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Halaesa Nebrodi 27/10/2024 1

Gente di Halaesa-Nebrodi: Sibilla Spinnato Vega e Viola Calandra

Sono nove le fiabe fin qui scritte e pubblicate su YouTube e Spotify da un duo davvero singolare: mamma Sibilla e sua figlia Viola di appena otto anni. La decima fiaba, che ci riguarda molto da vicino, è in corso di pubblicazione e ne parleremo nel corso dell'intervista.
La raccolta si chiama Le fiaBelle di Viola e, come si addice al format letterario scelto dalle autrici, è composta da racconti immaginari e fantasiosi che, tuttavia, restituiscono al lettore (e penso anche alla piccola scrittrice) un significato etico, morale e comportamentale da custodire gelosamente nel proprio percorso di crescita personale.
Ho diverse domande che si affollano la mia mente ma vorrei partire da una che rivolgo a Sibilla alla quale chiedo:

La fiaba è un genere letterario che trae origine dalla fantasia e dalla tradizione popolare legandosi al fantastico e al magico, tuttavia mantiene sempre una sua freschezza ed un suo fascino particolare. Perchè hai scelto di scrivere fiabe e soprattutto perche hai pensato di farlo insieme a tua figlia Viola?

L'idea di creare le FiaBelle è nata durante il periodo difficile del Covid, quando io e mia figlia abbiamo cercato un modo per rendere più leggeri i lunghi pomeriggi della chiusura forzata. Quel tempo condiviso si è trasformato in un prezioso spazio di divertimento e connessione, e le FiaBelle sono diventate molto più di un semplice passatempo.
Scrivere queste fiabe è ora il mio modo di esplorare e condividere emozioni, valori e idee che altrimenti potrebbero rimanere nascoste. Attraverso la semplicità delle fiabe, riesco a trattare temi profondi in una forma accessibile, capace di toccare il cuore e accendere la fantasia.

Immagino che la presenza di Viola nella tua vita sia stata determinante per farti entrare nel mondo delle fiabe e che, attraverso questo straordinario mezzo comunicativo, hai potuto esprimere al meglio il tuo duplice ruolo di studiosa dell'animo umano e quello educativo di mamma. Insomma, se non ci fosse stata Viola avresti comunque scritto delle fiabe?

Scriverle con Viola è stato un modo per condividere con lei un viaggio creativo e significativo, per lasciare un segno del nostro legame e delle nostre riflessioni sul mondo. La sua presenza è stata una vera ispirazione; probabilmente, senza di lei, non mi sarei mai cimentata nella scrittura di fiabe, mi sarei limitata a leggerle.
Anche in ambito psicoterapico, utilizzo gli albi illustrati, che considero uno strumento eccellente per esplorare i vissuti personali.

Produrre questo lavoro e diffonderlo in rete necessita di competenze specializzate: chi sono i professionisti che collaborano alla creazione delle FiaBelle?

Le nostre FiaBelle sono un angolo incantato dove la fantasia prende vita. In questo viaggio magico ci accompagnano e collaborano con noi tanti professionisti, a cui va il nostro più sincero ringraziamento. 
Elisa Calunniato, la nostra "sarta dei suoni" come ama definirsi, arricchisce ogni storia con musiche, suoni ed effetti, rendendola più viva e reale.
Lo “zio” Ulisse Spinnato Vega, giornalista e scrittore, controlla ogni dettaglio e corregge i refusi per la sua adorata nipote, assicurando testi impeccabili.
E infine Miriam Zammataro, attrice dotata di grande esperienza ed empatia, che sa interpretare, narrare e guidare i bambini nella messa in scena delle nostre FiaBelle, rendendo ogni storia un’esperienza unica.

Viola, sono davvero curioso di capire come nascono le vostre fiabe. Chi tra voi due inizia per prima, come fate a comporre il testo e come si arriva a scrivere la parola "fine"?

