita d'identità.
Andrea Succi ha descritto l'impostazione metodologica applicata per la rigenerazione delle aree interne, partendo dalla necessità di dotarsi di una Visione, alla base di Territori e Italianità attraverso il format dei "Cinque passi".
Sono emersi i temi dell'approccio partecipativo da adottare per generare la comunicazione interna, in forma strutturata, 
tra operatori, cittadini e Amministratori, la consapevole conoscenza dei propri elementi identitari, (genius loci) e il trasferimento di  competenze, per una rinnovata cultura del lavoro, condizione imprescindibile per affrontare lo spopolamento.
Sul solco di questi concetti bisogna, quindi,  generare buone pratiche alimentate da sindaci consapevoli del proprio ruolo, operatori motivati e adeguatamente formati, cittadini consapevoli e partecipativi in un lavoro di prospettiva nel quale il Temporary manager di destinazione e il Coordinatore turistico territoriale ™  svolgono un ruolo cruciale, il primo per organizzare in maniera efficace la destinazione turistica ed il secondo per rendere sostenibile nel tempo il lavoro avviato.
Salvo Burrafato che ha sapientemente coordinato i lavori ha tra le altre cose descritto ai presenti il primo percorso turistico esperienziale proposto da Nicosia di Sicilia, con soggiorni variabili da tre a sette notti, in un'esperienza decisamente immersiva nel mondo della ruralità, delle tradizioni eno-gastronomiche e della cultura. Questo pacchetto turistico è stato anche inserito in uno dei prodotti turistici contenuti nel catalogo di Halaesa Nebrodi denominato La via del grano , ampliandolo e arricchendolo con ulteriori significative esperienze. 


Attraverso le parole di Riccardo Zingone è stato quindi presentato alla comunità il GMT™ Halaesa Nebrodi come esempio concreto di lavoro e organizzazione turistica del territorio.
Il progetto, avviato nel 2024, partendo da una meticolosa attività  di scouting degli operatori, è stato segnato da alcune tappe importanti quali la messa in rete del sito www.halaesanebrodi.it  alla quale è seguita la costruzione di un primo Catalogo di prodotti turistici creando, così, le condizioni per entrare a pieno titolo nel mercato turistico nazionale e internazionale, candidando di fatto questo territorio ad autentica Destinazione turistica. 
Nel concetto di "modello" vi è un implicito riferimento alla replicabilità dello stesso pertanto è stato auspicato che il modello di lavoro applicato dal GMT ™ Halaesa Nebrodi, il primo in Sicilia, possa essere adottato anche da altre aree interne e da altre comunità che necessitano di strumenti utili a contrastare la deriva sociale ed economica alla quale da diversi decenni sembrano avviate.

Molto significativo anche l'intervento di Mario Cicero, sindaco di Castelbuono e Presidente del GAL ISC Madonie che ha trasferito alla platea la sua ventennale esperienza di Amministratore del borgo madonita accogliendo anche favorevolmente la prospettiva aperta a Territori e Italianità per portare avanti delle progettualità di sviluppo turistico del territorio, in sinergia col GAL ISC Madonie. Altrettanto valida e significativa la testimonianza di Samuel Granata, un giovane nicosiano che ha deciso di restare nel proprio territorio investendo investendo le sue energie con coraggio, nell'ambito turistico, così come quella di 
Pina La Giusa, imprenditrice e Presidente dell'Ecomuseo Petra D'Asgotto, che ha focalizzato il proprio intervento sui progetti portati avanti dall'Ecomuseo fra i quali il progetto di scavi archeologici sul Monte Altesina, stipulando una seconda convenzione con l'Università di Parigi e gli Enti locali interessati che, nel mese di marzo hanno portato a nuove e interessanti scoperte.

Allo stimolante e formativo dibattito che è scaturito hanno preso parte Giacomo Consentino titolare del Birrificio artigianale 24 Baroni, Maria Scavuzzo del Caseificio Albereto, Francesco Dipasquale di Espereal techonologies, Antonino Noto Presidente della Pro Loco di Motta d'Affermo, Fabio Bruno Presidente del Movimento per la difesa dei Territori, Giuseppe Lo Furno della Federazione agricoltori italiani, Anna Maria Gemellaro vice sindaco di Nicosia e Giacomo Giaimi geologo e guida ambientale escursionistica.  In particolare Anna Maria Gemellaro vice sindaco di Nicosia ha proposto l'inserimento del Modello GMT e della figura innovativa del Coordinatore Turistico Territoriale® come parti del bando sul turismo esperienziale al quale il proprio Comune intende partecipare.

L'evento si è concluso con una piacevole degustazione consapevole di vini accompagnati da prodotti del territorio a cura di ONAV.



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