Ogni fiaba nasce un po' per caso e un po' per gioco. A volte sono io a raccontare alla mamma un’idea partendo da un fatto che vivo o vedo, altre volte è lei che inizia con una storia e io aggiungo particolari come i personaggi e i loro nomi e le varie avventure.
Quando non ho compiti o varie attività da fare noi sul divano parliamo, immaginiamo, scriviamo insieme fino a quando la storia sembra completa e ci piace. E, quando troviamo la frase giusta, per concluderla, mamma mi aiuta nella morale, sappiamo che è finita.

Ho ascoltato tutte le vostre fiabe e a me sono piaciute davvero tutte quante. Ce n'è una che preferisci particolarmente? Una alla quale sei profondamente legata e perchè?

Tra tutte le fiabe che abbiamo scritto, ce n'è una che sento davvero mia ed è quella di Fuco il Bruco: è stata la primissima che abbiamo scritto, quando c’era il Covid. Mi ha aiutato tanto in quel periodo, e ogni volta che la riascolto mi emoziona tantissimo.E poi c’è Donata la strega Spettinata, soprattutto il secondo episodio che non è ancora uscito. parla di una scatola magica piena di suoni e mi piace tantissimo perché è rumorosa e divertente, proprio come me.

Sibilla, l'ultima vostra fiaba si intitola Mistretta e lo scavo delle meraviglie ma non è ancora stata pubblicata: dal titolo deduco che Viola vivrà un'avventura speciale vestendo i panni di Indiana Jones in versione femminile. Cosa ci puoi anticipare?

Sì, la nostra ultima fiabella Mistretta e lo scavo delle meraviglie è un po’ come un viaggio alla scoperta di tesori nascosti e avventure misteriose sullo sfondo Mistretta. In questa storia, Caterina, una bambina assai curiosa si ritrova coinvolta in una scoperta che le lascia come sempre accade nelle nostre Fiabelle un “insegnamento”.
Non voglio svelare troppo, ma posso dire che una scoperta che parla di saggezza e di ciò che è veramente importante.

L'ultima domanda voglio rivolgerla a Viola: leggendo le tue fiabe ho imparato tanto e, in qualche maniera, sono ritornato anch'io bambino. Allora è proprio vero che non c'è un'eta per leggere le fiabe così come per scriverle. Hai in mente qualche altra fiaba che ti piacerebbe scrivere insieme alla mamma?

Sono tanto felice che le nostre FiaBelle ti facciano tornare bambino! Anche a me piacciono tanto, mi piace leggerle, scriverle e pure recitarle insieme a Miriam. Io e la mamma abbiamo già qualche idea per nuove FiaBelle, soprattutto su alcuni personaggi che ci piacerebbe far ritornare. Stiamo pensando ad una storia dove L’abito non fa il monaco ma con protagonisti degli animali. Non vedo l’ora di scriverla!

E noi di ascoltarla!

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Riccardo Zingone 26/10/2024 0

Il GMT Halaesa-Nebrodi: facciamo il punto a dieci mesi dal lancio

Le pagine Instagram-Facebook del GMT Halaesa-Nebrodi stanno crescendo sempre di più, segno di un continuo interesse verso il primo esempio di progetto di sviluppo turistico territoriale che mira a fare diventare la nostra area, i nostri Comuni, la nostra gente, Destinazione turistica

Parallelamente dati molto incoraggianti provengono dal sito halaesanebrodi.it, sia in termini di accesso che di distribuzione nazionale e internazionale. Mi piace sottolineare come tutti i dati non siano stati condizionati da campagne promozionali specifiche che sono comunque programmate ma siano frutto solamente di accessi spontanei alimentati dal passaparola e dalla qualità e quantità dei contenuti pubblicati.
Grazie ad uno scrupoloso lavoro di promozione degli operatori, degli avvenimenti di interesse turistico proposti dai comuni e dal risalto dato ai nostri “ambasciatori” rappresentati da persone che raccontano il territorio in Italia e nel mondo, il nostro sito attraverso i 35000 accessi registrati in questi pochi mesi è diventata la vetrina principale della vitalità di Halaesa-Nebrodi.
Vorrei fissare alcune date:
📌26 gennaio 2024-Presentazione progetto a Mistretta nel corso del convegno “La cultura dell’ospitalità nelle aree interne”.
📌29 aprile 2024-Presentazione del sito e dei primi operatori a Castel di Tusa.
📌21 maggio 2024-Presentazione del progetto alle Proloco del territorio a Motta d’Affermo.
📌21 settembre 2024-Presentazione a Castel di Lucio del Piano d’azione ai Sindaci del territorio e, contestualmente, dei primi dati numerici e statistici provenienti dal sito halaesanebrodi.it.
In questi dieci mesi abbiamo avviato e sviluppato un percorso innovativo, entusiasmante, lungimirante ma anche complesso e pieno d’insidie.
D’altronde proporsi come Destinazione turistica non è cosa semplice: occorrono visione e condivisione, professionalità e perseveranza, fiducia e pazienza, umiltà e coraggio. E amore per il proprio territorio e la propria comunità.
Andrea Succi dice spesso che la Cultura dell’Ospitalità non coincide con il turismo, ma ne è il presupposto.
Ecco, allora, che diventa determinante per ciascuno di noi cambiare il paradigma di approccio al mondo del turismo, Operatore economico o Sindaco che sia.
Certo è che il nostro territorio, la nostra gente, i nostri beni materiali e immateriali, la nostra cultura meritano una chance di rigenerazione turistica e quindi economica attraverso una proposta che sia adeguata ai tempi che viviamo, che guardi ai mercati nazionali e internazionali, che sia professionalmente strutturata e altrettanto professionalmente governata.
Temi di cui da anni si parla e che adesso possiamo realizzare, ma dobbiamo farlo insieme.
La scommessa è sostituire la congiunzione avversativa “ma” con la più semplice e rassicurante congiunzione copulativa “e”.
Non è cosa facile né scontata.
Stessa sorte tocca all’avverbio “insieme”.

➡️A chi ha avuto la pazienza di leggermi fino alla fine chiedo di contribuire alla crescita del progetto anche attraverso la semplice iscrizione ai social nei quali il GMT Halaesa-Nebrodi è presente condividendone i contenuti
➡️agli operatori già presenti voglio trasmettere un messaggio denso di fiducia e di entusiasmo a continuare, la strada è quella giusta
➡️agli altri operatori che ci leggono e vogliono conoscere meglio il progetto chiedo di contattarci perché le porte del GMT sono e continueranno ad essere sempre aperte
➡️agli amministratori di continuare a guardarci, a seguirci e a supportarci con lo stesso entusiasmo che ho raccolto dai loro sguardi e dai loro atteggiamenti in questi dieci mesi.

🔗Dalle giuste sinergie nascono sempre delle belle cose.

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halaesanebrodi 19/10/2024 0

Tusa-Visione meridiana-25/26 ottobre

Continua l'impegno del comune di Tusa rivolto alle attività culturali, musicali e teatrali. Infatti, dopo avere arricchito la programmazione dell'estate alesina con diversi spettacoli artistici e mostre, si è deciso di proseguire per questa collaudata strada proponendo una due giorni culturale a cavallo tra grafica e teatro.

L'evento autunnale proposto si sottotitola Nuove narrazioni-La meraviglia e si snoda attraverso l'esposizione-installazione Il
Significato delle nuvole, tavole a fumetti a cura di HYSTRIOimage create da GRAFIMATED CARTOON PALERMO e due interessanti spettacoli teatrali: il primo vede protagonista, nella duplice veste di autore-attore, il noto artista palermitano Sergio Vespertino che porterà in scena Ulisse racconta Ulisse, scritto insieme a Beatrice Monroy e musicato da Pierpaolo Petta, mentre il secondo si ispira al celebre romanzo verghiano La lupa con Lucia Cinquegrana, Matteo Gentiluomo e Paola Saribas.

La mostra verrà allestita presso la Chiesa di San Giuseppe mentre gli spettacoli teatrali saranno ospitati nell'Oratorio del S.S. Sacramento.

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halaesanebrodi 15/10/2024 0

Castel di Lucio-I Cosi duci-19 ottobre

Castel di Lucio, comune dei Borghi autentici d'Italia, propone una serata all'insegna delle specialità dolciarie, ma non solo. Infatti la manifestazione, che inizierà alle 19.00, consentirà ai visitatori di godere delle prelibatezze dolciarie locali in un mix speciale arricchito da esposizioni artigianali, musica e cabaret. Il tema della promozione dei prodotti locali legati alla tradizione è molto sentito nella comunità locale infatti in estate, tra gli eventi immancabili proposti dal comune nebroideo, spicca La sagra du cascavaddu, tradizionalmente organizzata il 17 agosto, che quest'anno è giunta alla XXXII edizione.
Alle 21.00 si esibirà Giuseppe Castiglia, conosciutissimo barzellettiere e cabarettista catanese che non mancherà di strappare tantissime risate tra il pubblico.

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halaesanebrodi 07/10/2024 0

Mistretta-IX Sagra ru cuddurune-20 ottobre

Tutto pronto, a Mistretta, per dare il via ad un evento tradizionale proposto dall'Associazione turistica Pro loco Mistretta aps: la Sagra ru cuddurune. 
L'iniziativa, proposta per il nono anno,  si prefigge lo scopo di proporre alla degustazione uno dei cibi derivati dalla tradizione popolare che, nella sua semplicità e genuinità, arricchisce da sempre le tavole di tantissimi siciliani: le frittelle di pasta di pane condite con sale o con zucchero. La X edizione della sagra, in un accattivante intreccio tra gusto, tradizione e convivialità, ha ricevuto per il secondo anno consecutivo l'attenzione dell'Assessorato delle attività produttive evidenziando, così, il valore intrinseco che custodisce e trasmette questa manifestazione. 
L'evento, quest'anno, sarà arricchito dalla presenza del Gruppo folk Amastra che aprirà la serata in compagnia di Magic Salta, trampolieri e spettacolo con bolle di sapone e magia.

La degustazione prenderà il via alle 19.30 e la manifestazione sarà accompagnata da ottima musica grazie alla performance de Gli Assi, noto gruppo musicale di Nicosia in grado di coinvolgere tutti quanti con la loro energia e con il  loro grande e variegato repertorio.

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Halaesa Nebrodi 03/10/2024 0

Gente di Halaesa-Nebrodi: Francesco Saverio Modica

un Francesco Saverio Modica, Francesco per tutti, è un giovane archeologo mistrettese ed è figlio di Vincenzo, già maratoneta pluripremiato di rilievo internazionale.
Francesco, però, la sua personale maratona ha scelto di correrla tra uno scavo archeologico e l'altro, ad un ritmo tutto speciale che si alterna tra la frenesia nel portare alla luce un rinvenimento di eccezionale importanza e la meticolosa lentezza propria del delicato lavoro che ha scelto di svolgere.

Incontro Francesco in uno dei momenti più emozionanti della sua breve ma già intensa esperienza di archeologo, ritrovandoci a Tusa, nel sito di Halaesa arconidea, in uno dei pochi momenti di pausa dello scavo che Francesco ha seguito con particolare passione, ancora elettrizzato per un'eccezionale scoperta di cui parleremo più avanti.

Francesco, in questi ultimi mesi è stato davvero difficile riuscire a parlarti con tranquillità: il lavoro di archeologo ti impegna molto e mi piacerebbe conoscere meglio perché hai scelto questa professione e i risultati che, fin qui, hai ottenuto. 

La mia passione per l'archeologia parte da molto lontano, quando avevo quattro anni visitai questo luogo con mia mamma e da allora non lo dimenticai più. Gli anni liceali vissuti a Mistretta hanno ulteriormente alimentato questa mia passione infatti, dopo gli studi, molti dei miei pomeriggi li passavo visitando le campagne che circondavano l'abitato ricco di antichi sentieri che conducevano a luoghi speciali. Spesso mi imbattevo in cocci, strutture affioranti, chiese dirute e ciò non faceva altro che alimentare la mia fantasia che, piano piano è diventata passione e voglia di approfondire. Ho conseguito la laurea magistrale in Archeologia tre anni fa e adesso sto completando il dottorato di ricerca presso l'Università di Palermo. Nel mio percorso universitario ho continuato ad esplorare il territorio, stavolta siciliano, individuando terreni e aree che, potenzialmente avrebbero potuto ospitare dei siti archeologici. La mia tesi magistrale, che riprende un lavoro di circa ventanni fa del professore Burgio, mi ha consentito di aggiornare la mappatura delle aree di interesse archeologico nel territorio della valle dell'Aleso che da 155 sono passate a 245. 

Non è un caso se ci stiamo ritrovando ad Halaesa arconidea, sito archeologico poco lontano dalla tua Mistretta. Questo per te è un luogo speciale e vorrei sapere cosa ti lega a questo territorio: sei in evidente controtendenza rispetto ai tantissimi tuoi coetanei che lasciano la Sicilia per lavorare altrove.

Fortunatamente il mio lavoro mi consente di vivere nel mio territorio e Halaesa la frequento oramai da dieci anni. Pensa che io abito a 500 metri in linea d'aria da qui, dunque il mio legame con questo luogo è davvero profondo e speciale. Sono consapevole, vivendo il territorio, delle bellezze che esso custodisce ma anche delle difficoltà e delle contraddizioni che manifesta, ma trovo "naturale" vivere e restare qui, amo profondamente questi luoghi perchè li vivo tutti i giorni, in tutte le loro sfaccettature. Qui realizzo il sogno della mia adoloscenza: scavare ad Halaesa e restituire la verità storica a questo sito molto importante.

Parliamo di Halaesa: nel 403 a.C. Arconide di Hèrbita fonda un insediamento che diventerà poi la città di Halaesa arconidea. Chi era Arconide e quali sono le motivazioni storiche che lo hanno spinto a lasciare Hèrbita e trasferirsi, con la sua gente,  in questo lontano lembo di Sicilia? 

Non sappiamo molto degli Arconidi: molto probabilmente il fondatore di Halaesa è Arconide II, nipote di Arconide I, che trasferisce un nutrito gruppo di siculi da Hèrbita alla costa settentrionale dell'isola. Dopo la guerra del Peloponneso, con la sconfitta di Atene e la vittoria di Siracusa alleata di Sparta, la Sicilia vive un momento di grande confusione: Cartagine approfitta del conflitto attaccando le coste meridionali da Agrigento a Camarina, Himera viene distrutta e quindi moltissimi sfollati sono costretti a spostarsi altrove alla ricerca di aree più tranquille dove insediarsi.
Hèrbita, collocata presumibilmente nei monti tra Nicosia e Gangi, accoglie un numero altissimo di civili fuggiti dalle città distrutte ma, ben presto, va in sovrappopolamento generando malumore tra gli abitanti e costringendo il suo signore a trasferire parte della popolazione nelle terre  a nord della Sicilia. Viene quindi fondata Halaesa che, comunque, nel primo secolo vive un momento non semplice visto che i cartaginesi, nel frattempo, si erano spinti fino alla foce del fiume Pollina.

Halaesa diventa, dunque, un centro molto importante dell'impero romano e ciò è testimoniato dai rinvenimenti fin qui messi alla luce: cosa raccontano i resti dell'antica città?

All'inizio della Prima guerra punica, nel 264 a.C., Halaesa dedise di allearsi con Roma, anzi fu tra le prime a farlo e ciò le consentirà di liberarsi dalla "decima" dei tributi,  lasciando quindi in città la quota del grano altrimenti destinata a Roma. Fino al primo secolo dopo Cristo Halaesa vive il suo periodo migliore perchè potrà riversare molto denaro in opere pubbliche quali l'agorà e i templi sacri. Insomma la scelta di allearsi fin da subito con Roma si rivela decisamente vincente.


Arriviamo ai nostri giorni e alla notizia del momento: la quinta campagna di scavi condotta dall'Università di Palermo ha fatto emergere, tra le altre cose, un'area termale di eccezionale importanza che rafforza ancora più l'idea che Halaesa arconidea, tutto sommato, è ancora da scoprire.

Stimiamo che la superfice complessiva della città si estenda su 15 ettari e mezzo ma l'area demaniale è inferiore quindi andrebbero espropriati ulteriori terreni. Bisogna anche dire che quasi tutti i siti archeologici hanno fatto affiorare solo una parte delle antiche città e per Halaesa è lo stesso, per fare emergere tutto il sito ci vorrebbero decenni di incessanti scavi.  Riguardo la recente scoperta, che si aggiunge a quelle precedenti riguardanti l'agorà, il santuario e il teatro, sapevamo dell'esistenza di un impianto termale ma non potevamo certo immaginare di fare emergere un'opera cosi estesa e importante. Ancora c'è tanto da scavare ma, certamente, ci stiamo trovando di fronte ad un edificio termale tra i più grandi della Sicilia.


Francesco, domanda finale di rito: per quanto tempo la forza attrattiva della tua terra riuscirà a trattenerti nel nostro territorio?

Penso per sempre: io non me ne voglio andare.

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halaesanebrodi 02/10/2024 0

Mistretta-Premio internazionale Giuseppe Cocchiara-11/12 ottobre

Giuseppe Cocchiara nasce a Mistretta il 5 marzo 1904 da una famiglia benestante e negli anni della gioventù ha l'opportunità di frequentare il concittadino, filologo e glottologo, Antonino Pagliaro che, verosimilmemte, accende il lui la passione per le tradizioni popolari e la voglia di conoscenza del radici della sua gente.
Nonostante un primo tentativo accademico di percorrere la strada del padre, avvocato, che lo porta comunque a conseguire la laurea in giurisprudenza, ben presto prende il sopravvento di dare libero sfogo alla sua vera e profonda inclinazione manifestata sin da ragazzo: lo studio delle tradizioni popolari e, appena diciannovenne, dà alla stampa il suo primo libro: Popolo e canti nella Sicilia d'oggi.
Il percorso universitario lo avvicina agli studi etno-antropologici di Giuseppe Pitrè e, grazie alle esperienze intanto maturate fuori Palermo e in Inghilterra, condivide e rielabora gli studi del suo maestro accreditandosi sempre più nel mondo accademico. Dal 1932 fino alla sua morte sopraggiunta nel 1965, il suo epicentro culturale diventa la Sicilia e la sua Palermo dove si divide tra l'insegnamento universitario e la stesura di testi etno-antropologici di spessore e rilievo internazionali.
Grazie al suo immenso e innovativo lavoro di ricerca Giuseppe Cocchiara viene considerato l'inventore dell'antropologia moderna.

La sua citta natale, Mistretta, non lo ha mai dimenticato: nel 2007 gli dedica il prestigioso Museo regionale etno-antropologico delle tradizioni silvo-pastorali e, nel 2018 viene istituito il Premio internazionale Giuseppe Cocchiara, patrocinato dal Comune di Mistretta e promosso dal Centro Studi Amastra col prezioso contributo della F.I.T.P. (Federazione Italiana tradizioni Popolari) e delle tre Università di Messina, Catania e Palermo.
Ogni edizione raccoglie il lavoro di un biennio e assegna un doppio premio,  ad uno studioso italiano e l'altro ad uno straniero, che si sono contraddistinti nell'ambito delle tradizioni popolari e della demo-etno-antropologia.
Il Premio si svolge in due giornate diverse e vede protagoniste, a rotazione, una delle tre Università citate mentre il secondo giorno la manifestazione si svolge interamente a Mistretta.

Nell'edizione 2023/2024 la Consulta scientifica composta all'interno delle F.I.T.P., conferirà il prestigioso Premio internazionale Giuseppe Cocchiara al prof. Mario Atzori, già ordinario di Antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Cagliari e al prof. Josè Louis Alonso Ponga, titolare di Antropologia sociale dell'Università di Valladolid (Spagna).



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halaesanebrodi 02/10/2024 0

Mistretta-XIX Premio letterario Maria Messina-5 ottobre

Il Premio Maria Messina è una solenne promozione della Associazione Progetto Mistretta, da cui scaturisce il Premio letterario Maria Messina, che nel 2004 ha tenuto la prima edizione, dedicato alla scrittrice  Maria Messina.
Maria Messina, grande scrittrice siciliana, nacque a Palermo nel 1887 da una madre nobile e da un padre ispettore scolastico. Questi nel 1903 venne trasferito a Mistretta nelle nostre scuole e con lui si trasferì la sua famiglia: moglie e due figli, Maria e il fratello, che nel 1905 divenne Pubblico Ministero a Mistretta e nel 1906 fu trasferito altrove. La famiglia rimase qui fino al 1909 e Maria Messina, giovanissima, incominciò a scrivere racconti su Mistretta, racconti di grande valore pubblicati nel 1911, quando la famiglia si dovette trasferire.
La permanenza di Maria Messina a Mistretta ispirò la nascita di due libri di grande importanza e bellezza: “Pettini Fini” e “Piccoli Gorghi”, scrisse poi altri romanzetti e libri per ragazzi, tutti di grande valore. Morì a Pistoia nel 1944.
Cento anni dopo laver lasciato Mistretta Maria Messina è ritornata nella sua amata città e, nel 2009, è stata sepolta nel nostro cimitero monumentale insieme a sua madre. Questa grande iniziativa, promossa e curata dell'Associazione Progetto Mistretta, ha coinvolto l’Amministrazione Comunale e tutta la cittadinaza completandosi con la dedica di una strada nelle vicinaze della Chiesa di San Giuseppe.
Per onorare la memoria della grande scrittrice che fu in contatto, tra l'altro, con Giovanni Verga,  dal 2004 ad oggi è stato organizzato dall'Associazione Progetto Mistretta il Premio Letterario Maria Messina giunto alla diciannovesima edizione,  che si svolgerà il 5 ottobre presso il Salone di rappresentanza del Circolo Unione.

Il Premio ha l'intento di rivolgersi  a tutti gli scrittori e scrittrici, giovani e studenti che trovano nell'arte della scrittura la propria forma espressiva.
Tanti i personaggi che, nell'arco degli anni, sono stati premiati: scrittori e personaggi illustri siciliani, italiani ed internazionali, provenienti dall'America, dalla Germania, dalla Tunisia e dalla Spagna.
Quest’anno il Premio sarà dedicato ad  una scrittrice del Nord, ad uno scrittore di Latina, ad una studentessa di Mistretta ed ad una emerita professoressa di Sant’Agata di Militello. L'attenzione della commissone, nel corso degli anni,  si è rivolta anche ad attività, associazioni mistrettesi e ad altri personaggi che, con le loro azioni, hanno trasmesso racconti sonori e visivi a tutte le persone che si interessano della cultura. In questa edizione sarà assegnato un Premio alla memoria ad un'artista palermitana, grande pittrice. (Associazione Progetto Mistretta)

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